Quante risorse ha un uomo! Non lo avrei mai detto! 
Tante volte l’ho sentito in TV, scandito come uno slogan: “Reinventarsi!”
Se ci pensate bene, questo verbo suona un po' come un “Risorgere!” Ed è fondamentalmente una di quelle esortazioni che fa tanto “buon proposito” declamare ma che poi è difficilissimo, se non impossibile, mettere in pratica.
Dovete ammettere che la nostra società fa di tutto perché uno ad un certo punto della propria vita si senta talmente tanto svuotato e sconfitto da non avere nemmeno la forza di stare lungo sul divano. 
Io ho una mia tesi (che fa sempre tanto complottista): una persona demotivata è una persona che presto si ammalerà, che avrà bisogno di medicine per tirarsi su, se non peggio, quando il suo fisico e la sua psiche saranno arrivati al classico punto senza ritorno. Ci sono intere categorie che di questo “crollo della resistenza umana” fanno mercimonio: ditte farmaceutiche, pubblicitari, psicologi e un po' tutta la filiera… ma mica è colpa loro: loro si trovano nella sala da ballo e ballano.
Così, per non entrare nella catena di “smontaggio” dell’essere umano, per tirarmene fuori, tentai diverse strade. Non credevo di esserne capace: mi vedevo un po' bolso, pigro, orientato verso un certo tipo di vita. Ma appunto, niente si deve dare per scontato. Dopo che per trent’anni ebbi prestato i miei servigi per una certa Industria e da questa “accompagnato” all’uscita grazie alle leggi di uno di questi Governi Tecnici (dei quali abbiamo ogni volta una fiducia smisurata) e dopo essere rimasto qualche mese a gironzolare come un beato fancazzista per il paesello, mi decisi ad intraprendere la strada dello spettacolo. In verità avevo una certa dose di inventiva e di comicità innata. Mia madre me lo diceva sempre “Tu hai sbagliato carriera! Non dovevi fare il contabile, ma il conta balle!” Aveva ragione! Ebbi subito un certo successo. Come in tutte le cose l’inizio non fu facile: presentarsi ad un pubblico che non ti conosce, cercare di farlo entrare in sintonia con il tuo linguaggio, tirare tardi ogni notte per trovare nuove battute: nuove situazioni. Figuratevi che tirai dentro questa storia anche mia moglie, sempre schiva. La misi a fare la parte della soubrette tagliata che rimane tagliata nel numero del “Prestidigitatore coglione”, che ebbe un notevole successo. Insomma, dapprima nelle salette parrocchiali, poi nei teatrini, infine nelle grandi fiere e nelle serate estive, cominciai a farmi una certa fama. Questa gente qui, quella di oggi, non occorre grande intelligenza per farla ridere. Bastano numeri da guitto, battutacce, rutti finti… fai credere loro di tutto e si divertono con poco. 

BUM! Arrivò l’anno scorso portata da uno zibetto volante, poi migrato in un pipistrello del Guatemala e infine dalle renne di Babbo Natale, il VIRUS!
E certo! Fu una brutta botta! Voglio dire; non per tutti. Chi aveva i soldi a schifo continuava a farli e, inspiegabilmente, alcune categorie di lavoratori continuarono a lavorare e noi no… le palestre no… le sale cinematografiche no! Ma i tabaccai sì! E i fiorai sì! Insomma, qualcuno sì e qualcuno no e vattelappesca perché! Fatto sta che chi non poté lavorare si ritrovò manco a dirlo, nell’alta MOTA!
Ed eccomi di nuovo con le braccia conserte sul divano! Qualsiasi uomo nella mia condizione avrebbe mollato: avrebbe detto “mavvammoriammazzato!” ed avrebbe aspettato i “ristori” fino a che sarebbe stato troppo vecchio e malato per aspettare.

