Sebastiano -

Sebastiano si guarda intorno.. Non ricorda come è arrivato li.. Rumori di sottofondo.

Cinghie di contenzione. Prova a muoversi ma non ci riesce.. Immagini frammentate scorrono di fronte ai suoi occhi.. Deve uscire di li. Il suo corpo si muove a scatti. Adrenalina che pulsa. Odore di disinfettante, muri scrostati.. Sebastiano urla.

Intorno a lui, volti.. Ma non li riconosce. Lo osservano, lo spiano, lo studiano. Qualcuno gli sta parlando, ma non riesce a comprendere..

Prova a liberarsi.. le sue mani, si muovono, in preda alla paura, il suo corpo si tende nello sforzo disumano, ancora un po’, solo ancora un po’, urla con tutto il fiato che ha in gola.. Urla la sua disperazione, la sua rabbia, il suo smarrimento, ed ancora volti che lo osservano, qualcuno gli tiene le mani, una ago penetra nella sua carne, poi, tutto si dissolve e i contorni delle cose si fanno sfumati, nebbia intorno, buio.

Simona –

Siede di fianco a suo marito.. si è svegliato da un po’.. Simona prova a parlargli ma lui pare non riconoscerla. Il suo corpo si tende, sta cercando di liberarsi, e lei lo guarda, piena di sgomento, vorrebbe fare qualcosa ma sa che non può fare niente e sente un nodo alla gola, le immagini degli ultimi mesi, in tutta la loro drammaticità, le scorrono davanti agli occhi..

Le difficoltà economiche, le notti insonni,la preoccupazione che scavava solchi profondi sul volto.. la frustrazione e la rabbia, la paura di perdere tutto..  ed il suo progressivo, inesorabile, distaccarsi dalla realtà.

Corto circuito.

 Le scenate in mezzo alla strada, le urla, l’ambulanza, la speranza ogni volta frustrata di riuscire ad aiutarlo, e Sebastiano alla guida del suo coupè, il contakilometri che sale, il rombo del motore.. Sebastiano che urla frasi sconnesse.. E Lucia, piccola e fragile, tremante sul sedile posteriore.. lei che piange e supplica suo marito di fermarsi.. E il terrore avviluppato alle sue viscere, senso di impotenza e lei che cerca di farlo ragionare, ed allo stesso tempo prova a tranquillizzare Lucia.. Ma sa che quando si fermeranno forse sarà ancora peggio.. Ancora un isolato, e un altro ancora, il coupè una scheggia impazzita per le vie della città, e Sebastiano è irriconoscibile, urla minacce e improperi, il volto trasfigurato, gli occhi di ghiaccio, farfuglia frasi scollegate dalla realtà.

Corto circuito.

E poi quella terribile notte di Novembre, lì davanti al Millennium, il bar che Sebastiano e Simona gestiscono ormai da anni, punto di ritrovo per un nutrito gruppo di studenti del liceo e dell’istituto tecnico che si trovano a pochi isolati da li.. Simona ripensa a quella sera, l’insegna del Millennium  illuminata dal bagliore intermittente dei lampeggianti, gli agenti che immobilizzavano un Sebastiano irriconoscibile, dopo che quest’ultimo aveva tentato di appiccare un incendio all’interno del locale.. gli infermieri che con mano ferma gli iniettavano il sedativo nel braccio..

Trattamento sanitario obbligatorio.

E dal suo ingresso in Spdc  Simona, ogni volta che poteva gli è rimasta accanto..la chiusura quotidiana del bar, il tram numero 13 che quotidianamente la porta da lui, ore interminabili seduta accanto a quell’involucro vuoto che assomiglia lontanamente al suo Sebastiano.. I medici che le dicono che è inutile, che farebbe meglio a starsene a casa con la sua bambina, che è troppo presto e deve pazientare, che ci vuole tempo, perché l’esordio è stato molto forte, che Sebastiano in questo momento non è Sebastiano.. Ma da quando la mente di suo marito è andata in “corto circuito” Simona ha un solo pensiero: farlo ritornare, ovunque egli si trovi. Ed allora, Simona, aspetta.. il volto scavato, gli occhi gonfi che ormai non hanno neppure più lacrime.. E le infermiere, che ormai le vogliono bene, e le poggiano delicatamente una coperta sulle spalle quando si addormenta sulla scomoda seggiola vicino a quel letto, e che la prendono per mano e l’accompagnano fuori quando le crisi sono troppo violente.. che la rassicurano, dicendole di avere fiducia.  Sebastiano tornerà quello di prima.

Lucia

Lucia guarda malinconica la sua fetta di pane e nutella, che la nonna Elvira le ha posato a fianco su un piattino colorato.. Non ha fame. Si sente triste e disorientata, e vorrebbe andare a casa, vorrebbe la sua mamma e il suo papà. Certo la nonna Elvira è gentile e Lucia le vuole molto bene.. Ma Lucia sente la mancanza del suo papà, che gioca sempre tanto insieme a lei e la fa ridere.. Il suo dolce papà, che le tiene la mano quando si addormenta.. che le racconta tante storie divertenti e che sa sempre trovare una soluzione per tutto.. Certo, papà ultimamente era davvero strano, parlava tanto forte e diceva cose che lei non capiva e a volte faceva cose che la facevano spaventare.. Ed è per questo che, la mamma le ha spiegato, adesso il suo papà l’hanno portato in un posto dove aggiustano i papà, così tornerà di nuovo ad essere quello di sempre.. La mamma va tutti i giorni a vedere se lo stanno aggiustando bene, e le ha assicurato che ormai manca poco, tra poco papà sarà “aggiustato” e loro tre se ne torneranno a casa, e tutto tornerà ad essere bello come prima. Lucia stringe a sé il suo orso di pezza, quello con la faccia buffa che le ha regalato il suo papà.

