Che nome strano era quello di Colette! Eppure il suo suono così melodioso ma umile annunciava un vero spettacolo della natura, una dolce creatura, un piccolo frammento di felicitá. Colette era una graziosa fanciulla che abitava in un castello della Rocca dei Nebrodi, una fortezza militare che non aveva nulla a che fare con le sua delicatezza e stupenda grazia. Era stata costretta a vivere là con la servitù dalla matrigna. Ella infatti, una volta passato a miglior vita il marito,  nonché padre di Colette, aveva ordinato che la figliastra fosse condotta in quella sede fortificata ed era divenuta l'unica proprietaria e amministratrice della proprietà del marchese di Rochefort. Colette cresceva in bellezza e virtù e curava il giardino che era diventato un'oasi in mezzo alla rudezza della fortificazione, pieno di colori e profumi, di piante rare e odorose e sempreverdi rampicanti. I giorni passavano sempre uguali. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette...ed era finita una settimana. È così con le settimane ed i mesi che riproponevano sempre lo stesso spettacolo.  Lei tanto cresceva in bellezza ed era diventata un' adorabile fanciulla. L'unica sua distrazione era quel giardino che coltivava. I fiori a primavera, i frutti in estate per poi rivedere gli alberi spogliarsi ed abbeverarsi sotto la pioggia ed il gelo dell'inverno. Ma anche per lei, a poco a poco, era arrivata la stagione del desiderio dell'amore. Di giovani uomini in quella fortezza ce n'erano ben pochi.  Il maggiordomo, il cocchiere, tutta gente di una certa età,  che compivano il loro lavoro di servizio e di controllo. 

Un giorno alcuni cacciatori attraversarono la tenuta per inseguire una preda che sfuggiva alla cattura. Tra essi, un giovane bello e baldanzoso fu incuriosito da quella fortezza triste e solitaria. Lasciato il gruppo di amici, si avvicinò, raggiunse la cima della recinzione e vide aprirsi ai suoi occhi un giardino bellissimo ed in esso una fanciulla vestita di luce che raccoglieva fiori.  Rimase abbagliato e ammutolito da tanta bellezza ed quando gli ritornò la voce chiamò con dolcezza la fanciulla:

- O dolce fanciulla divina, degnami di uno sguardo, offrimi i tuoi occhi perché possa ammirarli e contemplarne la sincera bellezza.

La fanciulla fu stregata da quelle parole dolci come il miele. Ma nel momento in cui cercò di avvicinarsi al ragazzo, giunsero guardie che invitarono l'intruso ad andarsene via, se avesse voluto salva la vita. Il ragazzo cadde dal muro e sbalordito da tale visione, s'inoltrò nel bosco, nonostante gli occhi del cuore gli fossero rimasti dentro quel giardino, stregati dalla bellezza della fanciulla. La ragazza fu richiamata dalla matrigna, che adirata per le presunte confidenze di Colette offerte ad un estraneo, la punì, relegandola nella sua stanza per due settimane. In quel tempo si scatenò una calura tale che fece appassire tutti fiori del giardino, inariditi senza le sue cure. Che cattiva la matrigna! Punire Colette per una colpa non commessa! Intanto il cacciatore passava il tempo a ripensare come riuscire ad entrare in quella fortezza e a rivedere il giardino e la dolce fanciulla.

Si confidò con il suo cane da caccia, che lo stette a sentire in silenzio. Quando vide la disperazione del suo padrone, il cane parlò:

"Non ti preoccupare, padrone, io ti aiuterò. Non ti stupire che io parli, cane come sono. In quel giardino vive l'infelicita . E per far tornare la luce bisogna compiere prodezze. Ora vieni con me. Scaveremo un tunnel che ti porterà dentro il giardino e raggiungeremo la ragazza e la libereremo."