Un bel giorno mi ricordai che mio nonno diceva sempre: 
“Quando un uomo non sa più cosa fare e a che Santo votarsi, c’è sempre il Palombaro ciclista!” e noi ci ridevamo su. Ma che cazzarola dici! Il Palombaro ciclista! Ahahahahah e giù le matte risate.
Non avevo affatto considerato che nel ventunesimo secolo il Palombaro ciclista è mestiere ben più serio e sensato del “tronista” per esempio, o di uno che partecipa ai “talent” o a San Remo!
Tramite un amico appassionato, costruimmo una imbarcazione di 10 metri con una pompa. Mi ci volle mezza liquidazione, ma quando scesi in mare e vidi che la barca andava una meraviglia ed era nuova, perfetta e sfavillante non ebbi più dubbi. Com’è bello solcare il mare con il vento che ti batte contro, con i gabbiani che senti festeggiare in alto! Che sensazione di libertà!
Salire sulla bicicletta con uno scafandro pesante è molto difficile, anche se sei immerso nell’acqua. Ma piano piano acquistai una grande dimestichezza e riuscivo a farlo addirittura mentre mi calavo in acqua. Le prime pedalate furono addirittura una impresa. Per fortuna i nostri fondali sono piatti e monotoni. Non ci sono grandi dislivelli e non si incontrano scogli o barriere. Piano piano si prende il ritmo e si va, ancor meglio che se si andasse sulla terraferma. Anzi, a volte la terraferma me la dimenticavo proprio, se non fosse stato lì a rammentarmelo l’amico sulla barca, che tirando il tubo dell’ossigeno mi avvisava che era ora di rincasare. 
Pian piano cominciai ad attrarre gente. Cominciarono a venire da tutti i paesi. Dapprima si affollavano sulla riva, poi iniziarono a venirci dietro con le barche, schiamazzando come ad una festa. La vestizione dello scafandro, la calata in acqua e la pedalata sul fondo erano accompagnati da grida di giubilo e da incitamento.
Poi mi seguirono in acqua, immergendosi con me. Cercavo sempre fondali accessibili, in modo che i bambini potessero seguire le mie gincane sulla sabbia. Avevo imparato a fare delle piccole piroette, dei giochini che parevano piacere molto. Andavano in brodo di giuggiole quando mi vedevano solcare branchi di sardine, nuvole di acciughe che mi svolazzavano intorno come una tormenta luccicante.
Spontaneamente la gente, visibilmente soddisfatta, cominciò a lasciare quelli che il mio amico chiamava “oboli”. A fine giornata arriviamo a contare 200, 300 euro. E questo tutti i giorni, per tutta la primavera inoltrata e tutto l’estate. Non sono una enormità ma ce li facciamo bastare. Alla fine lui si abbronza e io mi diverto. E sono anche famoso. Oramai mi invitano alle sagre dei paesi costieri e alle feste delle Madonne marinare. Quest’anno, Virus permettendo, forse mi farò anche una pedalata in fondo al Tevere, tra pantegane e pneumatici, per la Madonna fiumarola.
E la vita va…

Tutti i racconti

0
0
3

Baishù

27 July 2024

Nella notte più buia sfavillano sogni con stelle Sciabordano onde stanche tra quei intimi cibrei sermoni Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
1
5

Con la A maiuscola

27 July 2024

L'Amore si insegna, non si impara

Tempo di lettura: 30 secondi

1
1
10

La cometa di Halley

(Proseguimento del) ciclo dei miei ricordi di infanzia

26 July 2024

Premessa: All’età di trentasette anni credo di aver raggiunto il primo giro di boa della mia vita. Per questo motivo mi piace “allietarvi” (termine usato solo per darmi un tono e scherzarci su) e nel contempo riportare la mente a quei momenti della mia infanzia. Cantata nella celebre canzone [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Un ricordo piacevole, ero già più hrande ma anche io tivordo [...]

