Nei miei verdi anni, esattamente nel periodo dell'adolescenza, ricordo che c'era un po’ di pudore nell'esporre certe cose, figuriamoci a farle. Ma intendiamoci, noi ragazzi avevamo comunque una mente curiosa e di certo non eravamo bianchi come meloni (frase idiomatica utilizzata dalle mie parti), difatti si parlava di sesso, ci si scherzava sopra oppure ci si confrontava con una certa genuinità o ingenuità. In buona sostanza, determinati concetti/preconcetti che avevamo su tematiche di matrice sessuale si orientavano sul bisogno di vivere le nostre libertà nel giusto modo; lo scoprire e il mettere in pratica avveniva in maniera così naturale, senza fretta. Ciò non accade in genere nei giovanissimi di oggi. Si vestono e si atteggiano da grandi pur non essendolo ancora, nonché appaiono più spigliati e audaci.

A tal proposito vorrei narrare un aneddoto. Alcuni anni fa, in una Domenica di Pasqua, io e la mia famiglia ci recammo nella casa di campagna dei miei zii per pranzare da loro. Tra i presenti c’erano anche i miei cugini di primo e secondo grado, che vivevano tutti insieme appassionatamente nella stessa abitazione, tra cui il tredicenne Rodolfo che da tempo si era appiccicato a me, per di più prendendosi troppa confidenza. Il motivo del suo attaccamento? Il mio carattere socievole unito al mio proverbiale senso dell’umorismo, tant'è che alcune persone sostengono che con i bambini e con i ragazzini dispongo di doti pedagogiche.
In verità la compagnia di Rodolfo a volte mi irritava in quanto si dimostrava insolente, altre volte invece non mi dispiaceva, peraltro per la sua età lo ritenevo fin troppo sveglio, infatti, non di rado si lasciava andare ad allusioni sessuali e con l’affermazione di non essere più vergine.
A ogni modo, dopo pranzo io e mio cugino andammo a fare una lunga passeggiata fino a giungere in paese, godendoci la bella e calda giornata. Durante il tragitto affrontammo diversi argomenti, da quelli frivoli a quelli seri. Constatai come Rodolfo mi ascoltava con estrema attenzione e ciò mi faceva piacere poiché idealizzai che un giorno in qualità di padre non sarei stato male.
A un certo punto il birbante si rese protagonista di uno di quei classici gesti volgari, ovverosia quel far finta di toccarmi i testicoli accompagnato da un fischio. Con nonchalance e con baldanza mi raccontò che a scuola aveva una ragazza e al Grest ne aveva un'altra. Non si risparmiò su certi particolari e su certe prodezze, tuttavia non diedi credenza a tutto ciò che mi diceva.
Quando il sole si fece insopportabile proposi a Rodolfo di ripercorrere il medesimo tragitto all'inverso per ritornare a casa degli zii. Inizialmente mio cugino si lagnò vivamente per poi convincersi perché desideroso di rifocillarsi con una bibita ghiacciata visto che a furia di parlare, e soprattutto la calura, ci aveva azzerato la salivazione.
«Il Maestro e il Discepolo!», ironizzò mia sorella Elisa quando tornammo dalla nostra camminata. Ironia della sorte, entrambi eravamo interamente vestiti di bianco. Mi misi a ridere immaginando me e Rodolfo con il chitone dell’Antica Grecia e con l'alloro in testa.
In veranda mia zia ci offrì due bei bicchieri di Coca Cola con del ghiaccio e con due spicchi di limone, due bevande ideali per contrastare la sete.
Mio cugino, con espressione maliziosa, si cimentò a “penetrare” la scorzetta con le dita. Essendo abituato a quella sua simpatica irriverenza non mi stupii più di tanto.
«Non ti ho ancora fatto vedere la mia cameretta.», mi disse il briccone. Mi strappò il bicchiere di Coca Coca dalle mani per appoggiarlo sopra il tavolino e mi invitò a seguirlo tirandomi per un gomito.

