C’era una volta, tanti anni fa, un appartamentino in un sottoscala, che divenne un ritrovo per famiglie.

In fondo era anche quello lo scopo della sezione di una volta: «Vi lascio i pupi mentre faccio la spesa» quelli si lanciavano verso il biliardino o al ping-pong, si chiudevano senza dare fastidio, mentre i nonni continuavano lo scopone scientifico.

Interi pomeriggi con le finestre aperte anche d’inverno per far uscire le nuvole di fumo, mentre si aspettavano i lavoratori che venivano a svagarsi, una discussione, un dibattito, una partita a scacchi, una cena tutti insieme, portando i viveri da casa, si divideva tutto, chi aveva di più, portava di più e, se il canale nazionale RAI la trasmetteva, una bella partita.

Un bellissimo ritrovo.

Se non sapevi cosa fare andavi a vedere cosa succedeva lì, tante coppie di ragazzi, uniti nell’ideale, crescevano insieme, amoreggiavano e formavano una famiglia. Si studiava anche, nei doposcuola

«Mi date una mano? Non ci capisco una mazza con questo problema»

«Aiutooo!!!! Che scrivo sul risorgimento???»

I più intelligenti iniziavano la scuola di partito, diventavano capi sezione e facevano i primi passi nel partito vero, solo i migliori andavano avanti.

Adesso vi presento un ometto, avrà una cinquantina d’anni, l’appartamento è suo, dalla morte dei genitori è rimasto solo, si è ritagliato una piccola parte personale, il resto l’ha messo a disposizione, gli altri hanno portato i libri, gli scaffali, un rudimentale ciclostilo per le fotocopie, ma anche i giochi di società, le carte francesi e piacentine, la dama, gli scacchi.

Si chiama Lenin.

Nome strano? Nato nel ’40 in Emilia, o così o Benito!

«Lenin, hai visto? Secondo loro ora dovremmo vergognarci di essere comunisti»

Un altro interviene

«Ma non è così, dobbiamo superare le vecchie divisioni, il muro è caduto, siamo tutti liberi»

«Sì, liberi di prenderlo in quel posto, vedrai che brutta fine farà l’Unione Sovietica»

«Noi combattiamo la dittatura in Russia, siamo comunisti italiani, democratici»

… e così per ore… giorni… mesi. Poi il partito si divise, una strappatura difficile da ricucire, anche tra le persone della base ci furono dolorose divisioni… piano piano si allontanarono tutti.

Le sezioni chiusero, ma quella dell’ometto resistette, era casa sua, “Se volete andate via voi, io rimango!”

Passarono gli anni, lui manteneva tutto in ordine “Tranquilli, un giorno torneranno!”, solo la vecchia insegna esterna P.C.I. era ormai cadente, non era riuscito a farsi dare una mano per sistemarla, le luci al neon, dopo aver mandato bagliori intermittenti si erano ormai spente.

Un giorno venne un ragazzo

«E’ lei Lenin?»

«Se provi ancora a darmi del lei, ti prendo a calci in culo, comunque sì, sono io, che vuoi?»

«Mi ha detto mio padre che qui ci sono tutti i libri veri»

«Chi è tuo padre?»

«Antonio Landini, io mi chiamo Enrico»

«Ah, tua madre è Palmira, giusto?»

«Sì, se li ricorda?»

«Sono cresciuti qui, poi ad una certa età hanno smesso di giocare ed iniziato a fare sul serio, due bravi ragazzi, fecero una cena alla “festa dell’Unità” la sera prima di sposarsi in comune»

Si sposta dall’ingresso

«Entra» il ragazzo varca la soglia e si guarda intorno, ha gli occhi lucidi, c’è una foto dei genitori e del nonno mentre, insieme ad altri, festeggiano qualche vittoria

«A quei tempi eravamo fieri, grazie al tuo omonimo»

«Lo so, mi chiamo Enrico grazie a lui»

«Ne ero sicuro… perché sei qui?»

«Conosce Facebook?»

«All’incirca, non ci sono mai entrato, non ho il… come dite voi… il profilo»

«Siamo un gruppo in crescita, delusi della politica che cercano un ritorno agli ideali, molti hanno la vostra età, ma ci sono anche ragazzi… molti ragazzi» prende il Capitale dall’archivio

«Ecco, vorremmo leggere questi libri… leggere il cartaceo, respirarli, è vero che si trovano in libreria, ma per avere una biblioteca seria, ci vorrebbero troppi soldi, invece lei… scusa… tu li hai tutti, possiamo leggerli?»

«Porta qui i tuoi amici, qual è il problema?»

«Invaderemmo casa tua, non ti dispiacerebbe?»

«E’ anche vostra, l’unica condizione è che dovete rimettere a posto l’insegna, compro io i materiali»

«Agli ordini compagno Lenin!»

Lasciamoli lavorare, sicuramente non si farà nulla, è solo una favoletta… ma le favole hanno tutte un lieto fine, aiutiamoli!!!

 

Tutti i racconti

0
1
10

Il paese dei piccoli 2/2

28 December 2025

Il cambiamento avvenne in modo quasi impercettibile, come tutte le rivoluzioni profonde. Arrivò il compleanno di Orlan. Secondo la Legge della Statura, il giovane avrebbe dovuto iniziare a rimpicciolire a partire da quella data: un millimetro alla volta, quasi impercettibile, ma abbastanza per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
10

Nuovi Orizzonti - La consegna

Dax
28 December 2025

Max era affondato sulla poltroncina della cabina di pilotaggio, lo sguardo perso nel vuoto interstellare. La sigaretta elettronica sbuffava vapore viola che gli velava il volto. Doveva trovare un modo per salvare la creatura nella cassa… e sé stesso dalla Space Force. Non era affar suo, eppure [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
5
29

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una prima parte davvero accattivante. Brava.

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

2
1
114

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
3
29

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • VittorinaPerbo: La lotta tra bene e male di ascendenza romantica trova una sua pur difficile [...]

  • Dax: bella.Like

2
2
30

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

5
4
33

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
10
184

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Letto e riletto volentieri. Una favola degna di Gianni Rodari. Simpatica, dolce, [...]

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

8
6
43

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
184

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

7
6
49

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
26

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

Torna su