"Ho poco tempo di elaborare...mi spiace...siamo contatti virtuali..stop...b giornata."  (Anche sgrammaticato, aggiungerei!)

 

Questa era stata la laconica risposta, riportata qui integralmente; spiccia pure nella forma, ricevuta in questi giorni da una sua nuova amicizia social, ma con la quale aveva già educatamente interrotto i contatti. Incontrata per esclusivo volere delle leggi algoritmiche della piattaforma. L’intenzione quasi stizzita di quelle poche parole sarebbe già potuta bastare alla sua insolita e curiosa visione sul perché, in alcune persone, scattassero certi meccanismi mentali, atti a suggerire, spesso erroneamente, comportamenti umani di ritrosia, protezione immotivata. Accendendo l'interesse dei suoi pensieri osservanti sia sulla risposta frettolosa, sia per la forma espressiva, pur se assolutamente legittima.

Accompagnata da uno spesso velo di sentenza, sparata come una palla di cannone senza conoscerne la mira e neppure il motivo per cui si fosse accesa la sua miccia.

Virtuale, quindi! Francamente, si domandò come si potesse considerare davvero virtuale, accettandone superficialmente l’accezione, tutto ciò che comunque ci appartiene, pur se “esposto”, condiviso attraverso un supporto (quelli fighi avrebbero scritto device) tecnologico? Per come desiderava accettare il senso di quell'affermazione, avrebbe potuto considerarla plausibile soltanto se, chi ne fosse il beneficiario, non raccontasse nulla della sua esistenza reale, dandone volutamente un contorno di finzione, di virtuale appunto, alla sua narrazione, spargendola come arida semina senza desiderio di essere condivisione.

Non vi era nessuna prospettiva di raccolta in quella sterile intenzione. Ecco, pur se, in quel caso, si fosse trovato a pensare di scrivere con distacco a un terminale senza anima né proprietà di giudizio. Credeva invece che dal momento in cui, e per spontanea volontà, inserite parti della nostra vita visibili e giudicabili da altri, il distacco con il senso di possibili "realtà" quotidiane o non, si azzerasse. Foto, selfie, pensieri, luoghi, momenti, opinioni, stati d'animo, sorrisi, contrarietà, difesa delle appartenenze di qualsiasi specie esse provenissero o fossero, si sarebbero potute plasmare a nostro uso e consumo. Assumendo convinzioni varie, perdendo spesso spontaneità, così come la profondità di certe affermazioni lasciate scorrere con troppa sufficienza.

Credeva che al di là del “mezzo” utilizzato, mostrarsi per ciò che si è davvero sarebbe stato un assoluto segno distintivo della persona e non proprietà né particolarità di un luogo e della sua frequentazione. Pur comprendendo molti di questi aspetti e della fretta che si è palesata, oramai, nella parte più intima di noi stessi, manteneva a debita distanza questa sua silenziosa accettazione; molti erano stati i mari che aveva navigato, tanto da definire insensato chi credeva di estraniarsi dando un senso esclusivamente ludico e di poca importanza a ciò che si poteva scrivere o postare. Saremmo stati sempre e comunque noi a farlo. Questo avrebbe dovuto essere il giusto criterio, l’onesto approccio.

Portare a conoscenza lasciando affiorare, aiutati dalla negazione degli occhi capaci di affrontare o di subire ben altre questioni, sogni inconfessati, il desiderio sterile di affermazione facendo sentire, in qualche modo, la nostra voce, senza raccolta, senza infondere o assimilare le ipotesi delle bellezze altrui.

Ringraziò comunque per tutto ciò che quell'aspetto, considerato da molti virtuale, fosse riuscito a fargli elaborare, donandogli interessanti spunti di riflessione sulla variegata, fragile natura umana e le sue molte necessità, anche se fatalmente inconsapevoli.

 

© Roberto Anzaldi

Tutti i racconti

7
7
26

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: bello, malinconico. like

  • Riccardo: ma davvero grazie a tutti!
    lascio a voi come interpretarlo
    come è [...]

6
17
25

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Grazie per la risposta 😃

  • Riccardo: brava Maria!
    certo il fenomeno meriterebbe le celesti praterie...quanto [...]

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
10
60

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Sofia85: È sincretismo. Gabriele D'Annunzio ne rappresenta un precedente.

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

3
3
30

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
36

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

14
5
41

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • La Gigia: In questo intrigante racconto c'è uno studio approfondito non solo [...]

  • Dax: Piaciuto. Attendo continuo.Like

7
9
38

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
28

Una giornata a Chiari 2/2

27 November 2025

Quando si voltò verso di me, Luca aveva addosso un’aria strana. Gli occhi gli brillavano di una luce nuova, come se quell’incontro improvviso avesse risvegliato qualcosa. “Questa è Micol, ci siamo conosciuti ai tempi dell’università”, annunciò. “Piacere”, dissi. Le parlai dei miei racconti e le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • GustavLebo: grazie dei commenti

  • Dax: Carino, carico di nostagia... però Micol è vstata scortese alla [...]

27
29
209

Todos Hotel

Come il vetro

27 November 2025

Un pomeriggio, era domenica, alla mia porta in ospedale si affaccia uno dei tanti in camice bianco. Capelli cortissimi e grigi, naso importante, sguardo limpido. Sorride. Premurandosi di non essere invadente. Quasi senza voglia di piacere a tutti i costi. Misurato nei gesti infonde nell'aria una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
8
36

Intervista con il Destino

26 November 2025

- Buonasera e grazie per aver accettato questo incontro. Innanzi tutto mi lasci dire che sono piacevolmente sorpreso di trovarmi di fronte a una donna. - Non capisco la sorpresa, è ancora vivo. Se il Destino fosse maschile l'umanità sarebbe scomparsa molto tempo fa. - Non fa una grinza. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A proposito di incidenti, giusto oggi ho ritirato il verbale dell'incidente [...]

  • La Gigia: Molto carino, originale e con un dialogo ben strutturato.

3
11
31

Una giornata a Chiari 1/2

26 November 2025

“Allora vieni?”, mi chiese Luca qualche giorno prima. “Mah, non lo so… vedrò come sono messo sabato”, gli avevo risposto quando mi aveva telefonato. Il giorno prima mi aveva chiesto di andare con lui al Festival della Microeditoria di Chiari, in provincia di Brescia. Non sapevo se sarei andato, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su