Amici lettori, questa è una storia vera, per una volta ho messo la fantasia da parte, eccomi a nudo per raccontarvi la mia breve storia. Non avrò bisogno di inventare, di pazziare, di sognare, semplicemente vi racconterò di me, di come si stà ad essere artisti dentro, dell'essere  artista dalla nascita senza averlo chiesto prima, lo sì è e basta per volere di chi sà. 

Sicuramente saprete che ognuno di noi viene al mondo dotato di una o più virtù personali,  una predisposizione verso un qualcosa che a volte lo si scopre a volte no, oppure in altri casi ce ne accorgiamo troppo tardi. Ci può venir trasmessa  sia dai nostri antenati o per chimica casualità, a questo riponderà la scienza.

 Il punto adesso è che artisti lo si può diventare per natura come nel mio caso oppure per altre persone  in seguito ad impegno, sacrificio, costanza, studio, lavoro, forza di volontà. In entrambi casi si è comunque artisti, non importa chi sia migliore.

L'artista per natura ha la sua inquadratura congenita, acclarata, prestabilita, vorrei dire, favorita ma colui che lo diventa grazie al lavoro và comunque rispettato. l'artista che riceve come dono di natura l'estro, la fantasia e quella scintilla che ti fa avere un' altra visione delle cose e per via di tutto ciò riceve la possibilità di prendere una scorciatoia chiamata talento diventa un privilegiato, ma non è detto che l'altro, quello che lotterà come un assatanato per realizzare la propria passione, proprio in virtù della sua tenacia, non possa raggiungere traguardi in minor tempo oppure addirittura arrivare a vincere sul destino al contrario del  primo che potrebbe essere costretto a rimanere una genialità incompresa.

Chiusa parentesi, aperta parentesi, l'arte è un linguaggio, un modalità espressiva, ognuno ha la propria, quindi attraverso l'uso degli strumenti avviene la distinzione fra le arti, cambiano gli strumenti ma il linguaggio emotivo è lo stesso, lo strumento è solo un mezzo, l'arte la si ha dentro se stessi, è come respirare, parlare, muovere le dita e aprire gli occhi, tutte azioni spontanee, succede normalmente senza fatica, è la nostra natura, il nostro modo di essere.

Purtroppo c'è un prezzo da pagare alla buona sorte, nascere artista se da un lato è un privilegio, da un altro lato, tra virgolette, simpaticamente parlando può essere una jattura. Eh già, fallo capire alla gente il tuo talento, per tutti sarai "L'artista che dalla fame ha perso la vista", un visionario, un sognatore, un pazzo, una persona che in questa società dei magnaccioni è fuori luogo, certamente quando vedranno che sarai bravo ti faranno i complimenti ma a questo mondo l'arte, nonostante sia importante, non viene molto considerata, se fai vedere che sei un artista rischi di essere pure guardato male, possono pensare che sei un presuntuoso, un poveraccio, un credulone, nessuno immagina che ci sei semplicemente nato, che quando ti muovi, quando scrivi, quando con gli occhi vedi un immagine, quando prendi un utensile in mano lo fai in una maniera diversa perchè sei diverso dentro, che non vuol dire che sei migliore di un altro, sei semplicemente te stesso.

Io appartengo alla prima categoria, quella degli artisti per natura, quindi un privilegiato.

Ho scoperto di essere un artista da ragazzino, quel giorno alle elementari quando la maestra mi mandò a disegnare alla lavagna un presepio, avevo davanti a me una grande superficie da riempire e mi sentivo un gigante felice, non avevo paura, per me era una cosa bella e mi muovevo con piacere e sicurezza, ero solo un ragazzino con il grembiule blu e il fiocco bianco e in quel momento ero solo me stesso, l'essere un bambino mi permetteva di non avere paura di sbagliare, felice davanti alla lavagna perchè sapevo che potevo fare bene.

Non fatico a scavare nei ricordi, sono sensazioni, emozioni, profumi, attimi che ti rimangono per tutta la vita nel cuore e nella mente, credo che il nostro cervello selezioni quelli più significativi, quelli che in ogni momento della tua esistenza ti ricordano chi sia il tuo vero io dentro di te.

Il prossimo episodio che mi disse che ero un artista è stato un giorno nel quale mancando un insegnante mandarono un supplente, un giovanotto con la barbetta dall'aspetto intellettualoide che per tenerci occupati ci fece disegnare dandoci per tema la rappresentazione di un film, io scelsi "Nosfetatu il vampiro", era un vecchio film in bianco e nero ma non ricordo il perché scelsi proprio quello, ricordo bene invece la facilità con la quale ero riuscito ad immergermi nell'atmosfera di quel film e rimasi molto soddisfatto  a lavoro finito, ebbi la conferma di aver fatto un buon lavoro perchè il professore prese il mio disegno, lo guardò con interesse, lo mostrò parlottando con un suo collega e senza dirmi nulla se lo mise fra le sue cose e andandosene se lo portò via, prese solo il mio e lo fece con una soddisfazione interna come se avesse trafugato qualcosa di grande valore, ero solo un ragazzino dai calzoni sopra le ginocchia.