1
2
16

Equilibrismi lessicali

26 July 2024

Equilibrismi lessicali L'equilibrismo catartico omocinetico, conseguenziale ad uno spaesamento ortodosso di derivazione pseudo apologetica e dal tratto tardo aristotelico, ben si rapporta al formalismo ubiquitario posturale del fenomeno parasimpatico del dito a scatto di mia nonna, di ortopedica [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: ... divertente! All'inizio ho avuto la sensazione che stesse parlando un [...]

  • Adribel: Meglio tardi ma con due piccioni con una fava!

1
2
12

Haiku

25 July 2024

tramonto estivo - garriti di gabbiani sul piatto mare Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
20

Diciassette anni

25 July 2024

Dal mio letto sento l‘acqua battere sui vetri e i tuoni scoppiare in lontananza. L’aria é ferma e fa caldo quasi da soffocare. Ció nonostante mi rintano sotto le lenzuola, mi copro tutta, pure la testa, e resto lí, immobile, ad aspettare che passi. Fuori un vocío e scalpiccío di passi, sono i miei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
2
13

Mini Haibun

Poesia Giapponese

24 July 2024

In controluce dei primi forieri del giorno di un'altra estate, trascritta nelle pagine del passato, affioravano sulla sua fronte le prime gocce di sudore di quella giornata a raccontare il sacrificio nel piacere di creare ancora vestiti, ad ornare le grazie femminili con stoffe e fantasie che [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
5
23

Compromesso

24 July 2024

Ricordo benissimo la sensazione di felicità totalizzante che provavo in questo giorno di otto anni fa. Il sentirmi parte integrante di un progetto di vita e di futuro. Stavamo comprando la casa al mare. Il plurale in questa ultima frase è fondamentale, è un plurale che è molto di più che una [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Ecate: nessuna firma = nessun possesso. Spero sia solo uno sgomento letterario e non [...]

  • Vally: ...diciamo che è uno sgomento letterario che prende spunto dalla realtà! [...]

3
1
12

Cosa cerca un uomo in una donna? ed una donna in un uomo?

Quando la natura inganna

23 July 2024

Io che vivo al centro di Napoli, nel quartiere Sanità, (di fronte al palazzo dello Spagnuolo), un quartiere ricco di storia, con i suoi palazzi architettonici, le sue chiese patrizie. Pochi metri per raggiungere la casa natale di Totò, passando per il palazzo di Sant'Alfonso Maria dei Liguori, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
5
18

Il giorno più felice di sempre

23 July 2024

«Sarà possibile votare dalle 10 alle 13. Potete recarvi presso un terminale di comunicazione, inserire nell'apposita fessura il tesserino di identificazione e poggiare sullo schermo l’indice della mano sinistra. Una volta che sarete autenticati, potrete esprimere la vostra preferenza». L’annuncio [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
8
29

Il ritrovamento

22 July 2024

Erano passate molte ore oramai da quando l’aveva trovato. Aveva girato per tutto il paese in cerca del proprietario, era entrata in diversi negozi, alcuni giá con le saracinesche mezze chiuse, ed aveva chiesto di chi fosse, se qualcuno per caso lo avesse smarrito. Ma niente. Nessuno lo aveva perso [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
53

Le Avventure di Lone Gun e Milady

Stagione 1 - Parte 2/4

22 July 2024

EPISODIO 4 Il Capitano non sospetta affatto che sulla sua nave ho un alleato. È ora di incassare il credito. “Re Xander non avrà mai il piacere di essere in mia presenza” sussurro per innervosirlo. “Gettatelo in una cella!” urla infatti alla scorta militare. * EPISODIO 5 Inutile tentare qualcosa [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Rubrus: In tutte o moltissime storie dell'epoca il buono finiva prigioniero del [...]

  • Lawrence Dryvalley: Esattamente, Rubrus! Possiamo considerare la mia striscia come un micro-bignami [...]

Torna su