Edoardo si era appena svegliato. Aveva fatto ancora quel bellissimo sogno, ormai era la quinta notte che accadeva. 

 

Lui era affacciato alla finestra. Stava scrutando il cielo, alla ricerca della luna piena. Poiché ogni notte che sognava, doveva esserci il plenilunio. Ma come sempre, un cielo nuvoloso  negava alla sua vista quella fonte d'ispirazione e stanco di cercare abbassò gli occhi per la desolazione.

Fu lì tuttavia che quel cielo deserto fu illuminato da un evento inaspettato. Non era la luna, ma una stella, la più luminosa che avesse mai visto. Quella stella si avvicinò alla finestra, rivelando la sua vera forma. Era una donna, avvolta da un abito bianco. Rifletteva di luce, ma nel suo volto c'era il buio. No, non era tutto buio, non si vedevano i lineamenti, ma quell'oscurità era cancellata da due occhi lucenti. Occhi verdi, bellissimi, che contenevano in se tutta la luminosità del firmamento.

Edoardo finalmente capì perché il cielo era così buio. Non erano le nuvole a coprire la luce delle stelle, ma erano le stelle a essersi rifugiate negli occhi di quella splendida creatura. Il cielo appariva buio, ma quegli occhi lo guardavano e illuminavano la stanza.

Ora non c'era più un tappeto, una porta o una finestra. Lei lo aveva portato al paradiso, su un letto fatto di nuvole. Stavano avvinghiati, lei distesa sul suo petto, e lui con lo sguardo perso che ammirava il mondo nei suoi occhi. Le prese le guance tra le mani, e avvicinò le labbra alle sue. Un lunghissimo bacio sciolse i loro cuori. 

 

«Come ti chiami, o mia dolcissima creatura?»

 

«Sono Eloise, la principessa delle Stelle»

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