Una colomba volava liberamente nel cielo. Aveva cominciato ad inseguire le rade nuvole e si divertiva a posarsi sopra le punte degli ulivi saraceni, disseminati per la campagna. Si sentiva leggera e al tempo stesso, padrona dell'aria e di quel mondo che la natura le offriva dopo l'esplosione della primavera. Un falco la vide e dall'alto del suo punto di osservazione, prima studiò il volo della colomba e poi decise di precipitarsi in picchiata per afferrarla con i suoi artigli possenti.
La colomba, avendolo visto, cominciò a cercare di sfuggire e si nascose tra le nuvole, s'intrufolò fra le chiome degli ulivi, ma niente,...lo sparviero continuò ad inseguirla finché fu nel punto di afferrarla, quando la colomba cominciò a supplicare: '"Risparmiami, o potente sparviero, risparmiami, te ne prego".
Il grosso uccello si arrestò a così supplichevole preghiera e rimase confuso. Frenò nell'aria e ancora in preda al suo istinto violento, cominciò a perdere quota ed andò a cadere fra le rocce, facendosi un gran male nella sua ala. Allora la colomba ebbe la possibilità di scappare via ma vedendo quel grosso uccello lamentarsi, decise di non fuggire e  scese ad aiutarlo. Lo sparviero gridava per il dolore e la colomba cominciò a massaggiare la parte offesa con la sua piccola ala fin quando lo sparviero o si addormentò o svenne. La colomba che qualche momento prima aveva pensato che la sua vita fosse finita, cominciò a prendersi cura del suo assalitore e costruì una specie di nido fra le rocce. Poi andò a cacciare ed appena svegliatosi, lo sparviero poté anche mangiare. Passarono i giorni, tutti diversi fra loro e a poco a poco lo sparviero guarì. La sua ala aveva ripreso vigore ma durante la sua convalescenza egli continuava a chiedersi come mai, da che mondo è mondo, la sua preda lo aveva curato. Sarebbe bastata più cattiveria che la colomba sarebbe diventata un succulente piatto da condividere con i suoi piccolini nel nido, lassù fra le montagne.
Lo sparviero prima di volare via, chiese spiegazioni alla colomba. Ella scosse le sue ali e rispose che lei rappresentava la pace e lo Spirito Santo e che mai e poi mai avrebbe lasciato un sofferente al suo destino, vuoi fosse stato anche un nemico o un  carnefice. Lo sparviero rimase senza parole e restò a contemplare così dolce misericordia. E si sentì piccolo, più piccolo di una formica. Immaginò  quella colomba più grande del mondo, un immenso uccello con un cuore infinito tanto quanto Dio. E pianse, volando via. Giurò che mai avrebbe voluto essere indicato come padrone del cielo perché era bastato l'insegnamento di quella piccola colomba a fargli capire che si può essere grandi, essendo piccoli e che chi si crede forte ed invincibile, un giorno sperimenterà la sua piccolezza. Ed infine capì che se nella sua vita si comporterà da predatore violento e irrecuperabile, un giorno o l'altro soccomberà ad un essere più violento di lui: ma se riuscirà a sentire sempre il suo cuore, che è in mano di Dio, riuscirà a dare un senso alla sua esistenza e potrà diventare il "cavaliere della pace e della fraternità".

Tutti i racconti

0
0
2

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
4
23

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

4
9
20

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello...ma come farà a vendere l'appartamento? Oppure era in affitto?La [...]

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

4
3
22

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
22

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
22

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
30

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: .Le riunioni di condominio sono spesso racconti dell'orrore

  • Dax: intrigante .Like

4
12
46

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

8
11
49

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

5
7
39

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

6
10
64

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su