Fa caldo qua dentro.

Ma fuori dev’essere tanto freddo e tira anche vento.

L’ho capito quando lei ha aperto la finestra per fumare. Lo fa sempre la sera prima di andare di sopra e lasciare tutto al buio.

Da qualche tempo lei ha messo in salotto una cosa verde a punta, sembra un albero, ma le foglie non si mangiano, non sono come le cose vere.

E poi insieme a quello piccolo, che urla e corre e salta e mi fa paura quasi tutte le volte anche se ho imparato che quando salta devo scappare, lei ha messo, su questa cosa verde, tutta una serie di cose che penzolano e fili e palline e io vorrei tanto prenderle e a volte ci riesco anche, ma se lei è in casa mi brontola e mi tocca scappare anche se volevo continuare a giocare. Ma quando non c’è perché sta fuori tutto il giorno con quello piccolo e tornano solo quando è buio, io allora ci riesco a tirane giù una di quelle cose penzolanti e gioco a rincorrerla tutto il tempo, finché non si nasconde sotto il mobile e non ci arrivo più e allora salgo di sopra e dormo.

Stasera dev’essere una serata speciale però.

Quello piccolo si è addormentato tutto contento.

Prima di andare a dormire, insieme a lei, quello piccolo ha messo sopra il davanzale dove mi siedo per guardare fuori, una cosa uguale a quella dove mi mettono le cose da mangiare.

Ci hanno messo sopra una cosa marrone e una cosa arancione.

Erano tutti contenti prima di andare di sopra.

Io l’ho assaggiata subito la cosa marrone. Mi si è staccato un pezzettino e l’ho mangiato, ma non mi piaceva. Un po' come quando la mattina quello piccolo mangia prima di uscire e io a volte, quando si incanta a vedere le figure che si muovono da dentro una cosa che fa luce davanti a lui, gliene rubo un pezzettino, ma non mi piace.

Quella arancione invece aveva un odore cattivo.

Dopo che quello piccolo si è addormentato, lei è andata su e giù un tante volte e ha portato un sacco di scatole colorate con un sacco di fili sopra, ma mi ha guardato male e mi ha detto che non le devo toccare. “Sono del mio bambino” ha detto, e credo che siano una cosa importante, ma io ho voglia di giocarci lo stesso.

Sono belle e colorate, e hanno i fili.

Le ha messe sotto la cosa verde tutta colorata e accesa con un sacco di lucine che si muovono, che io ci ho provato a rincorrerle ma non le prendo mai. A volte mi arrampico anche per provare a prenderle, ma quando torno giù mi viene dietro quasi sempre un filo dorato che io un po' mordo e lei lo rimette a posto tutte le sere quando torna.

Ha lavorato un sacco le scorse sere per sistemare quelle scatole colorate. C’era la carta, che io provavo a sedermici sopra o ad infilarmici sotto e lei mi mandava via, e c’erano i fili, tanti fili, tutti luccicanti, e allora ci giocavo un sacco mentre lei sistemava la carta colorata sopra le scatole. Poi le volte che le serviva proprio il filo che stavo mangiando io, allora me lo prendeva e io lo volevo riprendere e lei allora mi mandava via di nuovo. Ma io tornavo sempre. C’erano tanti fili.

Era contenta mentre lavorava a quelle scatole colorate. Nel silenzio della notte ogni tanto parlava e diceva dei nomi e sorrideva. Forse pensava a qualcosa o a qualcuno che la rendeva felice. Forse è così che lei dice agli altri che vuole loro bene. Forse è il suo modo di fare le fusa. Io faccio le fusa quando voglio bene a qualcuno e mi sento bene. E’ il mio modo per dirgli ‘grazie’.

Poi, dopo aver sistemato le scatole sotto la cosa verde tutta colorata, ha spento tutte le luci grandi e alte ed è andata su.

Io mi sono messa sotto le coperte con lei, come faccio sempre, e mi ha accarezzato tanto stasera. Ho fatto tante fusa.

Lei è buona. Mi da sempre da mangiare e mi coccola e mi brontola a volte. A volte gioca anche con me. Quello piccolo la chiama ‘mamma’, ma non credo assomigli alla mia di mamma. Non me la ricordo la mia mamma, chissà se ne ho una anch’io. Chissà dov’è.

Quello piccolo, invece, lei lo chiama ‘il mio bambino’, gli da anche un nome, ma non me lo ricordo, dev’essere il suo cucciolo.

Il mio nome invece credo sia Alice, lei mi chiama sempre così, anche se a volte, soprattutto quando ho combinato qualcosa che però non saprei dire cosa, mi chiama ‘peste di gatta’, chissà perché.

Dopo che anche lei si è addormentata sono tornata giù e mi son messa sul grande cuscino a guardare la danza delle lucine colorate arrampicate sulla cosa verde.

Non so quanto tempo è passato, forse mi sono addormentata, di nuovo, anch’io.

Ho sentito un rumore e mi sono svegliata di colpo.

Che paura!

C’è un omone grosso e rosso e un animale grande con delle punte sulla testa accanto a lui.

Sono schizzata a nascondermi ma li vedo.

L’animale grande con le punte sulla testa ha mangiato la cosa marrone e quella arancione sulla finestra mentre l’omone grande ha aggiustato un paio di cose sulla cosa verde colorata.

Sembra uno di quegli omini disegnati da quello piccolo, il cucciolo, sulla carta. Ne ha fatti tanti di disegni così ultimamente e tutto contento li descriveva alla sua mamma.

“Guarda mamma, ho disegnato Babbo Natale! E’ tutto rosso, ha la barba bianca e il suo cappello in testa, rosso anche lui! Poi gli ho fatto anche il cinturone nero in vita, gli scarponi e il sacco verde sulle spalle con dentro tutti i miei regali! Ti piace mamma?”

Lei sorrideva sempre e faceva un sacco di complimenti a quegli scarabocchi colorati sulla carta.

Quello piccolo lo chiama ‘Babbo Natale’, ma quello disegnato aveva anche un sacco verde sulle spalle.

Questo qua è tutto uguale a quello disegnato dal cucciolo, ma il sacco verde non ce l’ha.

Forse è proprio ‘Babbo Natale’, quello vero.

Sorride, gli occhi sono calmi.

Sembra tanto buono.

Sono salita sul tavolo, chissà che odore ha.

Ha allungato una mano, ha un buon odore.

La mano è grande e mi ha fatto una carezza, che bella che è la carezza di questo omone grande. Me ne ha fatte due o tre.

E’ calda la sua mano.

Ha detto piano all’animale con le punte sulla testa:

“Andiamo Rudolph, qui non hanno bisogno di me. Hanno già il loro Natale.”

Poi mi ha battuto piano sulla testa e ha detto:

“Buon Natale micetta. Sei fortunata, in questa casa c’è tanto amore, non c’è bisogno dei miei regali.”

Ne hanno parlato tanto lei e il cucciolo di questo ‘Natale’, è una cosa che li rende allegri e quando ci pensano sono tutti contenti. Chissà cos’è ‘Natale’.

Mi sono riaddormentata quasi subito, dopo che ‘Babbo Natale’ è andato via. Chissà come ha fatto ad uscire. La finestra era chiusa. La prossima volta che lo vedo glielo chiedo come fa ad uscire anche se la finestra è chiusa.

Non so se anch’io sorrido. Se potessi farlo, adesso sorriderei.

Sono contenta stanotte. C’è pace.

Lo hanno aspettato tanto lei e il cucciolo.

Non ho capito bene cosa sia, ma stanotte dev’essere ‘Natale’.

Tutti i racconti

2
4
25

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
12

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
16

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su