9 Settembre 2002 ore 23,30 circa.
E’ notte fonda ormai nel giardino. La luna nel cielo inonda d’argento le chiome degli alberi. Il silenzio è quasi totale. In lontananza il fischiettio della canzone “Viva la pappa col pomodoro” di un ragazzo che passa in bicicletta vicino al cancello, rende reale l’atmosfera magica che riempie il giardino.
Quando il motivetto è ormai lontano, Lisa, la prima pianta, quella più vicina al cancello, scuote i rami. E’ il segnale convenuto: c’è la riunione delle ragazze del Comitato Anni Verdi e Gentili.
Tutte le altre piante allungano i rami per poter ascoltare meglio quello che Lisa ha da dire.
“L’ordine del giorno, qual è?...” sussurra la quarta pianta da sinistra alla sua vicina sfiorandole le fronde.
“L’inizio della scuola, sciocchi…”
“Silenzio! - la voce imperiosa di Lisa mette a tacere il brusio – Allora ragazze…”
“Ti ostini a chiamarci ragazze, ma siamo vecchierelle ormai e con tanti acciacchi. Io, per esempio, ho un forte mal di gola e una tosse che non mi fa dormire…” la interrompe Piantona, chiamata così perché è la più grossa.
“Poi parleremo anche di questo – interviene Lisa dolcemente – ma ora, in qualità di Presidente di questo comitato, voglio ricordarvi che domani inizia la scuola e quindi incontriamo i nuovi bambini e rivediamo i “vecchi”. La proiezione dei film è terminata già da dieci giorni, avete avuto tutto il tempo per riposarvi e ora ci aspetta il compito più importante: i bambini hanno bisogno di ritrovarci belle come sempre, disponibili e attente ai loro bisogni. Anche se stiamo invecchiando, noi tutte, e ripeto TUTTE, domani alle otto saremo pronte per l’arrivo dei bambini. Ok?...”
“Sììììì!...” rispondono le altre in coro.
“Benissimo – riprende Lisa – Chissà come saranno quest’anno i bambini di prima… Chissà se qualcuno piangerà…Vi ricordate quanti remigini abbiamo visto?...”
“Vedrai – mormora la pianta di fianco a Lisa alla sua vicina – adesso parlerà degli anni passati, ascolta, ascolta…”
“Io preferivo gli anni in cui le bambine avevano il grembiulino bianco con il fiocco rosa e i maschi la blusina nera con il fiocco blu. Che bei ricordi… se chiudo gli occhi rivedo questo giardino pieno di bambini con i fiocchi quasi sempre svolazzanti. Sembravano tante farfalle. Mi veniva voglia di allungare i rami per rifare una bella gala a tutti…”.
“Ma no dai! I bambini sono più belli adesso – interviene Lilly, la pianta più giovane – tutti colorati, sembrano tanti fiorellini…”
“No, ha ragione Lisa, era meglio prima. Ora sembra una sfilata di moda con le tute all’ultimo grido…” dice con voce roca Piantona e poi inizia a tossire.
“Poverina…” bisbigliano le altre.
“Ne abbiamo viste tante da quassù, noi altre – riprende a parlare Lisa – siamo diventate colte, sappiamo leggere e conosciamo i numeri fino al dieci. Vi ricordate di quella maestra che quando ha i bambini in prima elementare, li porta in giardino, forma due cerchi e fa contare il cerchio esterno da zero a dieci e quello interno da dieci a zero? Mi sembra ancora di sentire quelle vocine allegre…”
“Sì, me lo ricordo – dice Nascondina, chiamata così perché viene sempre usata per giocare a nascondino – e cosa ne dite di quando c’è l’intervallo lungo e il cortile si riempie di urla, grida, canti e balli? Che meraviglia sentire le manine di quei bambini sui nostri tronchi…”
“Io ricordo – interviene con fatica Piantona – di un bambino moro e di una bambina bionda che quando venivano a prendere i loro fratelli o sorelle, mentre aspettavano la fine delle lezioni, facevano il girotondo attorno a me… mi sfioravano, mi facevano il solletico e mi riscaldano il cuore…”
“Sì, ma noi siamo anche piante di mondo! - urla risoluta Lilly – Abbiamo assistito a spettacoli di danza…Quei gesti sinuosi erano in armonia con il movimento dei nostri rami. E poi il cinema, ogni sera un film diverso. Confesso che per qualche storia ho pianto…”
“Bene ragazze – conclude Lisa – la riunione è quasi terminata. Vi ricordo due cose: primo, quando le foglie iniziano a cadere, vi raccomando di scrollare i vostri rami sui vialetti laterali, così daremo ancora una volta ai bambini l’impressione di camminare su un tappeto magico; e secondo, se qualche ramo della vostra vicina si affloscia un po’ dovete intervenire in aiuto per rialzarlo. Solo così, quando gli addetti del Comune vengono a fare i loro controlli, ci vedranno impettite e in piena forma. Con questo dichiaro chiusa la seduta e vi auguro la buona notte…”.
Tutte ritirano i loro rami, eccitate all’idea che tra poche ore il giardino si riempirà di bambini. Tutte, tranne Piantona: “Io non so se passerò l’esame quest’anno…” pensa tristemente.

