30 luglio 2018: il gran finale!

 

Mi squilla il cellulare, è Tancredi. 

«Ci vediamo? Ti devo dire una cosa!»

«Va bene, vieni, tra un’ora starò in albergo»

«Non preferisci stare all’aria aperta?»

«Va bene!»

«Castello Sforzesco, uscendo su Piazza del Cannone, prima panchina a sinistra, se è occupata intanto vediamoci lì»

«Forte, sembra una cospirazione, qual è la parola d’ordine?»

«Passerotta!»

«Sei fissato!»

Arrivo con dieci minuti di anticipo, la panchina è vuota, mi siedo proprio al centro per occuparla, se arriva il solito nonnetto con il granturco per i piccioni sarò costretta a sopprimerlo.

Perché Tancredi vuole vedermi, e perché all’aria aperta? Se avesse voluto  scopare avrebbe accettato subito di venire in albergo. S’inginocchierà davanti a me e mi consegnerà l’anello di fidanzamento? Come faccio a dirgli che è finita, domani sarò a Londra, ho bloccato un appartamento con vista sul Tamigi, devo solo vederlo e confermarlo. Lui non c’è nella mia vita, non può esserci. Dovrei spiegargli troppe cose, forse non capirebbe.

Delle mani mi tappano gli occhi, è lui.

«Ciao Euphemia Anastopoulos»

Si siede vicino a me

«O dovrei dire Marianna Rivaroli»

Gelo.

«Chi sarebbe?»

«Partiamo dall’inizio? Ti racconto una favoletta.»

Annuisco

«Femy è scomparsa il 15 giugno 2010, durante una gita scolastica sul monte Olimpo e non è stata mai più ritrovata»

«È vero, sono sfuggita dalla povertà e sono arrivata in Italia, ora vuoi sapere tutte le mie peripezie?»

«No, sono sicuro che ti sarai preparata bene la storiella, a parte che non sai il nome di Minnie, andiamo oltre, hai una cicatrice sulla parte alta del braccio, io non l’ho mai vista, e ti assicuro che ti ho studiata per bene, un corpo così non si dimentica facilmente»

«Mi sono fatta un’operazione di plastica un anno fa»

«Ma quelle costano, tu fino a pochi mesi fa non avevi un euro»

«Ho fatto un pompino ad un chirurgo di grande levatura, ma tu chi sei veramente? Cosa vuoi da me?»

«A Febbraio una banda proveniente dalla Puglia ha cercato di svaligiare una banca a Chiasso, sono stati ripresi tutti ed i soldi recuperati»

«Beh, tutto bene quel che finisce bene»

«No, cinque milioni sono scomparsi, insieme, forse, ad una bella donna che si occupava della parte tecnologica, questo non è stato divulgato, un gruppo di agenti bancari, tre li conosci, si è messo alla ricerca, uno dei modi per venirne a capo è stato cercare movimenti bancari strani, inconsueti, e all’improvviso è venuta fuori una ragazza con nome greco che ha iniziato a spendere a piene mani»

«Ho vinto al Superenalotto, comunque come ti è venuto in mente quell’altro nome, Lorella, Graziella…»

«Marianna Rivaroli, ho trovato il nome nel cestino del tuo computer! Ah, ne hai un altro serio, vero? Quello era obsoleto e dimenticato, anche da te»

«Continua, è interessante come favoletta»

«Hanno controllato i tuoi conti, ci sono 300 mila euro in tutto, quindi gli altri ancora sono fuori dell’Italia, avrai fatto dei magheggi col computer, sicuramente è difficilissimo risalire dove sono, ci sono almeno una decina di password e nickname»

«Mi dispiace per voi, mi devo mettere a piangere? Scusami, adesso ho da fare, ciao»

«Se ti alzi i miei colleghi ti prelevano e ti portano via in Svizzera, sparirai per sempre, tanto nessuno ti conosce, lì non hanno restrizioni, insomma, fanno come cazzo gli pare»

«Va bene, cosa proponi?»

«Restituisci tutto, senza inutile pubblicità, avrai il 10% per il disturbo e non ci saranno altri problemi»

«Sara fatto tutto istantaneamente, appena la restituzione avrà luogo, ti sarà bonificata la tua parte»

«Col cazzo! 440.000 euro, il 10%, non ve li restituisco, punto, non mi fido dei banchieri»

«Aspetta qui»

Si allontana e chiama qualcuno, mi giro intorno, è vero, verso Parco Sempione ed al Castello ci sono i suoi amici, si sono preparati bene.

«Va bene, se per stasera non l’hai ancora fatto l’accordo decade e tu sei morta»

«Mi accompagni? Devo tornare in albergo, puoi lasciare qui i due gorilla?»

Fa un cenno, spariscono.

«Bravi anche loro, Lena e Tina ancora li rimpiangono»

«Glielo dirò, grazie»

«Torni ad essere il mio amore?»

«Il mio lavoro è quasi finito, dopo che avrai fatto il bonifico, sì, potrei tornare ad essere il tuo amore»

«Domani parto per sempre, volevo dirtelo»

«Rimaniamo insieme tutta la notte?»

«Va bene»

«Posso mordicchiarti i piedini?»

«Dovrai passare sul mio cadavere, soffro il solletico».

Tutti i racconti

1
1
15

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
1
10

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
10
52

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • BrunoTraven: Ciao anch io disegno e poi ne scrivo il racconto o all inverso. per chi interessa [...]

  • Andromeda: Like. Che bel racconto! Simpatico, scorrevole e col sorriso sul finale.

2
5
29

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
29

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
29

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

1
1
31

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
2
31

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
42

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

6
4
47

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
13
61

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su