La stanzetta di Rodolfo mi apparve ordinata, c’era uno scaffale pieno di fumetti, una Xbox 360 con numerosi videogiochi, un poster dei Tokio Hotel, il costume cosplay di Monkey D. Rufy del celebre manga/anime One Piece e tant'altro. Insomma, la classica camera da letto di un ragazzo.
Successivamente un enorme armadio in mogano catturò il mio interesse, come se avessi attivato lo Spider-Sense. (Senso di Ragno).
Rodolfo se ne accorse e aprì le ante di quel mobile, sotto una pila di vestiti piegati vi era collocata una scatola metallica color melograno chiusa con un lucchetto. Mi spiegò che quella specie di scrigno fungeva ufficialmente da salvadanaio. Ci sedemmo sul letto, il contenitore venne aperto con una piccola chiave al fine di mettere in luce il contenuto. A parte le svariate monetine e banconote, c’era di tutto... e di più.
Per evitare il rating rosso al racconto non sto a elencare e a descrivere gli oggetti di natura pornografica, al massimo desidero menzionare i preservativi alla frutta, compresi alla carruba e alla prugna che nemmeno pensavo li facessero.
A seguire, Rodolfo si abbassò per allungare il braccio sotto l'armadio incriminato per prendere chissà quale altra sorpresa. Lì per lì non mi focalizzai su cosa si stava prodigando a cercare e preferii soffermarmi sulla scatola rossastra, precisamente divertendomi a tastare una bizzarra paperetta rosa dalle labbra gonfie alla Nina Moric.
«Ehi, ma che cavolo!», esclamai di soprassalto dal momento che a tradimento mi venne lanciato qualcosa addosso.
Si trattava di una bambola gonfiabile praticamente sgonfia tra l'altro maleodorante. Quell'odore sgradevole derivava dal fatto che quel giocattolo era, emh... come dire... usato.
«Te l'avevo detto che non sono più vergine!», mi ricordò Il Piccolo Lord(o) sogghignando.
«Minchia, l'hai persa con questa qui?»
«Eh sì!»
«Bleah! esclamai schifato prendendo quella “cosa” afflosciata tra l'indice e il pollice. E la rispedii al mittente.
All'improvviso dalla veranda mi sentii chiamare da mia madre. Purtroppo io e la mia famiglia dovevamo rincasare.
Rodolfo con lestezza piegò alla meno peggio quel cadavere in lattice per poi occultarlo sotto il letto. Rimise a posto anche il “salvadanaio” e in men che non si dica ci facemmo trovare all'ingresso della villetta degli zii, oltretutto abbracciati stile Ficarra & Picone.
«Che facevate di là?», ci chiese mia madre, incuriosita.

Tra l'imbarazzato e il divertito, provai a rispondere alla sua domanda.
«Niente ma', il cuginetto mi stava mostrando i suoi... balocchi!»

Tutti i racconti

1
1
1

Alle volte

27 March 2023

Alle volte si fa fatica ad accettare la realtà, ma soprattutto la verità e quando ti rendi conto di essere rimasta sola in un buio pazzesco vorresti solo andare via lontano da tutti. Già proprio così prendere un treno e vagare e vagare finché non riesci a trovare la pace interiore… Mi viene fatica [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Piccola stella: Petali blu, in tante possiamo comprendere il tuo scritto. Chissà se [...]

1
1
1

Tusitala

27 March 2023

Quando il capitano Smollet entrò nella taverna del Doblone Bucato riconobbe subito il gaglioffo che, al di là del banco, faceva da oste: benché avesse una gamba sola, si muoveva e saltava come aveva fatto sul ponte dell’Hispaniola e come se, da allora, non fossero passati vent’anni. Il capitano [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
5
5

Papààààà!

26 March 2023

Due timide lacrime erano in sospeso fra le palpebre, YouTube continuava a proporre canzoni che sempre più scavavano tra i ricordi di Luciano suscitando emozioni che gli gonfiavano il cuore. Era sempre così nei giorni importanti, quelli segnati in rosso nel calendario, soprattutto al mattino quando, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
1
4

Aforisma

26 March 2023

Sei solo tu a decidere chi sei per gli altri mai viceversa, anche se dovessero attribuirti costumi che indossati starebbero meglio a loro! ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
4

I dolori del giovane VV

A Petali blu, con simpatia. Scritta nel 2017.