20 Dicembre 2002 ore 16.30
L’ultimo raggio di sole abbraccia la scuola e il giardino.
La campanella suona con due minuti di ritardo. I bambini escono felici. Da domani iniziano le vacanze di Natale. Le piante, come sempre, osservano gli alunni che ormai conoscono per nome.
“Ciao Sara, Andrea, Silvia, Lucia, Laura… ciao a tutti…” sussurra Lisa “Ci vediamo l’anno prossimo!!!” e ride alla battuta, ma poi smette di colpo e ascolta.
“Ragazzi, - sta dicendo una maestra ai suoi alunni – osservate bene questi alberi. Forse è l’ultima volta che potete farlo, perché gli addetti del Comune hanno constatato che sono seriamente ammalati e quindi presto dovranno tagliarli – mentre parla le si incrina la voce – Sapete, senza queste piante la scuola non sembrerà più la stessa. Sono vecchissime, hanno circa novant’anni. Guardatele bene e fissate nelle vostra memoria il ricordo di come è la scuola oggi…”.
Lisa non crede alle proprie “orecchie”, lancia uno sguardo preoccupato alle sue amiche sgomente. Poi, vede una bambina che muove la mano in segno di saluto e sente il calore di quella mano sul tronco. Un brivido la percorre. Come faranno i bambini senza le loro fronde che li riparano dal sole e regalano ombra?
Allora allunga un ramo e accarezza tutti quei visi che guardano lei e le altre “ragazze” per l’ultima volta.
“Non preoccupatevi bambini – urla – Vi prometto che altre piante ci sostituiranno. Il mondo non può vivere senza verde!...”.
Infine fissa dentro di sé il ricordo di tutti gli scolari che per quasi un secolo sono passati per quel vialetto prima di entrare a scuola, li rivede uno a uno… e una goccia di brina sciolta dal pallido sole, le scende lungo il tronco.



  


  



 
 
  


Tutti i racconti

1
2
4

Nel Cielo

01 July 2025

Fermo in cielo sopra i tetti più alti, con il sole alle spalle, sembra quasi dare il tempo alle persone di sapere e arrivare. La gente in strada comincia infatti ad accalcarsi in preda a un’euforica frenesia. Dannati supereroi, così odiosamente vanitosi. [NdA: il titolo “Nel Cielo” si rifà alla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
1
4

Buono come il pane che facevi

Grazie di ogni secondo passato con te

01 July 2025

“Ciao Nico. Che assurdità, ne avevi solo 57...” "Ciao caro. È così. Stavo sistemando un cesto di ciabattine, poi un dolore qui, sotto l'ascella e.. pum! Ho pestato il naso sul bancone e sono crollato a terra. In negozio non c'era nessuno, meno male. Chissà che spavento si sarebbe preso se qualcuno [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
20

Cemento Mori

30 June 2025

La morte uno se la può immagine in mille modi. C’è chi pensa al tristo mietitore che gioca a scacchi, chi a qualche ombra strisciante, chi alle danze macabre. Probabilmente molti miei coetanei pensano a riferimenti cinematografici (Voldemort, l’occhio di Sauron, Pennywise/It su tutti). Io se ripenso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
8
20

Ma cos'è stato... un colpo di pistola?