Un altro episodio avvenne alle medie il giorno dell'incontro fra genitori ed insegnanti, nell'aula dietro i banchi disposti a ferro di cavallo la mia insegnante di applicazioni tecniche, una rossa con mezza erre moscia disse più o meno a mia madre con un tono deciso: "signora , suo figlio in tutte le materie è una schiappa ma con i colori in mano si trasforma, quando andrà alle superiori gli faccia prendere un indirizzo artistico". Non sapevo se ridere o piangere ma ero confortato dal fatto che comunque avevo dentro di me qualcosa di buono e così mi iscrissi al Cine tv per diplomarmi come aiuto scenografo.

Nel corso di quegli anni il quarto fu significativo e importante per me, durante le ore di decorazione plastica ero un indemoniato del disegno, provavo mille tecniche diverse concentrato come non mai, era quel mio io dentro di me che si scatenava. Sempre quell'anno accadde una coincidenza per la quale scoprì anche di saper scrivere, non ero affatto un fervido lettore in fondo ero rimasto una schiappa, eppure sapevo scrivere, al posto di un pennello potevo usare la penna sempre con il mio stesso linguaggio interiore.

Terminati gli studi lavorai in un laboratorio dove si realizzavano scenografie perlopiù teatrali ed era come essere in paradiso, fu un periodo breve ma intenso perché il destino ci mise lo zampino e la mia vita prese un' altra strada, sono situazioni che accadono a tutti , io non sarò il primo nè l'ultimo, ma c'è sempre stata una cosa che mi ha tenuto a galla, l'essere un vero artista, non sono diventato un professionista, ma quando apro gli occhi, credetemi, senza alcuna presunzione, lo faccio come un vero artista, un privilegio pagato a caro prezzo, ma questo sono io, non sono migliore di altri, anzi moltissimi mi sono superiori in tutto e per tutto, ma l'arte è parte di me, per il resto lo ha deciso il destino.

Tutti i racconti

1
1
6

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
6

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
17

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
7
21

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Riccardo: grazie infinite a tutti 🙏

  • BrunoTraven: Interessante racconto che ha il sapore del passato, del lavoro dei nostri nonni [...]

5
4
21

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
50

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
26

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
36

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

5
6
26

Lisy

11 November 2025

“Ehi, artista.” La voce, profonda, dolce e a lui ben nota, arrivò alle sue spalle. Lionel si girò appena, attento a non cadere dallo scoglio sul quale era seduto. Lì, in piedi dietro di lui, c'era la figura alta e fascinosa di una donna che pareva una vampira con tanto di collana con simbolo celtico [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L. Carver: Se leggerete ancora di lei? Chissà, è un personaggio che vorrei [...]

  • Dax: Bel pezzo....Torneranno? Like

6
11
38

Il divano che non c'è

Esercizio di scrittura creativa - I 7 peccati capitali - L'accidia

11 November 2025

"Con la tivù accesa e le chiappe sprofondate tra i cuscini era una libidine stappare una birretta, affondare i polpastrelli per ravanare in un sacchetto di patatine e godersi un film appena scaricato." Sandra corrugò la fronte e interruppe il monologo di Adelina orfana di un divano appena portato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
3
18

Il Principe di Sansevero (2/2): Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza seconda parte.

Funzione delle meravigliose macchine anatomiche

10 November 2025

Il Marchese Raimondo di Sangro, una figura eclettica dell’Illuminismo napoletano, è noto non solo per la sua nobiltà e le sue attività politiche, ma soprattutto, per le sue straordinarie invenzioni nel campo della anatomia e dell’ingegneria. Le macchine anatomiche da lui create, esposte nella Cappella [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    bravo e grazie Gennarino.
    Mi complimento con Rubrus...
    La [...]

  • Teo Bo: Come turista ho ammirato il Cristo velato e le macchine anatomiche. Mi ha fatto [...]

9
8
71

Blues

10 November 2025

Ho fatto uscire tutti dalla sala di registrazione. Nessuno sa di questa trentesima traccia, la mia canzone migliore e non sarà incisa. Solo Zimmerman l'ascolterà, apparirà a momenti. Fa parte del patto siglato quella notte al crocevia. «Eccomi Robert, suona per me». *** NdA: l'io narrante è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Sì, mi è piaciuto ma rispondo ora perchè nel frattempo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Dax!
    Grazie Rubrus! Beh, il merito maggiore è dello sconosciuto [...]

Torna su