Quando la botta è arrivata non ho sentito male. Un colpo secco, come quando sbatti la capoccia contro una trave in soffitta cercando un attrezzo che sai essere proprio lì ad aspettarti, in agguato con la sua complice messa di traverso, per ricordarti di chinare la testa nella vita. Oppure quando ti alzi di scatto e colpisci con la nuca il cofano dell’auto mentre stai frugando nel motore per capire perché non si mette in moto. E tu non realizzi che ti sta facendo un favore a non farti partire. Peggio ancora in piscina quando, dopo esserti fatto una trentina di vasche, scivoli uscendo dalla doccia perché un cretino ha lasciato sulle piastrelle bagnate una scia di bagno schiuma (ben sapendo che ne è proibito l’uso) e tu stramazzi da dietro colpendo il suolo prima con il coccige e poi con l’occipite. Così arrivano tutti a soccorrerti chiedendoti se ti sei fatto male e a te viene da dire “no, no, volevo farmi un’ultima vasca a dorso tra le docce”. 

Questa volta non me l’hanno chiesto. Nel senso che sì, sono accorsi, ma correvano avanti e indietro senza sapere che cosa fare. Si mettevano le mani nei capelli o si coprivano la bocca scappando via senza parlarmi; primo perché il danno era evidente, secondo perché erano certi che non potessi udirli. No, non ho sentito dolore. L’urto contro il corpo tagliente e contundente si è manifestato con un toc violento e sordo. Imparabile. L’ho sentito con l’osso, intendo quello del cranio, non con le orecchie.

Quando ho incominciato a vedere tutto dall’alto non ho neanche provato risentimento per Alfonso. Osservavo il suo sguardo perso, non saprei dire se veramente cosciente della gravità del disastro che aveva combinato, e mi veniva quasi voglia di consolarlo dicendogli “vabbè, ormai è fatta”. Piuttosto m’infastidivano le urla di mia cognata e l’inutile agitazione di suo marito. D’altra parte che cosa potevano fare? Sono sempre stati due poveretti, anche se non potevo certo dirglielo. 

Non ero arrabbiato con Alfonso, o meglio, al punto in cui ero arrivato, non lo ero più. E il nostro alterco di poco prima mi sembrava come tutti i litigi: una perdita di tempo. 

Gli invitati erano già saliti sull’autobus a noleggio, che li avrebbe riportati in albergo. Mia moglie aveva preso la macchina per accompagnare i due sposini ed era già andata via con loro. C’erano ancora, che so, cinque o sei persone oltre a me. 

Alfonso è un bravo ristoratore. Per la cena di nozze ha fatto veramente un bel lavoro con la sua équipe e tutti gli ospiti sono venuti a complimentarsi con gli sposi per la scelta del locale. 

Poi non so che cosa gli abbia preso. Anche se ci fosse stato un disguido nei conti, si poteva arrangiare tutto l’indomani. Invece mi chiama in disparte con un tono impermalito dicendomi che gli devo ancora 104 Euro. «Dai Alfonso, ti sembra questo il momento?» gli dico, ma lui insiste facendo vaghe allusioni, come se fossi io quello che vuole fregarlo di proposito. 

Ora so che non lo voleva dire e so anche che in quel preciso momento io avrei dovuto mordermi la lingua invece di prenderla di petto. Succede sempre così, ci s’incaponisce su delle sciocchezze prendendo a pretesto le famose questioni di principio

Io lo sapevo da prima che Alfonso è della stessa pasta dei miei cognati: è un idiota… Avrei solo dovuto ricordarmelo, ma anch’io quando mi ci metto sono una bella testa di cavolo. Così l’ho provocato con un po’ di cattiveria dicendogli «Allora forza, tira fuori sti conti e vediamo», e lui aveva già lì pronto un foglio battuto a macchina con tutte le voci ben dettagliate, sub-totali, acconti e totali. «Lo vedi?» inveisce, «Lo vedi qui?» puntando l’indice sulla parte inferiore del foglio, «La differenza fa 104! C’è scritto, è evidente».

Io gli strappo il foglio di mano, guardo, controllo… e poi mi metto a ridere. «Sei un emerito imbecille, Alfonso, questo è un saldo a credito. Te l’avevo detto di scalarlo dalla nota dei musicisti. Ricordi?»

Ma lui niente, continua a insistere. Anche se a scuola eri più bravo di me, guarda che non sono un cretino!» mi apostrofa, e a me viene da rispondergli che solo la prima parte della proposizione è vera e che nella seconda manca il soggetto. Lui s’inalbera ancora di più ed io finisco per dirgli «Tu non sei solo ignorante, sei proprio scemo!»

La più grande differenza tra prima e adesso, voglio dire dopo che Alfonso mi ha piantato una mannaia nel cervello (ed è stato anche scortese perché mi ha colpito alle spalle), è che prima non mi capacitavo di come fosse possibile che di punto in bianco la gente si mettesse ad ammazzare il suo prossimo. Che poi spesso sono appunto amici e parenti e uno rimane interdetto quando il giornale parla di raptus mentre il giudice evoca i futili motivi. Non sai più a chi credere. 

Chissà cosa scriveranno, sui quotidiani o in tribunale, riguardo al mio omicidio. Mi piacerebbe tornare solo per dire a tutti che la stupidità è come il fumo.

Tutti i racconti

2
2
14

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
19

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
16

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
23

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
6
22

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
19

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
37

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
18

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
15

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

2
2
10

Lo strano caso della signorina C. (3 di 3)

15 August 2025

Aveva capito. Sconsolato uscì dall’ufficio e tornò nel modesto albergo dove aveva preso alloggio provvisorio. Ora c’erano cose più importanti a cui badare, non ultima trovare un lavoro, dal momento che il modesto gruzzolo che aveva portato con sé gli sarebbe bastato sì e no un paio di settimane, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
13
30

La Selva Oscura : lo strano caso dell'Ovivorus montanae

14 August 2025

Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Dante, Commedia, Canto III, 1-3 Lo strano animaletto del Montana di Angela Thatcher, Divulgative Paleontology, Settembre, 2034 Un piccolo mammifero, lungo appena 15 centimetri e del peso di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ma vome si prosegue?
    Continuando nei commenti o pubblicando altri racconti [...]

  • Dax: Idea interessante, per ora passo. Attendo la continuazione.LIKE

8
8
32

Lucia

14 August 2025

Eh sì, la storia di Lucia la conoscono tutti in paese, non ne parlano volentieri perché dicono che i morti vanno lasciati in pace, però se incontri la persona giusta e la lasci parlare, puoi stare sicuro che prima o poi il discorso cadrà sulla storia di Lucia. Cambia addirittura il tono della voce, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Adribel: Bravissimo Dario, hai sapoto coinvolgermi fino alla fine. Quasi quasi aspetto [...]

  • zeroassoluto: Bravo Dario!
    I racconti sgorgano improvvisi e si dipanano piano piano e [...]

Torna su