Il poverissimo Jan mentre stava attraversando il pericoloso bosco di Fanye alla disperata ricerca di cibo, vide improvvisamente una figura eterea simile ad un elfo che lo guardò bonariamente.

"Chi sei?" gli chiese l'uomo con fare stupito. 

"Sono Erma, lo Spirito Guardiano delle Grotte, seguimi!" gli rispose con una voce calda e armoniosa.

Dopo qualche centinaio di metri giunsero davanti ad una cavità di pietra chiusa ermeticamente da un grandissimo macigno.

"Noi Spiriti conosciamo le selve a menadito e riusciamo addirittura ad entrare nell'animo di voi umani che decidete di percorrerle."

confidò lo Spirito Guardiano.

"Tu sei un uomo molto buono, ti sei spinto coraggiosamente fino a qui per necessità, e ti ho protetto dagli animali feroci e da ogni genere di pericolo." soggiunse.

"Spirito Guardiano, ti ringrazio dal profondo del mio cuore, per l'amore di portare da mangiare ai miei due bambini, farei qualsiasi cosa!" 

"Ed è per questo che meriti di essere premiato, però c'è una prova da superare!"

"Spirito, spero di essere degno di superarla!" disse Jan con umiltà.

L'evanescente elfo sorrise.

"Vedi il macigno di fronte? Dentro la grotta troverai un ricchissimo forziere ma prima devi trovare le parole magiche affinchè ti sia permesso di entrare."   

"For-zi-e-re? balbettò l'umano.

"Si tratta di un bottino nascosto da un gruppo di spietati briganti, ho fatto sì che il tesoro venisse non solo sigillato a dovere ma anche di

condannare costoro qui a Fanye diventando cibo per lupi, da queste parti solo i puri di cuore possono uscire vivi e se occorre anche ad essere ricompensati." gli espose Erma.

L'uomo si inginocchiò in segno di profondo rispetto.

"Straniero, datti da fare, sono sicuro che ce la farai, dopo potrai tornare dai tuoi figli, addio!" e lo Spirito Guardiano svanì.

Jan guardò dubbiosamente quella sorta di enorme porta di pietra e non avendo la benchè minima idea di quali potessero le parole giuste cominciò a dirne moltissime a casaccio.

"Dai apriti!" "Spostati!" "Spirito Guardiano della Grotta!" "Erma" " Fanye!" "Apriti grotta!" "Spalancati e fammi entrare!" etc.

Passò circa un ora e Jan si accasciò stremato, difatti non nutrendosi da qualche giorno le forze cominciarono a mancargli.

"Per favore!" supplicò e si mise a piangere accarezzando la pietra.

Ad un certo punto il macigno iniziò a tremare sposandosi per un quarto e fungendo da sbarramento, alcuni pipistrelli volarono via.

L'uomo intuì la soluzione, senza smettere di piangere continuò con altre parole che ritenne quelle giuste.

"Per piacere! "Ti supplico!" "Per cortesia!" "Ti prego apriti!" finchè a poco a poco il blocco di roccia si spostò del tutto e la grotta risultò finalmente accessibile.

A dispetto del gigantesco masso, la grotta apparve piuttosto piccola, non fu affatto difficile per l'uomo trovare il forziere ed aprirlo. Stette quasi per svenire.

Dinnanzi ai suoi occhi un vasto numero di monete d'oro e tantissimi diamanti.  

Jan avendo con sè dei sacchi di iuta che gli sarebbero dovuti servire per trovare cibo commestibile (funghi, frutti di bosco etc.) li sfruttò invece per l'ingente tesoro e all'esterno della grotta, ringraziò Erma a gran voce che gli apparve per un breve istante seduto sopra un ramo di un grosso albero limitandosi ad un cenno di assenso.

L'uomo uscì con facilità dal bosco, e sebbene il carico lo rallentasse, con ritrovata forza e vitalità tornò in qualche modo casa.

I suoi bambini accolsero festosamente il padre e quest'ultimo raccontò a loro la sua incredibile storia facendoli dapprima restare letteralmente a bocca aperta, per poi tutti insieme piangere dalla felicità.
"Se solo Anna fosse ancora viva!" pensò l'uomo con dolore alcuni istanti dopo in quanto la moglie morì anni prima in seguito ad una malattia. 

Padre e figli andarono all'emporio per comprare da mangiare, vestiti e accessori di ogni genere per la loro modesta casa.

Alcuni mesi dopo, grazie al tesoro, Jan realizzò un suo grande sogno ovvero quello di aprire una falegnameria poichè aveva una inaudita passione per il legno ed una spiccata tendenza per la creazione.

L'attività fu un successo, Jan non dimenticò mai la sua umiltà e i soldi nonostante divennero sempre di più non tradirono il suo cuore che rimase pur sempre cristallino.

Gli abitanti del villaggio si Tymmen non seppero mai di come il buon Jan avesse accumulato così tanta fortuna, ad ogni modo fu voluto bene da tutti, anche se già lo era nei periodi trascorsi da povero.

"Jan, per favore posso pagare il tuo operato tra alcune settimane?" "Jan, mi puoi fare uno sconto?" "Jan ti prego, puoi sistemarmi il letto e pagarti appena mi sarà possibile?"

E Jan sempre con il sorriso sulle labbra acconsentì ad ogni genere di richiesta, a volte anche a titolo gratuito, la sua bontà nonchè la sua indubbia onestà fu talmente riconosciuta che alcuni anni dopo divenne addirittura sindaco di Tymmen.

 

 

Morale della favola:

L'educazione, la gentilezza e il rispetto aprono praticamente tutte le porte, anche i macigni e i cuori di pietra.

 

 

 

 

Tutti i racconti

1
0
4

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
0
3

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
35

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ornella: Like, nel solco della tradizione della cultura e tradizioni italiane. Il ritratto [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

5
3
22

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

8
12
60

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Smoki mi piaci maggiormente perche' interagisci e offri spiegazioni dei [...]

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

2
5
29

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
31

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
32

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

2
2
33

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
35

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
43

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su