IO E IL PROFESSORE

 

(IL MARE)

 

 

- Buongiorno Cocò, come stai questa mattina? Hai visto che bella giornata? Sarebbe bello poter uscire insieme per una bella passeggiata sotto questo cielo splendido in riva al mare, quello lì che si vede sullo sfondo. Purtroppo non sarà possibile, la legge vieta che tu possa circolare libero in città, in fin dei conti sei quasi un clandestino, vuol dire che ci metteremo fuori il balcone così possiamo parlare un po’. Io mi metterò nella mia poltrona, tu, se vuoi, puoi appoggiarti sulle mie spalle o restare sul tuo trespolo.

Povero professore, lo vedo in imbarazzo, combattuto fra la voglia di uscire e la necessità di non lasciarmi da solo. Posso solo dirgli di andare tranquillo, io ormai sono rassegnato, il trespolo è il mio mondo, di qua non andrò mai via.

- Da quella poltrona, sai Cocò, posso osservare il mare. La visione dell'orizzonte azzurro che ho davanti, ha la facoltà di infondermi un gran senso di pace, un momento d'autentico benessere fisico. Dimentico i problemi della monotonia quotidiana, la desolante condizione di un uomo giunto al termine del suo viaggio. Sono questi gli attimi che ancora vale la pena vivere. Ti rendi conto di quanto è bello, importante e unico, per un essere umano, avere la facoltà, d'inebriarsi dello spettacolo della natura, di essere coinvolto, con attimi di pura emozione, nelle sue molteplici e grandiose espressioni. Immagino che anche tu hai la capacità di apprezzare lo spettacolo della natura. Voi esseri alati siete la prova vivente, di quanto sto dicendo.

- Guardo il mare, il senso dello spazio, l’assoluto infinito. Alle spalle, però, ho la montagna che, con la sua mole, incombe nel breve spazio che mi separa da lei.

- Devo dirti, caro Cocò, che la montagna, intesa come cime innevate, rocce e picchi solitari, non mi piace molto, quello che amo, forse, alla pari con il mare, è il bosco. Ritengo che sia qualcosa di vivo, armonico e misterioso. Una fonte di vita, l’insieme d’alberi, piante e animali che lo popolano, sono parte di un unico, grande progetto. Vissuto nel pieno delle sue possibilità, rivela aspetti che possono apparire a molti come d'isolamento, solitudine, ma al contrario, niente è più vivo di un bosco. Potrebbe essere un bel posto dove vivere, condividere la vita dei suoi abitanti, nell’armonia, nel silenzio e nella solitudine. Non a caso, tutta la letteratura infantile è formata da storie che si svolgono all’interno di foreste, più o meno misteriose. L’intricato regno verde, nell’immaginario collettivo rappresenta l’ignoto, il buio, dove regnano le ombre, l’ignoto con tutti i suoi misteri. Al suo interno vengono meno tutte le nostre certezze, restano in noi solo le paure che la fantasia ha creato nelle nostre menti. Tu starai pensando che, in questo momento, andresti volentieri in una foresta piena di alberi e di frutti, come ti capisco! Quello era il tuo mondo dal quale ti hanno strappato. Purtroppo non posso esaudire il tuo desiderio, non abbiamo un bosco tanto vicino, da poterci andare. Devi accontentarti, come faccio io, di questa stanza con vista sul mare. Qui possiamo dissertare sulle nostre vite, quella trascorsa e quella ancora disponibile. Molti sono gli elementi sui quali meditare; gli errori, le gioie, i dolori, le alterne vicende che hanno segnato in qualche modo il nostro passato. A volte mi chiedo, quanti e, soprattutto quali, sono i ricordi che non hanno resistito all’usura del tempo, quelli che si sono persi lungo il cammino. Non puoi non pensarci, sono momenti della propria esistenza, attimi della tua vita, che non esistono più. È fatale che ciò accada, si perde sempre qualcosa strada facendo, per quanto puoi ricordare, molte delle memorie si disperdono nel nulla. Mi chiedo se anche voi animali avete dei ricordi. Incombe anche su di voi la certezza che i ricordi vengono meno proprio in un momento cruciale, quando si diventa più deboli e indifesi. Io mi sento, amico mio, come se fossi stato privato della linfa vitale che alimenta la volontà di resistere ai colpi del destino. Io sono vecchio e questo costringe il corpo ad un immobilismo forzato. Ti senti bene mentalmente e sei attivo, ma ti rendi conto che non riesci a muoverti come vorresti. Il decadimento fisico è inevitabile. Solo la mente resta libera ed elabora pensieri ancora validi. Si nutre come un’ameba, d'esperienze, sensazioni e emozioni accumulati negli anni. Queste prerogative, se vengono meno, fanno diventare l’attesa dell’ultima fermata qualcosa di veramente impietoso. Cosa rimane della vita? Solo un sacco vuoto, un corpo prosciugato, privo del soffio dell’intelletto che distingue, che fa la differenza, fra me e te.