Il ragazzo era sbigottito da questi eventi straordinari: il cane parlante, la missione da compiere, ma accettò tutto mentre sognava di dare un bacio a quella fanciulla triste ed infelice che viveva nel giardino incantato nascosto dentro la fortezza.

I due si avventurarono per il bosco e raggiunto il muro di cinta cominciarono a scavare. Durante il lavoro sotto terra ad un certo punto arrivarono ad una parete di legno. Ruppero le travi ed entrarono in una stanza sotteranea. All'interno un uomo, barbuto, sporco e malandato, leggeva enormi libri antichi. Al vedere i due e la luce che proveniva dall'esterno, fu abbagliato:

" Vi prego, signori, abbiate pietà! La luce uccide i miei occhi, abituati ormai da tanto tempo alla penombra ed al buio."

Il ragazzo ed i cane si presentarono ed il vecchio raccontò che viveva prigioniero di sua moglie da tanti anni in quella stanza sotto la fortezza.

Ma quale morto ! Era il  padre di Colette, il marchese di Rochefort, che era stato rinchiuso dalla moglie per potere avere le ricchezze tutte per sé e poter amministrare il patrimonio.

Il cane ed il cacciatore ben compresero ed entrati nella fortezza, riuscirono a liberare Colette e a catturare la matrigna che fu ripudiata e incarcerata  a vita dal marchese. 

Colette così riprese ad illuminarsi ed il ragazzo ottenne l'autorizzazione a fidanzarsi con essa. I due si amarono tutta la vita ed il marchese di Rochefort continuò per tanti anni ad amministrare le sue terre, senza più alcuna donna malvagia nelle vicinanze.

Quando i suoi occhi si chiusero, i possedimenti  passarono  a Colette ed al giovane cacciatore, che assunsero il titolo di marchese e marchesa.

Il cane da quel giorno non parlò più e rimase ancora per tanti anni ad abbaiare e a vegliare sull'amore dei suoi padroni.

 

Tutti i racconti

1
1
3

Sono uno scrittore povero

(Un povero scrittore?)

02 July 2025

Sono uno scrittore, ma non voglio spaventare nessuno, a parte i bambini sotto il metro e mezzo. Sono uno scrittore inclusivo, ma non esagero perché non è mai bello, soprattutto in pubblico. A proposito, sono uno scrittore in cerca di personaggi pubblici possibilmente ricchi che sanno cosa significa [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
1
5

Parto Lunedì

se non c’è sciopero dei treni.

02 July 2025

Ho sempre detto che sarei partita un lunedì qualsiasi, di una settimana qualsiasi, di un mese qualsiasi. Ti avrei fatto una sorpresa al tuo bar preferito, dove scribacchi, mangiucchi, prendi il caffè e ti guardi intorno. Ma non sai quando e neppure io sapevo quando. Ora lo so. Perché oggi ho [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

11
12
54

Nel Cielo

01 July 2025

Fermo in cielo sopra i tetti più alti, con il sole alle spalle, sembra quasi dare il tempo alle persone di sapere e arrivare. La gente in strada comincia infatti ad accalcarsi in preda a un’euforica frenesia. Dannati supereroi, così odiosamente vanitosi. [NdA: il titolo “Nel Cielo” si rifà alla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

6
7
23

Buono come il pane che facevi

Grazie di ogni secondo passato con te

01 July 2025

“Ciao Nico. Che assurdità, ne avevi solo 57...” "Ciao caro. È così. Stavo sistemando un cesto di ciabattine, poi un dolore qui, sotto l'ascella e... pum! Ho pestato il naso sul bancone e sono crollato a terra. In negozio non c'era nessuno, meno male. Chissà che spavento si sarebbe preso se qualcuno [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Sembra una metafora quella del pane, ma forse il dolce fornaio era lui stesso [...]

  • Teo Bo: Ringrazio di cuore chi ha commentato, qualcuno con parole toccanti, questo [...]

