Era una sera d'autunno, la prima in cui il vento freddo cominciava ad insinuarsi feroce tra gli strappi del lacero soprabito consunto. Le foglie agitate sbattevano sulle sue caviglie, il passo veloce, il respiro corto in quel tratto di mondo in cui trascorreva la sua vita, tra puzzo di luride locande e piscio e vomito e sesso. Tirò su il bavero del cappotto, il peso del violino sotto braccio gli ricordò d'un tratto che di lì a poco avrebbe dovuto esibirsi davanti ad un'aristocratica massa di anime spente, racchiuse in belletti e parrucche e volant e sorrisi ipocriti. Lo avevano cercato, invitato, lusingato con la promessa di soldi, tanti soldi per due ore della sua musica. E lui aveva bisogno di soldi. Non aveva preparato niente, però. Avrebbe improvvisato, qualcosa sarebbe venuto fuori. Gli sarebbe bastato cogliere un unico lampo di sincerità, magari negli occhi della servetta che avrebbe portato il tè ai signori, o in uno sguardo d'angoscia dell'ultima giovane madama andata in sposa ad un vecchio maschese decrepito. Se la sarebbe cavata, qualcosa sarebbe venuto fuori. Lui e il suo violino sapevano il fatto loro, era il loro mestiere.

I suoi pensieri agitati dal vento furono interrotti da singhiozzi di donna che venivano dalla sua destra. Si voltò. Sotto la fioca luce di un lampione scorse la figura sottile di una fanciulla piegata su se stessa, raccolta in un angolo. Si avvicinò. Era Odette, non poteva sbagliarsi, la riconobbe dal profilo gentile, dalla curvatura del naso, dalla piega della sua bocca carnosa. Ah Odette! L'unica persona che, fin quando aveva deciso di condividere uno stralcio della sua vita con lui, gli aveva regalato, senza che fosse stato necessario chiederle niente, la meravigliosa illusione di essere davvero qualcosa per qualcuno. Quanto male le aveva fatto con la sua irrequieta ostilità verso chiunque mostrasse un minimo di affetto per lui. Si era sentito braccato, ad un certo punto, in trappola. E lei se ne era andata esausta, sotto la pioggia battente dell'ultimo temporale estivo.

Affrettò il passo, la raggiunse, le mise una mano sulla spalla, la chiamò con un tono dolce che quasi non riconobbe come suo. Lei si voltò, le lacrime si fermarono per un secondo e fu l'unica cosa che vide di lei prima che un pugno fortissimo lo colpisse in faccia. Cadde per terra, la sorpresa per quello che era successo quasi superava il dolore. Di fronte a lui si ergeva un uomo massiccio, lo sguardo cattivo, la voce rude che tuonava: "E te chi sei, lurido pezzente vagabondo! Come osi toccare la mia puttana! Sparisci immondo rifiuto se vuoi arrivare vivo a domani!"

Nel tempo che si alzava, cercando di rimettersi in piedi, vide Odette che si era alzata a sua volta e tentava di buttare le braccia al collo di quell'energumeno inferocito. La sentì implorare: "Perdonami Gerard, non succederà più, lascialo stare, è solo un vagabondo, voleva solo aiutarmi. Farò tutto quello che vorrai, lascialo andare."

Quando fu in piedi i suoi occhi incrociarono quelli di Odette. Erano tristi, rassegnati, fieri, innamorati. Non poteva sbagliarsi, nei suoi occhi vide in un attimo infinito tutto il bene che ancora lei gli voleva, tutto quello che c'era stato tra loro, tutto quello che erano stati, tutto quello che avrebbe potuto essere e non era più.

Scosse il cappotto, raccolse la custodia del suo violino, tirò di nuovo su il bavero del cappotto e se ne andò.

La sala era buia, un cerchio di candele accese gli circondava i piedi. Pulì col dorso della mano il sangue che il pugno di quel Gerard gli aveva fatto uscire da un profondo taglio sul labbro. Imbracciò il suo violino.

Si fece silenzio.

Poi musica.

Per Odette.

 

Tutti i racconti

7
5
16

Karma 2/4

18 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo II Monica Rossi Monica Rossi aveva ventotto anni, una penna affilata e pungente ed un istinto che le aveva già fruttato due denunce e una promozione. Era una bella donna, scura di capelli e di carnagione. Si era fatta strada [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
4
16

Madre

18 September 2025

Nel sogno dolce ancor ti veggio viva, col volto chiaro e con lo sguardo rovente, che luce dona e l’alma mia ravviva. Smarrito io sono in questa notte spente, ma tu sei fiamma che non teme oscura, guida nascosta, ma presente sempre. Se morte parve chiuderti la cura, più forte io sento il tuo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

8
11
36

Karma 1/4

17 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo I Giovanni Arturo Agostino Edoardo duca di Quintavalle Una delle ville di famiglia sorgeva lontano dalla città in un luogo inaccessibile, tra querce secolari e siepi arruffate e disordinate che nemmeno il giardiniere osava sistemare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
8
31

Il pedone romano

17 September 2025

Il pedone romano c'ha 'na vita ricca de avventure, ma pure de sacrifici. Avventure perché ogni volta che deve attraversà la strada deve cercà de rimanè vivo il minimo indispensabile almeno pe arrivà al lavoro. Sacrifici perché pe trovà una striscia su cui attraversà o aspettando il momento giusto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
22

Vi racconto il mio incontro con la macchina da scrivere musicale

Un altro ricordo della mia infanzia

17 September 2025

Nel vasto mondo delle invenzioni, solo poche di esse riescono a catturare l’immaginazione collettiva come a me capitò con la macchina da scrivere musicale. Seppur non ampiamente conosciuta, questa straordinaria invenzione ha segnato un’epoca in cui la musica e la scrittura potevano fondersi in [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Sembra una favola, per la tua bravura a raccontare storie con un cuore. Sempre [...]

  • Rubrus: Non conoscevo affatto questa macchina e ti ringrazio per avermela fatta conoscere. [...]

6
9
40

La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
43

📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
7
31

Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
18
40

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
27

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

  • Surya6: Mi è piaciuto molto, mi ha ricordato Estranei di Taichi Yamada, letto [...]

3
5
24

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus: conosco bene la storia di Budicca, quella è realtà storica, [...]

6
10
41

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

Torna su