Nello stesso Salone si tenevano spesso manifestazioni e spettacoli e due mi tornano alla mente con piacere.

L'organizzazione della messa in scena di NATALE IN CASA CUPIELLO.

Ricordo Gennaro nei panni del protagonista, Sergio in quelli di Lucariello, il figlio, Marina era la figlia, Rino l'amante di lei e Gaetano il marito tradito.

L'impegno e la passione profusi furono suffragati dal favore del numeroso, divertito e plaudente pubblico presente.

Un'altra serata fu dedicata a siparietti musicali e comici.

I favolosi BLACK SOUND si esibirono in un paio di brani del loro repertorio e dopo accompagnarono Patrizia, dalla stupenda voce, in una toccante versione di PADRE DAVVERO e un trio di giovanissimi (Rosario, Francesco e Armando) in una divertente SASSA UMBI TUMBA, brano simil afro-dance.

Fra i siparietti comici mi ritrovai ad interpretare, in costume adamitico, un 'portatore d'aria'  per il sovrano, con una... scopa come ventaglio, accompagnato da Enzo e Luigi come guardie, con tanto di elmo creato con... pitali con le corna!

 

Negli ultimi tempi la situazione generale, dentro e fuori di noi, era sempre più agitata e interrogativa.

Un gruppo andò a fare una 'visita' all'Ospedale del quartiere, dove erano ricoverate/rinchiuse decine di anziane signore, probabilmente abbandonate lì da congiunti e strutture pubbliche, in situazioni d’indigenza e sporcizia.

Portammo una macchina fotografica e la domenica mattina esponemmo il tutto su dei cartelli, in piazza. Da quel momento, forse, molti ci iniziarono a vedere un po’ di traverso.

Arrivarono le elezioni e decidemmo "da che parte stare".

Con i fascisti della vicina sezione, che venivano a coprire o strappare i nostri manifesti, si crearono momenti di tensione, qualche spintone e qualche calcio.

La consacrazione definitiva dell'allontanamento fu, però, il Referendum sul Divorzio.

La domenica mattina si volantinava nei pressi e, all’ora della celebrazione, entravo e servivo messa, proprio insieme al Capo, che tuonava dal pulpito contro quelli che erano fuori (e non poteva indicarmi, visto che ero accanto a lui).

 

Il treno sta partendo. Folla delle grandi occasioni. Ci vediamo presto, Milano mi aspetta!

 

Sono tornato a Napoli a fine luglio 1976.

Ma tutto sembrava cambiato in piazza.

Nei due anni, nei giorni in cui mi trovavo con loro durante i fine settimana o qualche periodo di vacanza in cui ero a casa, non c'era la stessa aggregazione di prima. Tutti eravamo cresciuti e tutti avevamo preso altre strade. Non si frequentava più la struttura né l'Associazione.

La piazza era il luogo di appuntamento per andare altrove.

Per fortuna, lo "zoccolo duro" delle persone era rimasto (quasi) intatto e man mano crescevano nuovi rami sull'albero delle conoscenze.

 

All'inizio degli anni '80 venne a molti di noi il "sacro fuoco" della bicicletta.

Ci attrezzammo: in un deposito di Aldo trovammo dove e come parcheggiarle e si partiva, quasi ogni giorno, per giri urbani. Con la mia Bianchi da corsa (non andavo in bici da quando ero bambino ma, pare, quando hai imparato a pedalare lo farai anche dopo tanto tempo... come quell'altra cosa!) mi avventuravo in gruppi di 15/20 persone sulle strade dissestate della città.

Chiaramente, l'andare in bicicletta non mi faceva dimagrire, ma avevo ottenuto di costituirmi una bella 'coscia' da ciclista.

Ricordo con soddisfazione un'escursione domenicale con Paolo, altro aficionado: dopo sessanta chilometri arrivammo a Caiazzo, in provincia di Caserta, a casa di Margherita e Gianni (con i quali avrei condiviso anche in seguito tanti importanti momenti); pranzammo lì (senza vino, chiaramente, visto che in precedenza, durante un giro al Lago d'Averno, avendo bevuto una birra durante la sosta, mi si erano letteralmente bloccate le gambe ed ero stato costretto a tornare in treno.) e nel primo pomeriggio ripartimmo. Tutto nella giornata. Che forza!

Non dimenticando le tante gite a Procida, sempre in bici.

 

E poi, ancora, e sempre, il Cinema!

Un paio di volte gli amici, radunatisi in piazza e convinti da me, non furono soddisfatti del prodotto che avevo offerto loro.

Domenica pomeriggio.

Ci dirigiamo, almeno una decina di noi, a percorrere i due chilometri a piedi che ci separano dallo storico cinema NO, sala per visioni d'Essai di quegli anni.

'Costringo' loro alla visione di ERASERHEAD di David Lynch. Mi stanno ancora maledicendo.

Per non dire della domenica successiva, quando si fecero coinvolgere di nuovo, stessa sala, per i centotrenta (!) minuti di NOSTALGHIA di Andrej Tarkovskij.

Un’altra volta convinsi Rosario a vedere, in un’altra sala d’Essai in centro, SAN MICHELE AVEVA UN GALLO dei Fratelli Taviani e lì l’ho fatta un po’ sporca. Eravamo solo noi due in sala, spettacolo pomeridiano infrasettimanale, ed io, durante la proiezione, mi abbioccai un po’ con le sue rimostranze. Ma… ero un po’ stanco!

 

Anche nel privato, però, c’è stato qualche intoppo dovuto alla mia 'capatosta' cinematografica.

Era una studentessa, carina e simpatica; l'avevo conosciuta durante il Servizio Civile.

Una domenica pomeriggio riesco a uscire da solo con lei. Bene, cosa faccio?

La porto in una saletta off, anche un po’ umida, a vedere l'imperdibile (!) OCCUPAZIONI OCCASIONALI DI UNA SCHIAVA di Alexander Kluge. Bianco e nero, sottotitolato dal tedesco!

Devo ammetterlo, a distanza di anni, quel film era di una pesantezza notevole.

Non è più capitato di andare al cinema con lei, pur continuando a incontrarci in pubblico. Chissà perché?!

 

È vero, sono spesso eccessivo (il bianco o nero di prima), ma il mio rapporto con il Cinema era… così! Per fortuna, con gli anni, mi sono addolcito e sono diventato meno cineintegralista e più possibilista nel accettare e/o valutare le tante facce della Settima Arte.

 

Era ormai da qualche tempo che non si frequentava la zona, così, dopo tanti anni, verso la metà degli anni ottanta è terminata l’epopea della Cesarea.

Tutti i racconti

2
3
13

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
17

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
6
22

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
6
29

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Curioso che sembri drammatica. Voglio dire, non più della vita reale: [...]

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

3
6
23

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
42

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
58

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
31

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
2
31

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like .
    Quanti noi esistono?
    per meglio dire quante maschere diverse [...]

  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

2
6
29

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Pigrizia,il dolce far niente e,forse, la pace interiore sono tentatrici. like

  • FuoriFuoco: Concordo! 🙂

3
3
23

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
28

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su