Mi dice che sono incontentabile e non mi va mai bene niente. Non è vero! Non cerco il pelo nell'uovo, cerco l'uovo sul pelo. Non vedo la trave nell'occhio del mio vicino se prima non tolgo la pagliuzza dal mio, e che dire del cammello che passa nella cruna dell'ago, magari ci passa, ma io vedo l'ago che passa fra le sue orecchie. Cercare un ago in un pagliaio, devo prima trovare il pagliaio. Per tagliar corto mi sono seduta sulla riva del fiume ad aspettare il cadavere del mio nemico (sic) ma sulla riva c'era tanta di quella gente che ho organizzato dei tavoli di Briscola e Tresette. Si è sparsa la voce e la gente arrivava da tutte le parti, si sedevano sulla sponda, giocavano a carte e aspettavano i cadaveri dei rispettivi nemici, e aspetta, aspetta gli venne fame, quindi pensai di organizzare dei barbecue e in men che non si dica il profumo del costoleccio suino che arrostiva ha invaso l'aria e la gente che ci raggiungeva era sempre di più. Oggi in riva al fiume c'erano migliaia di persone che non si ricordavano più del cadavere che doveva passare perché erano tutti interessati al gioco e al cibo. Non ci crederete, ma sono i cadaveri dei nemici che quando passano si sollevano fuori dall'acqua e chiamano a gran voce: <<Gianni, sono Toni, ti ricordi che ti ho fatto licenziare?>>. <<Mario, guarda sono Elsa quella che ti metteva le corna con tutti>>, e via dicendo, sono centinaia e centinaia ma oramai nessuno ci pensa più perché hanno fatto nuove amicizie e si divertono giocando a briscola e divorando salsicce arrostite. Torna il mio fermo convincimento che odiare è una perdita di tempo, ci si concentra su cose negative e non si è felici. Quando si dimentica l'odio ci si diverte e anche se nel fiume passa il cadavere del nostro nemico non ci fa più ne caldo ne freddo. Non posso non pensare a Maometto che non poteva andare alla montagna per via dei sandali che gli facevano male ai piedi, e al paradosso della montagna che è andata da lui. E quella incontentabile sarei io, io che vedo bicchieri sempre pieni e il domani luminoso. Basta così. Vado a farmi una frittata di uova pelose. Una frittata con le frange.

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Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

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La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

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Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

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  • Dax: bello, malinconico. like

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    come è [...]

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Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

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  • Riccardo: brava Maria!
    certo il fenomeno meriterebbe le celesti praterie...quanto [...]

  • Maria Merlo: 🦋Grazie, Riccardo, il tuo commento mi aiuta e mi sprona ad andare avanti.

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Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

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  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

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Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

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Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

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Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

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Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

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Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

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Una giornata a Chiari 2/2

27 November 2025

Quando si voltò verso di me, Luca aveva addosso un’aria strana. Gli occhi gli brillavano di una luce nuova, come se quell’incontro improvviso avesse risvegliato qualcosa. “Questa è Micol, ci siamo conosciuti ai tempi dell’università”, annunciò. “Piacere”, dissi. Le parlai dei miei racconti e le [...]

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Todos Hotel

Come il vetro

27 November 2025

Un pomeriggio, era domenica, alla mia porta in ospedale si affaccia uno dei tanti in camice bianco. Capelli cortissimi e grigi, naso importante, sguardo limpido. Sorride. Premurandosi di non essere invadente. Quasi senza voglia di piacere a tutti i costi. Misurato nei gesti infonde nell'aria una [...]

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