Certo, è dura pensare che, man mano che passano gli anni, i mesi o i giorni, mi avvicini all’ultimo capolinea, quello della vita. Specialmente poi da quando ho cominciato a contare  gli ultimi, non tanto per una questione di età quanto perché il capolinea mi è già passato una volta davanti agli occhi ma io ho voluto fortemente, riuscendoci, fare un’altra corsa, un altro giro. Ora sento che anche quest’ultimo giro sta per terminare e  in lontananza mi appare l’ultima fermata. Molti sono i segnali che mi fan capire che questa sarà l’ultima corsa, senza proroghe, senza ulteriori giri extra. Probabilmente mi resta giusto il tempo di guardarmi indietro e di ripercorrere le varie fasi di questo tragitto, ora estremamente felice ma nel passato alquanto complicato. Mi siedo allora sul divano, chiudo lentamente gli occhi e do il via all’ultimo film in programma.  Mi rivedo così col grembiulino nero ed il grande fiocco bianco nei primissimi anni di scuola  giocare spensierato con i compagni d’infanzia; nella grande aula magna dell’università per coronare i miei studi davanti ai miei  genitori super emozionati; all’altare nel mio primo matrimonio, andato in crisi e naufragato durante il classico settimo anno e del quale non  rinnego e non rimpiango nulla; sorrido nel rivedermi passeggiare nervosamente avanti e indietro per la sala d’aspetto del blocco parto, ma nel mio volto compare un velo di tristezza quando mi passano davanti agli occhi i fotogrammi sfocati dell’infanzia di mio figlio che non ho potuto godermi da vicino, l’unico grande rimpianto della mia vita, un triste periodo che  modificherei volentieri. Mi ritempro il morale ripercorrendo la mia lunga e modesta attività lavorativa, un periodo durante il quale mi sono stranamente divertito. Ecco poi arrivare i fotogrammi di un altro periodo felice, la nascita della mia secondogenita ed il nuovo matrimonio che hanno portato un po’ di luce nella mia vita, fino a quando la salute mi ha improvvisamente voltato le spalle, il mio fegato ha detto  “game over”. Immagini allucinanti mi ritornano davanti, l’intervento, il rigetto, il coma, le allucinazioni e l’immancabile tunnel con la luce celeste dell’aldilà. Ripercorro le varie fasi della mia ripresa con l’aiuto di tutte le  persone che mi circondavano e mi circondano tuttora, persone squisite a cominciare dalla mia famiglia che non mi ha mai fatto pesare la mia dipendenza da loro e che non finirò mai di ringraziare. Ora stanno sfilando i titoli di coda, la pellicola cammina lenta per dar modo a tutti i protagonisti, attori e comparse, di essere presenti ancora una volta in questo meraviglioso film prima della parola Fine. Grazie a tutti. Fortunatamente sono tanti, tantissimi, e l’ultima parola dovrà aspettare ancora un pochino prima di fare la sua comparsa al centro dello schermo per annunciare “The End”.

Tutti i racconti

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Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Bellissima pagina.
    Togliendo tutti gli orpelli Dario Mazzolini va all'essenziale [...]

  • Rubrus: Un presepio contemporaneo, in sostanza. Personalmente, non ci vedo nulla di [...]

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Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

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  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Grazie Gennarino.
    Sei una di quelle rare e belle persone "easy [...]

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

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GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

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  • Andromeda: Like. Che bel racconto! Simpatico, scorrevole e col sorriso sul finale.

  • Walter Fest: Smoki mi piaci maggiormente perche' interagisci e offri spiegazioni dei [...]

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La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

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La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

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Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

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  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

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La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

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COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

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  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

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COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

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IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

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Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

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Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

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