8
7
31

Cemento Mori

30 June 2025

La morte uno se la può immagine in mille modi. C’è chi pensa al tristo mietitore che gioca a scacchi, chi a qualche ombra strisciante, chi alle danze macabre. Probabilmente molti miei coetanei pensano a riferimenti cinematografici (Voldemort, l’occhio di Sauron, Pennywise/It su tutti). Io se ripenso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
8
25

Ma cos'è stato... un colpo di pistola?

Ricordi del 2001

30 June 2025

Torino, venerdì 2 febbraio 2001 Oggi piove. E’ tutta la giornata che piove: gocce persistenti e fastidiose, ma non un acquazzone violento. Ieri è stato il mio compleanno e ho dato fondo a tutte le mie riserve di cibo. Occorre fare un po’ di spesa: pane, frutta, burro, latte. Mi imbacucco ben [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Grazie ragazzi!
    Chiarisco:
    Se mi avesso preso in testa, probabilmente [...]

  • zeroassoluto: P.S.
    Avevo dimenticato di aver già scritto la storia dell'incidente, [...]

3
2
18

Techetechetè

29 June 2025

Il ticchettio triangolare tetragono ad ogni tentativo tortuoso, traccia, tragicamente, un tragitto tormentato tipicamente tratto da una terminologia trappista tutta terra terra, totalmente tendente ad una trasfigurazione teatrale tutta tarallucci e trippa! E questo è veramente troppo! Ma, se tanto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
23

Il caricatore di elio liquido

29 June 2025

Il furgoncino bianco con le scritte blu procedeva lento nel traffico, diretto verso l'ospedale. Enrico guardò l'orologio sul cruscotto. Lo stavano già aspettando. Era infatti un'emergenza e non un rabbocco programmato. "Si vede che ci sono stati dei problemi” pensò, qualche perdita magari. La [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Prendersela con un fratello che ti ha LIBERATO della moglie, invece di abbracciarlo, [...]

  • Teo Bo: Ciao CD. Secondo il mio più che opinabile parere, l'espediente narrativo [...]

3
5
29

Destabilizzazione (3/3)

28 June 2025

Nei mesi successivi Giulia affrontò la situazione. Era tornata a vivere dai suoi genitori. Fece prendere alla madre i vestiti e qualche oggetto utile dalla casa coniugale ma non volle niente che potesse ricordare la vita precedente. Tramite il suo legale procedette per la separazione dal marito [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
27

UNA STORIELLA CON LA SINDROME DELLA STRAMBERIA.

di Chiara Mazzavillani Vasi

28 June 2025

Era la normalità: dormire, mangiare, dormire, mangiare, dormire, dormire, e ancora dormire. Giorno e notte i sogni di mozzarella e pomodoro volavano da un universo all'altro, lasciando un profumino che faceva svegliare i terrestri. Era pazzia, pura pazzia. Follia… Non si può nemmeno immaginare [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Scrivere è... volare, svolazzare tra sostantivi e verbi, anche immaginari [...]

  • Dax: ho fatto fatica a seguire la storia, lo confesso. like a prescindere

2
1
17

Destabilizzazione (2/3)

27 June 2025

L'ispettrice fece accomodare i genitori di Giulia. "Vostra figlia sta bene” cominciò, "ha chiesto di voi. È molto scossa ma sta bene”. Raccontò loro la tragedia. Aggiunse che "il marito è in fermo di polizia in attesa del giudice”. Accennò alla famiglia dell'avvocato che era in un'altra parte della [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
2
16

Sciopero dei dannati

Continuo saga fantastica su inferno e paradiso. Proseguio di “Le giornaliere questioni di ingovernabilità dell’inferno”

27 June 2025

In un periodo che sembrava uguale a tutti gli altri, all’interno dell’inferno succede qualcosa di misteriosamente insolito. I dannati, prima uno di loro, poi dieci, fino ad estendersi a macchia d’olio, smisero di emettere lamenti. I diavoli incaricati della fustigazione e messa in atto delle [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su