Osservo mia madre seduta sulla carrozzina rivestita in finta pelle, cigolante per troppa usura. Chissà con quanti ha convissuto... è talmente obsoleta.
Ce l'ha fornita l'USL tre anni fa, quando la rottura del femore portò mia mamma alla totale disabilità nonostante i lunghi mesi di terapia.
Quando gli anni, tanti, inesorabilmente si susseguono, il corpo purtroppo è costretto a soccombere. Ma la mente no, quella per fortuna a volte non ti abbandona.
Bellissima la mamma, anche ora che i 90 anni li ha compiuti da un po'.
Temeraria e battagliera, fino a pochi anni fa sapeva donare un aiuto a tutti, mai stanca o avvilita, nulla la demoralizzava.
La guardo, è mogia stamattina. Dice che ultimamente fa fatica a riposare per questo Virus che ci imprigiona.
"Ho visto la guerra, ho subito le violenze del conflitto patendo la fame per molti mesi. Ma tutto questo è diverso, è un nemico invisibile e insidioso...", mi sta dicendo.
"Tuttavia mi ritengo fortunata. Sono con la mia famiglia, vicino a te, i miei due nipoti mi vengono a trovare ogni giorno e sto bene, protetta a casa mia"
"Penso a tutti quegli anziani che sono deceduti in ospedale o case di riposo, soli e senza che nessun familiare tenesse loro la mano... prego per loro e per i loro cari..."
Mi sorride ora, abbastanza serena. Piano piano si sposta verso la finestra, guarda oltre le colline, si fa il segno della croce e manda un bacio al cielo.