26 March 2023

Il dott. Fstein fu chiaro: “Amico mio, il tuo malessere non ha alcuna origine clinica. Ecco vedi, questo è l'esito delle tue analisi. Solo l'acido urico presenta valori alti. Vedi, qui l’asterisco? Il valore, benché poco oltre il limite di 7mg/dl, è da diminuire. Con una tale concentrazione diviene [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: un Goethe post moderno..😉
    in ogni caso, il migliaccio campano io lo faccio, [...]

  • Andrea Occhi: In quello tradizionale romagnolo v'è un ingrediente particolare: [...]

4
5
13

L'UOMO DELLA NEVE

25 March 2023

Ogni giorno svolto l’angolo e lui è li. Un uomo con la giacca rossa, seduto sopra un panettone giallo, dietro un cumulo di neve ormai ghiacciata e sporca di nero. Ha in testa un cappello di lana, è una di quelle persone a cui non riesci a dare un’età. È lì rannicchiato con la schiena un po’ ricurva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
5
22

INVECE DI...

Meglio tardi che mai!

25 March 2023

Invece di andare avanti, mi sembra di tornare indietro, verso una vita semplice, priva di significato, che non avevo ancora mai sognato di vivere. Dal grande al piccolo, dal complicato al facile, dal pesante al leggero, dal velato al trasparente, dal parlato al senza parole. Da una vita in [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

0
0
2

Incute Risoluzioni

24 March 2023

Incute Risoluzioni Colleziono onde di lembi cobalti, come puzzle per creare elisio infranto in uggia etra, dove astratto magenta permanente dell'istante che incorre nel bigio corrompe insigne lo strido dello squarcio spargendo suspense come pigmenti di gocce d'amore e fiducia nel lungo boulevard [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
2
8

L'uomo nella stanza

Ispirato al quadro di Edward Hopper " Excursion into philosophy" (1959)

24 March 2023

Stava seduto sul bordo del letto con i gomiti appoggiati alle ginocchia, le mani penzoloni e lo sguardo rivolto verso la finestra. Non che ci fosse granché da vedere: il vetro era sporco come se fosse fatto di fumo di sigaretta, ma nessuno viene al Motel Billy per guardare il panorama. Chiusi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Andrea Occhi: Piaciuto. Ovvio che, prima, ho cercato l'immagine dell'opera di Hopper [...]

  • Rubrus: Ho scritto alcuni racconti partendo da quadri. Alcuni sono piuttosto brvi, [...]

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

2
6
14

Cuore

23 March 2023

Assumo un atteggiamento scettico nell’ascoltare racconti di eventi l’origine dei quali per il narratore pare non riconducibile all’umana natura. Tuttavia, un episodio, le cui conseguenze ho impresse sul corpo, ha imposto un brusco e repentino mutamento al mio atteggiamento. Ne converrete. Sono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Be', le mie origini sono per metà di quelle parti (Mercato Saraceno); [...]

  • Patapump: accipicchia che racconto, bravo Andre

3
4
20

23 March 2023

Mi sono sempre domandata che tipo di racconti possa piacere ai lettori… E poi mentre si immergono nella lettura cosa pensano… Sarebbe bello dar voce ai loro commenti… A me piace scrivere frasi create dal nulla, da un vuoto immenso come ora in questo momento le mie dita non riescono a fermarsi [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Piccola stella: Esiste davvero il lettore che legge in metropolitana? Mi piace che tu ti sia [...]

  • Patapump: direi Savina che sia bello pensarlo che ci sia
    in ogni caso, leggere nel [...]

3
4
19

Certo ci fu qualche tempesta

22 March 2023

“Venite tutti, che strana meraviglia il mare ci portò...” Angelo Branduardi, Gulliver. Questa è la storia. Qualcuno lo sentì pronunciare queste parole a mezza bocca poco prima di andarsene. Di lui sì è sempre saputo poco, il suo silenzio lo ha spesso preceduto. Un tipo strano, uno di quelli montati [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Piccola stella: La dolorosa e commovente realtà dell'uomo solitario che ridà [...]

  • Patapump: benvenuto su Ldm
    ci si consiglia di solito tra tutti noi di darci un nick [...]

Torna su