Quando arrivarono gli americani, i giochi erano stati compiuti. Il battaglione sbarcò lungo le coste siciliane, dopo che la diplomazia americana aveva contattato i capi mafia della zona, avvertiti da Lucky Luciano, che, a sua volta, aveva raccomandato i suoi cugini siciliani affinchè fossero da tramite tra la popolazione, i restanti gruppi fascisti perdenti da arrestare, i gruppi partigiani locali  ed il Comando Alleato. Il Comando Alleato entrò finalmente nei vari paesi siciliani, distribuendo scatolette, cioocolato, latte in polvere e baci, tanti baci, accolto dalle autorità “criminali” locali e dai loro uomini, che dapprima furono arrestati in quanto fascisti e malavitosi ma in seguito, attingendo alla lista dei segnalati dall'America, scarcerati e posti ad incarichi importanti. Poi nel momento che il governo alleato dovette proseguire il suo cammino, fu dato l’incarico ai capimafia di rivestire il ruolo di sindaco ed essere i custodi di quella  democrazia, che avevano ricevuto dall’imperialismo alleato e garanti della libertà contro i tentativi comunisti di  conquistare il mondo occidentale. E così don Pippino Catanè si ritrovò a gestire un paese sulle sue spalle alla luce del sole, (nonostante la sua innata prepotenza, motivata però dalla menomazione, scrisse il medico condotto in una sua relazione per fargli ottenere pure la pensione, che dopo questa sporca guerra sarebbe stata istituita con il welfare state,  tanto che lo conoscevano lo sciancato, “mischinu u sciancatu ma persona bbona e di cori”,”poverino, lo zoppo ma persona buona e di cuore”) e poi con la sua titubanza che mai e poi mai avrebbe voluto mettersi così in mostra, interessato a ben altre riunioni e decisioni. “La democrazia bisogna custodirla, coccolarla, baciarla anche a costo di essere cattivi contro i cattivi e chi si mette contro di noi”, diceva don Pippino. “Siamo noi a decidere chi deve lavorare e chi non deve, chi è amico e chi è nemico, chi deve pagare e chi deve esigere perché se la testa è funzionante il popolo funziona, se la testa è idealista e pure comunista e magia- parrini , mangia- bambini, allora bisogna fare riflettere. W la democrazia". Le sue idee affascinavano anche perché don Pippinu era analfabeta ed era stato un pecoraio,  che aveva fatto carriera. E l’aveva conosciuta la miseria e la prepotenza dei ricchi proprietari terrieri, i “don” come qui li chiamavano in segno di rispetto,  tanto che aveva deciso che la sua vita non poteva essere quella di un semplice pecoraio, con tutto il rispetto per questo nobile mestiere,  ma la sua stella e ora addirittura una bandiera di tante stelle come quella americana,  lo avrebbe portato a comandare, lui,  che un tempo era stato comandato dagli altri e dai morsi della povertà.  Don Pippino era talmente entusiasta del suo incarico, che addirittura cercò di organizzare una politica, che portasse la Sicilia ad essere indipendente dall’Italia e americana a tutti gli effetti. Ma gli altri capi lo avevano fatto riflette perché forse sarebbe stato meglio che la terra siciliana fosse stata retta dai siciliani. Loro erano sufficienti a garantire ricchezza, potenza e lavoro per tutti gli amici fedeli. Chi nni manca a nuatri? (Che ci manca a noi?) Basta essere uniti. Ed un'unica famigghia. Cosa nostra…  delle nostre parti. Solo una cosa si erano dimenticati ed immediatamente fecero dopo aver fatto una riunione tra i nuovi sindaci incaricati dal governo americano: fare arrivare una pala di ficodindia d’oro 18 carati a Lucky Luciano in America per riconoscenza e per ricordargli che i cugini siciliani lo avevano sempre nel loro cuore. Non si ricordavano come si chiamasse il Presidente... "russu, russu sveltu o accussì... "Rosso, rosso svelto, (Roosvelt).  A loro bastava avere come punto di riferimento il grande Lucky, il Big.  E da lì la mafia siciliana ritornò più forte di prima. La guerra non l’aveva dispersa anzi l’aveva riconosciuta come forma di potere contro l’ingerenza di altri poteri, che spaventavano il capitalismo americano. W l’America, w la Sicilia di settant’anni fa.

Tutti i racconti

3
2
17

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
7
14

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Mi accodo ai precedenti commenti. Ottimo racconto con un finale aperto.

  • Rubrus: Ci sono diverse opere che si svolgono in un condominio o in una casa in cui [...]

4
3
22

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
5
21

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
22

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: .Le riunioni di condominio sono spesso racconti dell'orrore

  • Dax: intrigante .Like

3
11
44

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Carissimo Lorenzo valle bagnata, 100 sacchi di grazzzie anche per te! Hai visto [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grande Walter, sarebbe Lorenzo Valle Secca, ma prima o poi piove sempre! 😅😂 [...]

8
11
47

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

5
7
39

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

6
10
64

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
10
39

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
31

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

Torna su