- Per fortuna, amico mio, la visione giornaliera del mare mi aiuta a sopportare il mio lento scivolare verso il baratro dell’oblio. Spesso mi sovviene di un tempo lontano, quando feci la mia prima traversata sul mare, l’esperienza di un ragazzo su una vera nave, un’avventura intensa per un ragazzino, anche se fu un viaggio di sole dodici ore. Ancora oggi a distanza di tanto tempo ricordo l’emozione di quella prima volta con il cuore che andava a mille, la palpitante sensazione di sentire sotto i piedi il pulsare continuo e monotono dei motori, un enorme cuore dal battito possente. Sentivo di vivere un momento magico, come pinocchio nel ventre della balena. Acque scure circondavano la piccola isola galleggiante che procedeva schiumando verso la meta. Un orizzonte umido, nebuloso si perdeva verso l’infinito senza discontinuità fra cielo e mare.

- In quell'occasione provai la sensazione, non certo gradevole, di quanto possa essere piccolo un uomo nei confronti della natura. Da sempre questo essere minuscolo con troppa protervia, ha avuto l’arroganza di ergersi a padrone del mondo. L’uomo, lo stesso uomo capace di gesta eccezionali, di scoperte fantastiche, diventava di colpo insignificante, davanti alla maestosità di quelle acque.

- Mi trovavo nel mezzo del nulla, circondato solo da aria e acque minacciose e scure. Restai tutto il tempo con lo sguardo fisso all’orizzonte in cerca della tanto agognata terra. Ero in insetto su un tronco galleggiante in balia di forze sconosciute che dominavano i grandi spazi del cielo e del mare.

- Noi esseri umani, nati sulla terra abbiamo bisogno di punti di riferimento, della certezza che il mondo, non può essere un nulla, fatto d'acqua.

- La terraferma, quello è il nostro vero mondo dove, come tutti i mammiferi, sentiamo la necessità di avere la nostra dimora. Come tutti gli animali, anche noi abbiamo bisogno di una tana dove poterci rifugiare, dove avere la certezza, di sentirsi al sicuro. La semplice vista del mare può scatenare sensazioni ed emozioni, ma alla fine gli oceani, i mari, ogni distesa d'acqua, serve solo a congiungere terre, anche distanti fra loro. Paesi e città abitati da gente dai costumi e da lingue diverse, a volte amici a volte nemici, è quello il mondo che conosciamo e dove vogliamo vivere nonostante tutto.

 

 

 

Tutti i racconti

0
0
7

La Scrittrice Professionista (Autocertificata)

Il miei raccontini prendono spunto da ciò che mi circonda. I miei personaggi sono tutti reali...debitamente camuffati.

Miu
22 October 2025

Letto su Facebook, oggi: Sto cercando una casa editrice interessata a pubblicare un racconto breve che, volendo, potrebbe anche diventare un podcast. Per me è fondamentale che l'editore pubblicizzi e distribuisca bene ciò che sto scrivendo, perché quella a cui sto facendo riferimento, sarebbe la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
3

La Letteratura Fantastica - il Fantasy

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

22 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo quarto capitolo ci parla del Fantasy. Invitiamo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
3

The Dancing Ghost (2/2)

22 October 2025

«Dici che la sua donna l’ha mollato?» domandò il vecchietto che era andato al bagno. Il barista finì di pulire il bicchiere. «Moglie – precisò – si vede il segno della fede sul dito. Roba fresca. È l’unica parte della mano non abbronzata». «E poi beve, ma non è abituato – aggiunse l’ex gestore [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
0
19

