In un piccolo paesino vicino alle colline viveva il fabbro Paride. Un uomo grande e grosso dal faccione avvolto da una barba scomposta che andava a unirsi ai pochi capelli rimasti a decorare la testa. Con grande maestria sapeva dare al ferro qualsiasi forma. Tiziana, la figlia del locandiere, donna bellissima e corteggiatissima si innamorò di Paride. Non fu il suo aspetto a conquistarla, ma l’ animo gentile, che l’uomo nascondeva dietro modi scontrosi , ma che rivelava in ogni sua opera.

Inizialmente Paride sospettò che Tiziana volesse prendersi gioco di lui. Poi, piano piano i dubbi scomparvero e l’amore unì il fabbro e la locandiera. Il racconto potrebbe finire qui, se il brigante Aleardo non si fosse invaghito della bella Tiziana. Respinto più volte decise di vendicarsi. Una notte il piccolo paesino fu illuminato dalla luce di un grande fuoco. La fucina di Paride era in fiamme. Tutti i paesani cercarono di spegnere l’incendio, ma Aleardo aveva organizzato bene la sua vendetta. La fontana era stata manomessa e ogni contenitore sfondato. Quando i paesani si furono organizzati la fucina era ridotta a un cumulo di cenere e Paride morto carbonizzato. Tiziana si chiuse in un muto dolore e la sua bellezza sfiorì. Dopo una lunga clausura la primavera spinse la donna a uscire di casa. I caldi raggi del sole, il cinguettio degli uccelli e il profumo dei peschi in fiore la condussero la dove una volta sorgeva la fucina di Paride. I pochi resti erano ormai sepolti dall’erba e dai rovi. Alla vista di quella desolazione gli occhi della donna si riempirono di lacrime, il suo cuore si stava per spezzare definitivamente quando l’aria si riempì dello sfacciato schioccante canto di un merlo. La donna si asciugò le lacrime e alzò il capo. Il merlo canterino si trovava appollaiato su un cespuglio di rose rosse . Il loro dolce profumo allontanò da Tiziana i cupi pensieri. La donna si avvicinò al cespuglio, accostò il volto a un bocciolo di rosa, chiuse gli occhi e ne aspirò profondamente il dolce profumo. Il merlo, che si era allontanato dal cespuglio, rifugiandosi su un ramo di quercia, ricominciò a cantare. Tiziana aprì gli occhi. Sotto il cespuglio vide due ganci da traino, sormontati da due bulloni erano fusi l’uno nell’altro. Raccolse l’oggetto e se lo strinse al cuore. Quello non era un normale pezzo di ferro ma la scultura che Paride aveva realizzato per celebrare il loro amore. Da quel giorno la scultura accompagnò sempre Tiziana e tutte le sue discendenti.

Il tempo passò. Quando Clara comunicò alla famiglia che sarebbe andata nella grande città per frequentare l’università la nonna gli regalò la scultura. - Mia cara bambina tieni sempre vicino a te il mio dono, ti proteggerà sempre dai pericoli dell’amore cattivo.- Clara accettò quell’ingombrante pezzo di ferro per non deludere la povera nonna, che con l’età viveva per lo più in un mondo tutto suo. Nella grande città trovò quello che cercava. Frequentò con successo l’università. Diventò una giovane architetta molto promettente e incontrò pure un bravo ragazzo con cui a breve si sarebbe unita in matrimonio. 

Era una sera invernale. Clara rientrò dall’ufficio bagnata e infreddolita. Il portinaio dello stabile gli consegnò la posta. Clara entrò nell’appartamento, gettò la borsa e il plico sul divano. Lavò la fatica della giornata con una doccia calda. Indossò un suo pigiamone felpato, e dopo aver consumato un pasto riscaldato al microonde si accomodò sul divano. Sorseggiando una tisana rilassante guardò la posta. Tra la pubblicità c’era una busta marrone con stampato sopra una rosa, l’aprì. Al suo interno c’era una lettera scritta dalla direttrice della casa di cura ‘ Il giardino delle rose’. La informava che Ermelinda, la sua nonna era morta. Le sue ultime volontà erano di fargli avere la lettera che si trova all’interno della busta. Clara l’aprì. Dal suo interno proveniva un buon odore di rose. Spiegò il foglio e lesse ‘ Cara Clara approfitto di questo momento di lucidità per scriverti queste righe. So che la tua vita nella grande città sta andando molto bene. Ti sei laureata e hai trovato un buon lavoro. Sono molto contenta e ti auguro le migliori cose. Hai ancora con te la scultura che ti ho dato anni fa ? Spero di si. Tienila sempre vicino e l’amore cattivo non ti farà male. Un bacio’. Clara ripiegò la lettera. Finendo di sorseggiare la tisana cercò con gli occhi quell’orrore che la nonna gli aveva regalato. Era seminascosta dietro la foto del suo futuro marito. Si alzò e la andò a prendere. Soffiò via la polvere che con il tempo si era accumulata sulla superficie. Il campanello della porta suonò. Clara appoggiò la scultura sul tavolo della sala e andò ad aprire. Si trovò davanti il dottor Ruggero, il suo capo . La sua presenza la metteva sempre a disagio. Forse erano i complimenti spesso fuori luogo o il modo con cui le si avvicinava. - Carissima signorina Clara mi sono permesso di disturbarla a casa per consegnarle alcuni documenti del progetto che stava seguendo.- Clara lo fece entrare, come le diede le spalle, l’uomo la spintonò facendola cadere a terra. Nella caduta la donna sbatté la testa sullo spigolo della tavola . Cercò di rialzarsi ma il suo capo le fu addosso. Con il suo peso le bloccò ogni movimento. Sembrava impazzito. Parlava di quanto l’amasse, di quanto soffrisse nel vederla tra le braccia di un altro. - Ora è giunto il momento di porre fine al mio tormento.- Clara, tramortita dalla botta in testa e dalla paura, vide il suo capo afferrare la scultura della nonna e farla scendere verso la sua testa. L’uomo sentì provenire dalla scultura un forte calore. La scagliò lontano. La scultura non raggiunse il suolo. Clara e il suo assalitore videro comparire al posto dell’oggetto un uomo enorme. I pochi capelli che erano sulla testa e la barba che gli ricopriva metà del volto erano in fiamme. L’uomo teneva nella mano destra un enorme martello che scagliò contro l’assalitore della ragazza. Clara sentì il corpo avvolto da un abbraccio caldo e appagante. L’ultima cosa che vide prima di svenire fu il volto di una bellissima donna dai capelli ricci che gli baciava la guancia. Clara si risvegliò sul divano. Aveva un leggero mal di testa. Ancora sconvolta dall’accaduto si alzò dal divano. La stanza era in ordine, sul tavolo c’era la scultura della nonna. Sentì la porta di casa che si chiudeva. Raggiunse la porta di casa, l’aprì. Lungo il corridoio vide il gigantesco omone barbuto portare su una spalla il corpo del suo capo e con la mano libera abbracciare una bellissima donna dai capelli riccioluti. I due si voltarono, le sorrisero e scomparvero portando con se tutte le sue paure.

Tutti i racconti

0
0
9

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
7

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
2
16

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
21

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
37

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
21

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
100

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su