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Come soffio sembrava poter realizzare ogni suo sogno, nonostante avesse faticato a raggiungere la sua posizione. Sembrava che il film della sua vita fosse stato girato e rigirato per poter raggiungere la perfezione; ma era bastato un niente per ritrovarsi vittima della violenza di un rapinatore, che le aveva strappato la borsetta ed ad una sua resistenza le aveva dato un colpo di pistola, che aveva improvvisamente cambiata la sua vita. Ora tutto quello che un tempo era stato progetto, architettura di vita, si era trasformato in odissea di sofferenza. Dopo giorni di coma era riuscita ad aggrapparsi ad un filo ed era riuscita ad uscire dal profondo ed emergere ma con il corpo immobilizzato e piantato su una sedia a rotelle. Non avrebbe potuto mai immaginare che la sua vita sarebbe potuta cambiare così repentinamente. Si ritrovava su quel trabiccolo a guidare tre ruote con tutta la forza della sua disperazione. Provava ancora rabbia. Non per il rapinatore ma per quel suo destino crudele. La sua vita cosi amaramente trasformata dalla cieca violenza umana. Avrebbe voluto correre come una volta, avrebbe voluto stancarsi a correre assieme agli altri al Foro Italico o lungo i viali dello Stadio. Ma le rimaneva solo la fantasia. Pertanto si era rimboccate le maniche per poter ricominciare in un'altra condizione. E aveva studiato con accanimento tanto da riuscire a laurearsi in psicologia per cercare di capire gli altri, per cercare di capirsi. Ed aveva trovato pure l'amore. Un ragazzo che era osteggiato dalla sua famiglia perche aveva scelto di amare una donna in carrozzina. Altra sofferenza, altra delusione nella sua vita. Pregava, pregava molto. Quando una notte nel sogno vide la Mamma del cielo che l'accarezzava e le prometteva che un giorno avrebbe camminato con i suoi piedi. Nel frattempo il suo ragazzo l'aveva lasciata e si domandava spesso se quello che le aveva detto fosse davvero amore. Fu un caso che conobbe un medico, che la visitò e grazie ad una nuova cura sperimentale, riuscì a far camminare la ragazza. Al reparto, intanto, aveva conosciuto un ragazzo, che era come lei nella carrozzina e che però non era riuscito ad avere lo stesso successo di lei. Ora lei camminava e poteva correre come una volta. Nacque così l'amore tra loro due e lei dedicò tutta la sua vita a quel ragazzo, che visse nella carrozzina come un tempo lei nel passato. L'amore che è donazione reciproca, simbiosi nei respiri e nei piaceri, condivisione nel tempo, che scorre e mai può distruggere questo sentimento che ci nobilita e ci fa essere immagine del Dio vivente.
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
Tempo di lettura: 30 secondi
Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 19 April 2024
CERCANDO
Tempo di lettura: 30 secondi
Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.
Piccola stella, 30 April 2024
LAVORI IN CORSO
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La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
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Utente Anonimo
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Si pazienta obbedendo ai colori agli istinti, alle voglie si pazienta non sempre aspettando, aspettandoti qualcosa afferrando le mani promettendo cambierà; si pazienta perché è giusto così, senza pensare all’ultima volta che ti sei sentito felice, non ricordando senza sperare o anzi sperando [...]
Ho sempre cercato di fare le cose come si deve, di comportarmi per bene, ma ho sempre saputo che avrei fallito chissà quante volte. Sono una persona normale. Uno di quelli cui capitano le cose che capitano a tutti: gioie, disgrazie. Anche di fallire. Quando mi sono trovato senza lavoro e senza [...]
Penso sia necessario qualcosa di ancora più forte, per curiosità ordino del Mescal, stranamente lo hanno, ne prendo una bottiglia intera e mi ci attacco, un sorso e un boccone, così riesco a mandar giù tutto il piatto. In fondo alla bottiglia vedo il verme che attende di essere masticato, non [...]
Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]
Tempo di lettura: 3 minuti
stapelia:Ho affrontato due volte il testo e, pur avendolo capito e seguito sin da subito, [...]
Rubrus:Anche in questo caso mi tocca dire che aspetto la seconda parte.
Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
stapelia:Acqua tinta? Non giurerò sulla traduzione ma è intriso di sensualità. [...]
Patapump:e che pensi sul lavoro della musicalità della lingua la trovo piu [...]
I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
Rubrus:Aspetto le altre due parti della triologa, dunque,
Lawrence Dryvalley:Caro Rubrus, ci vorrà un po'... Ho in scaletta altro prima. Comunque [...]
Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]
IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Rubrus:I sogni e gli incubi assumono le forme più strane e quella del cowboy [...]