IL PALPARE 3/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

21 October 2025

Non meno importante infine è il toccare per non atterrirsi, quindi per cacciare, cacciar le proprie paure intendo. E più uno scacciare in realtà, depurato cioè dalla valenza belluina della caccia. E’ quello che fa lo scaccino, che congeda sì fedeli e disturbatori ben sapendo però che il giorno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
18

The Dancing Ghost (1/2)

21 October 2025

«Posso usare il gabinetto?». Il barista porse all’uomo un paio di chiavi di vecchio tipo, con una lama sola su un’asta cilindrica e un anello in fondo. «Passi nel disimpegno, salga le scale e arrivi al pianerottolo del primo piano, poi attraversi il corridoio e apra la porta a sinistra, quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
1
17

IL PALPARE 2/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

20 October 2025

Carezze e carinerie invero sono tutt’altro che gradite a colui che soverchiarci gradisce. Il che, se ci pensate bene, un po’ stona, anche solo di un diesis: quale modo migliore infatti per dominare se non ricorrendo a lusinghe, moine e adulazioni di diabolica memoria? In tal caso il toccare, il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
3
19

Vi racconto in sintesi il mio Quartiere Sanità tra Cultura e Arte

Storia e Spiritualità tra Due Chiese Storiche

20 October 2025

Sin da ragazzo abito, vivo, in uno dei quartieri più belli e storici di Napoli: il quartiere Sanità, il quartiere che ha dato i natali al grande principe Antonio De Curtis, in arte Totò. La celebre Via dei Vergini - il toponimo nasce dai seguaci del Dio Eunosto al quale offrivano la loro verginità. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Quante cose interessanti ed emozionanti. Soprattutto legate a una città [...]

  • Ondine: Sempre interessante leggerti Gennarino. Grazie

3
3
32

IL PALPARE 1/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

19 October 2025

Lo so, vi aspettate da me una qualche cruciale rivelazione sul tema del palpare. Direi che da parte vostra vi è una sorta di palpabile curiosità su quanto di papabile potrei pronunciare. Ebbene io non tratterei un tema così ardimentoso se non fosse per una fidata deduzione su un dato di fatto, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Elena D.: sono d'accordo su tutta la linea, basterebbe cosi poco, una piccola gentilezza [...]

  • Miu: “Il Palpare” è un testo che si legge con un sorriso in tasca [...]

2
0
11

La Letteratura Fantastica - La Fantascienza

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

19 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo terzo capitolo si esamina la Fantascienza. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
16
45

Richard

19 October 2025

Riccardo faceva il maggiordomo per una ricchissima coppia parigina che aveva anche una residenza di 400 mq sulle colline toscane, poco distante da Firenze, dotata di ogni comfort compresa piscina e sauna. Il signore, come lo chiamava Riccardo, era un banchiere, mentre la signora aveva diverse boutique [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Anche secondo me sarebbe un buon soggetto per un film. Complimenti.

  • BrunoTraven: Insomma mi pare che a furor di popolo è richiesto un seguito magari [...]

0
2
14

Il compagno delle medie 2/2

18 October 2025

Fu allora che lo vidi. Marco era là, appoggiato al bancone, con il gomito piegato e lo sguardo perso in un bicchiere di vino. Mi colpì come non fosse cambiato poi tanto: i tratti più scavati, i capelli ingrigiti, ma quello sguardo, quello era sempre lo stesso. Il cuore sussultò. Sentii improvvisamente [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: piaciuta anche la seconda parte. Mi sarebbe piaciuto un lieto fine però [...]

  • thecarnival: eh non posso mentire è autobiografico e sarebbe suonato credimi falso [...]

3
7
20

Auguri e figli maschi

Racconto epistolare

18 October 2025

Da: sara…@gmail.com A: marco…@gmail.com 21 marzo 2023 alle ore 10:11 Oggetto: Richiesta preventivo ricevimento Buongiorno, ho rivisto il preventivo insieme ai miei genitori e, prima di confermarlo, avrei alcune domande: sarebbe possibile eliminare il servizio di musica dal vivo? Abbiamo un amico [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Taty: Brava racconto carinissimo, il finale e' "una bomboniera".

  • Paola Araldi: Grazie Taty e grazie anche a Luca.

Torna su