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“Non hai ancora mostrato il tuo volto; vorrei fosse così gentile, simile all'immagine plasmata, impressa dentro contorni bui dei miei occhi abbassati su un'ipotesi. Rimasto tale a dispetto dei solchi lievi che ti attraverseranno la fronte e dei tuoi inganni pronunciati piano come un'orazione, né di quelle intenzioni inconfessate che terrai sparse nel cuore come contrappesi vermigli; territori davvero angusti a ospitare tutti i sogni disattesi di cui, arrendevolmente, tra qualche legittima imprecazione penserai di non curartene oltre.
Sopporterai le unghie smozzicate, erose dalle ansie che più non saprai nominare nei tonfi improvvisi, così tra il vento gelido delle tue eterne attese. Nemmeno piegherai il tuo giunco umano alle fitte svincolate di quei lontani bisogni, né cederai alle lusinghe passeggere che incontrerai tuo malgrado, pur se confezionate da imperdibili balocchi.
Il tuo intimo sentire rimarrà tenace, limpido... profumato per sua benevola natura. Commuoverà quel moto segreto che avrai nel petto, adorno di sottili fragranze, tenere percezioni. Saranno materia, possibili richiami per i pochi osservanti, forse per uno soltanto tra loro. L'incastro sospeso che attende un prezioso sigillo condiviso: fusioni tra anime simili, farsi rare dentro una prospettiva d'antica sosta a lungo privata del significato di essere una somma. Un segno tracciante a percorrere, invadere, saldare ogni crepa profonda sepolta nei campi aridi di vita fuggita per sempre sotto altra invisibile forma, da maledire o ricordare appena, semmai. Crederai ancora in un tempo adatto, mettendoti in cammino con un piccolo sestante nelle tasche. Qualcuno, prima o poi, incrocerà il dolce ritmo dei tuoi passi, così la mira e il desiderio di affiancarli. Sii rispettosa di te stessa, ma affrancati nel vibrare il valore dei sentimenti senza timore, assecondane i suoni che ti vedranno complice armonia di quei nuovi incastri.
Attraversa le tue arrese, così le sconfitte consapevoli a danzarti dentro, tendi le dita con misura e lascia ai percorsi del tatto l'unica intenzione: la natura esposta di ciò che saprà ancora sorprenderti.”
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
La spettatrice, 18 April 2024
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Utente Anonimo
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Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]
“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]
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Patapump:un cuntastorie di paese che bello! la tradizione orale che travalica [...]
Rubrus:Sono andato a leggere il racconto (suggerimento: usate l'opzione "ricerca" [...]
UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]
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Patapump:Antonellina ti dico la mia pur non essendo solito correggere cosa avrei [...]
Antonellina:Sì, forse ho ripetuto troppe volte "Mollie", potevo sottintendere [...]
Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]
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Patapump:caro Lorenzo qui hai toccato le corde giuste hai saputo raccontare [...]
«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]
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L’esilioDiRumba:Una bomba è esplosa nel racconto e una specie di bomba è il racconto [...]
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Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]
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