 

Sebastiano, Simona, Lucia

I giorni scorrono lenti, e come preannunciato dai medici, i miglioramenti iniziano a farsi vedere.. E via le cinghie di contenzione, piccoli passi, Sebastiano piano piano sembra riprendere il possesso di sè.. piccoli miglioramenti, all’inizio impercettibili, poi, con lo scorrere dei giorni anche i discorsi lentamente si ricompongono e Simona inizia lentamente a riconoscere il Sebastiano di sempre, quello che lei conosce ed ama, che ogni tanto fa capolino, finché un giorno i medici le dicono che Sebastiano è pronto, per riaffrontare il mondo.

Simona torna a casa della madre, dove Lucia sta già dormendo.. La prende tra le braccia e la stringe forte a sé. Le sussurra che papà l’hanno aggiustato, e che domani andranno a prenderlo e tutti e tre insieme se ne torneranno a casa. Le lacrime scendono lente.. Il tempo lenirà le ferite dell’anima. Ma ci sono immagini che resteranno per sempre nei suoi occhi.. Una piccola mano affonda nei suoi capelli.

Mercoledì mattina, è il grande giorno. Lucia indossa il suo vestitino con le balze, quello delle grandi occasioni.. Arrivano davanti all’ospedale e lui è già lì nell’atrio che le aspetta.

Un lungo, tenero abbraccio.

Questa storia finisce con un’immagine.. Quella di una famiglia.. Un papà e una mamma che escono da un ospedale tenendo per mano la loro bambina.

 La strada sarà ancora lunga e accidentata.. Ma loro tre l’affronteranno giorno dopo giorno.

Insieme.

 

 

Tutti i racconti

3
2
24

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

2
3
21

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Piaciuto. Mi piacerebbe dire di più, ma finirei per fare spoiler. Magari [...]

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

4
7
37

Carta straccia

14 December 2025

Guidavo quella Cadillac diroccata, che sbuffava fumo grigio. Avevo lasciato Billy, mi inquietava parecchio. Stava al quindicesimo piano con il suo strano gatto siamese, quello con una splendida eterocromia iridea. Aveva cambiato la serratura di casa almeno tre volte, ma qualcuno era riuscito a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
24

Pensieri sulle persone

Intrusione nella mia testa in un venerdì sera

14 December 2025

Da piccola m'immaginavo come la protagonista di un film, nel quale tutto e tutti mi ruotavano intorno. Fantasticavo nel vederli seduti al cinema che guardavano la mia vita di tutti i giorni sul grande schermo, ridendo e commentando ciò che dicevo e facevo. Poi, crescendo, l'ego si ridimensiona [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Riccardo: benvenuta, ed un buon esordio.
    cerca un nick rispetto all anonimato 🤗
    identifica [...]

  • Smoki: Per fortuna le relazioni mutano assieme alle persone. Se rimanessero sempre [...]

2
4
39

La creatura 2/2

13 December 2025

Un giorno Maria stava esaminando uno di quei reperti ed era completamente sola, immersa nella meditazione su quei segni incisi. Quando, a un tratto, sentì dei suoni: una musica disarmoniosa, del tutto fuori da ogni schema armonico. Poi vide che qualcosa si era mosso nella parete — o era la parete [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
4
31

Mio nonno

13 December 2025

Ognuno di noi vive o vivrà la propria morte, io vivo ogni giorno la morte degli altri. Sai nonno, il primo morto che ho visto eri tu, avevo sedici anni, ti ricordi? Ti avevano sistemato in una bara-frigo nella tua stanza al piano terreno dove impagliavi le sedie, era il tuo laboratorio. In quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Smoki:
    Questo nonno con gli occhi chiari e le mani magiche mi ricorda un po' [...]

  • GustavLebo: Grazie a tutti. Smoki ti ha steso forse perche è tutto vero.

4
4
31

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

4
6
36

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Ecco. Ora mi tocca coscrivere gli amici per giocare ad Arkham Horror o alle [...]

  • AliDiNotte: Grazie a tutti per i commenti. Smoki è proprio l'effetto che voglio [...]

3
4
38

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

  • Dax: bello, triste.Like

12
17
77

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
13
35

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A scanso di eqiuvoci: in questo testo, la IA non ci ha messo becco.

  • Aaron: Molto interessante Rubrus... Che ne dici di ricavarne un articolo per il nostro [...]

6
9
34

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Veramente uno dei lavori più benfatti che ho letto qui su LDM per i [...]

  • Smoki: AMO. TUTTO. SMODATAMENTE.
    Amo le storie di nonni e nipoti.
    Amo la differenza [...]

Torna su