In quel tempo lontano, noi ragazzi avevamo poco da dire. Si cantava a squarciagola, la sera, passeggiando lungo la strada che costeggiava il lago. Poi radunati intorno ad un fuoco, davamo fondo ad un bottiglione di vino rosso che dava smalto alla nostra gioia di vivere e spensieratezza. Qualcuno aveva portato alcuni pezzi rimasti del coniglio arrosto della cena (ne ricordo ancora il sapore sublime) altri del pane, del formaggio e salumi vari. Tutto era talmente in armonia con il cosmo, che nessun debole pensiero avrebbe mai potuto contaminare quell’infanzia straordinaria e oggi irrepetibile per chiunque. Si cantava e si rideva, si sorrideva, si ammiccava senza proferire una sola parola. Si intuiva, si alludeva…! Angelica si alzava ed io mi imboscavo con lei qualche metro più la dal fuoco fra l’erba alta, mentre un raggio di luna penetrava leggero le nubi nere della notte, come dentro un sogno senza tempo. I risolini ironici degli amici si confondevano con i gemiti dell’amplesso, e ben presto, tutti, dopo un breve e timido silenzio, scomparivano nell’ombra a consumare i loro desideri. Grilli, cicale e ranocchie intonavano la colonna sonora di quello spazio arcaico, mentre le lucciole si illuminavano intermittenti come diamanti nella notte.

E non è romanticismo o mera nostalgia del tempo che fu, ma il quadro reale di un recente passato che la violenza liberista consumista ha messo a tacere per sempre. Era un mondo semplice, diretto, dove i fatti si anteponevano alle parole, dove l’amore primeggiava indomito sopra ogni cosa. 
Oggi un chiacchiericcio assordante e insensato avvolge l’umanità: televisioni che parlano, cellulari che squillano, giornali che trattano, riviste, gossip, messaggi, e-mail, mezzi di comunicazione dai poteri sovrannaturali .. , e dentro tutto questo solo una profonda solitudine, infelicità e paura.
Quale futuro potremo mai dare ai nostri figli se non inculchiamo loro l’amore per la natura, la passione, la gioia del lavoro dei campi. Dobbiamo insegnare loro la semina oltre il deserto rovente della stupidità umana, perché quel santo giorno raccolgano i miracolosi frutti del proprio sudore, risparmiandoli così dalla paura, dalla disperazione e dalla schiavitù di questa modernità canaglia.

Tutti i racconti

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Una vita felice

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Sì, questo aveva: una vita felice. Conquistata giorno dopo giorno, affrontando problemi grandi e piccoli che si presentavano lungo il cammino. Certo, in alcuni momenti si era sentito scoraggiato — soprattutto quando certe questioni sembravano non voler finire mai, e alcune avevano avuto epiloghi [...]

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L'Urlo

26 August 2025

Sai ragazzo, una volta in questa foresta sentire l’Urlo voleva dire due cose: o eri una canaglia e ti assaliva la paura o eri nei guai e confidavi in un aiuto prezioso. Per decenni l’Urlo ha vegliato su queste terre. Oggi non più, ma la leggenda vive ancora. *** NdA: ho scritto questo microracconto [...]

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Apologia del calzino spaiato - 2/2

Esercizi di nonsense

25 August 2025

Ma si può aver paura del proprio calzino? E del proprio partner? Non c’è dubbio che il calzino, se spaiato, cagioni ansia, quasi noi percepissimo il suo risentimento: starsene desolato ai piedi del letto, gli unici piedi che lui non ama, o trascinato da animali domestici verso i canti più stonati [...]

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Il caffè

25 August 2025

Quella del caffè comunque è decisamente una mia mania, o un vizio, ecco. Un rito che scandisce il trascorrere della giornata, tiene a bada l’impulso pressoché onnipresente di mangiare e aiuta a sentirmi parte di una comunità che cerco in tutti i modi di immaginarmi. Comunità di cui voglio e non [...]

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Apologia del calzino spaiato - 1/2

Esercizi di nonsense

24 August 2025

Spaiato, è così che mi sento spesso e tutto sommato volentieri. Non me ne vergogno insomma, eppure il termine non ha accezione positiva, e chissà perché mai? Tutti noi, o quasi, si è spaiati, seppur accompagnati, nel senso che non si può considerare il proprio partner alla stregua di una scarpa [...]

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Nido di fringuelli

24 August 2025

Me l’aveva detto, quel vecchio, che da quella parte non ci dovevo andare. Ma, secondo voi, una come me, che vuole sempre l’ultima parola, può seguire il consiglio di un vecchio pazzo? Perché sì, pazzo mi era parso. Con quella barba così lunga che due fringuelli avevano persino deciso di farci un [...]

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Maledetto TripAdvisor

23 August 2025

C’era una volta... in una casa lontana lontana, una principessa non più giovanissima, ma ancora ben tenuta. Viveva una vita spensierata, godendo di tutte le sue fortune. Talvolta, osservava con un misto di stupore e fastidio i comuni mortali, che si affannavano per i loro tormenti. Li giudicava [...]

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Acqua di cocco

23 August 2025

Quando sono entrata in quel bar quella sera tutto mi sembrava poco chiaro. Le luci erano soffuse e mi attirava terribilmente quel profumo di fiori da campo. È strano, non credi? Un bar che ha un odore di fiori da campo, era cosi strano: eppure sembrava così. Mi accomodai al tavolino in fondo, in [...]

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Sabbia

Profezia del vento

22 August 2025

Dalle colline di quel monte, che solo i suoi antenati ne conoscevano il nome, fatto di rocce sgretolate, sassi appuntiti , scendeva il ragazzo. Non era un vero e proprio sentiero, ma tra spine e rovi riusciva a trovarne il varco. Sotto di lui solo una enorme distesa rossa, e rami di ulivo arsi [...]

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Un epitaffio per il povero Arturo

22 August 2025

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Assenza Di Te

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Stringimi forte al tuo fiato, ultimo mio ricordo svanito, affinché accarezzi ancora il suo viso. La sua assenza è disco che piange negli angoli del mio cielo, squarciato dal rancore senza luce che m’illumini. Il suo silenzio è sciabordio di colpe che si infrangono nelle mie vene, [...]

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Sulla punta

21 August 2025

«Non è stata imbrattata. L’abbiamo dipinta apposta così». L’uomo col costume strano sobbalzò. Intento com’era a osservare la statua, non aveva sentito arrivare la ragazza. Fu colto da una sensazione di disagio. In costume da bagno, nel bel mezzo di una proprietà privata in cui si era intrufolato [...]

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