Ricordi del 2001

30 June 2025

Torino, venerdì 2 febbraio 2001 Oggi piove. E’ tutta la giornata che piove: gocce persistenti e fastidiose, ma non un acquazzone violento. Ieri è stato il mio compleanno e ho dato fondo a tutte le mie riserve di cibo. Occorre fare un po’ di spesa: pane, frutta, burro, latte. Mi imbacucco ben [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Grazie ragazzi!
    Chiarisco:
    Se mi avesso preso in testa, probabilmente [...]

  • zeroassoluto: P.S.
    Avevo dimenticato di aver già scritto la storia dell'incidente, [...]

3
2
16

Techetechetè

29 June 2025

Il ticchettio triangolare tetragono ad ogni tentativo tortuoso, traccia, tragicamente, un tragitto tormentato tipicamente tratto da una terminologia trappista tutta terra terra, totalmente tendente ad una trasfigurazione teatrale tutta tarallucci e trippa! E questo è veramente troppo! Ma, se tanto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Il caricatore di elio liquido

29 June 2025

Il furgoncino bianco con le scritte blu procedeva lento nel traffico, diretto verso l'ospedale. Enrico guardò l'orologio sul cruscotto. Lo stavano già aspettando. Era infatti un'emergenza e non un rabbocco programmato. "Si vede che ci sono stati dei problemi” pensò, qualche perdita magari. La [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Prendersela con un fratello che ti ha LIBERATO della moglie, invece di abbracciarlo, [...]

  • Teo Bo: Ciao CD. Secondo il mio più che opinabile parere, l'espediente narrativo [...]

3
5
28

Destabilizzazione (3/3)

28 June 2025

Nei mesi successivi Giulia affrontò la situazione. Era tornata a vivere dai suoi genitori. Fece prendere alla madre i vestiti e qualche oggetto utile dalla casa coniugale ma non volle niente che potesse ricordare la vita precedente. Tramite il suo legale procedette per la separazione dal marito [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
25

UNA STORIELLA CON LA SINDROME DELLA STRAMBERIA.

di Chiara Mazzavillani Vasi

28 June 2025

Era la normalità: dormire, mangiare, dormire, mangiare, dormire, dormire, e ancora dormire. Giorno e notte i sogni di mozzarella e pomodoro volavano da un universo all'altro, lasciando un profumino che faceva svegliare i terrestri. Era pazzia, pura pazzia. Follia… Non si può nemmeno immaginare [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Scrivere è... volare, svolazzare tra sostantivi e verbi, anche immaginari [...]

  • Dax: ho fatto fatica a seguire la storia, lo confesso. like a prescindere

2
1
15

Destabilizzazione (2/3)

27 June 2025

L'ispettrice fece accomodare i genitori di Giulia. "Vostra figlia sta bene” cominciò, "ha chiesto di voi. È molto scossa ma sta bene”. Raccontò loro la tragedia. Aggiunse che "il marito è in fermo di polizia in attesa del giudice”. Accennò alla famiglia dell'avvocato che era in un'altra parte della [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
2
15

Sciopero dei dannati

Continuo saga fantastica su inferno e paradiso. Proseguio di “Le giornaliere questioni di ingovernabilità dell’inferno”

27 June 2025

In un periodo che sembrava uguale a tutti gli altri, all’interno dell’inferno succede qualcosa di misteriosamente insolito. I dannati, prima uno di loro, poi dieci, fino ad estendersi a macchia d’olio, smisero di emettere lamenti. I diavoli incaricati della fustigazione e messa in atto delle [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
9
51

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
21

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Sembra un racconto finito... incomprensione, noia, gelosia, omicidio, assassino [...]

  • Dax: Azz, colpo di scena. like

Torna su