Mentre correva l’odore dell’erba tagliata le arrivava addosso come il vento caldo di quel pomeriggio di giugno. Ogni volta che poteva Paola andava a correre in quel parco, non era affatto un posto speciale perché era piccolo, poco curato e reso sporco dall’inciviltà di chi lo frequentava, ma possedeva un fascino tutto suo fatto di colori e varietà di immagini.

Correndo lungo il breve percorso si passava davanti ad un piccolo gazebo ornato di glicini, ormai i grappoli viola non c’erano più ma era rimasta una vegetazione folta e brillante a impreziosire quell’angolo riservato ed un po’ retrò. Un ponte di legno attraversava il laghetto in cui nuotavano tartarughe e pesci e tutto il parco era ornato da svariati tipi di alberi e arbusti.

Lo scorcio preferito di Paola compariva alla fine del rettilineo costeggiato dai carpini. Appena prima di affrontare la semicurva, un cespuglio fiorito alto fino al ginocchio le si presentava davanti. I fiori avevano diverse tonalità di rosa e bianco ed erano una splendida pennellata di colore in quel paesaggio tiranneggiato dal verde. Ogni giro durava circa due minuti, lei aspettava con trepidazione gli ultimi trenta secondi per immergersi in quella tavolozza di colori. Quei cinquanta metri valevano tutta la fatica fatta nel minuto e mezzo precedente.

Nel parco c’erano diversi gruppi di ragazzi, alcuni erano intenti nella solita partitella a calcio, altri se ne stavano all’ombra del gazebo ed un paio di coppiette amoreggiavano sedute sulle panchine più in disparte. Paola correva intorno a loro con la musica nelle orecchie, ricordando i tempi in cui anche lei stendeva una coperta su un prato e passava il pomeriggio a bighellonare con i compagni di comitiva. Ora, alla soglia dei quarantatré anni e con una professione importante, di tempo libero ne aveva ben poco ma era lieta di concedersi lo spazio che meritava ogni volta che poteva. Lavorava quasi dieci ore al giorno per cinque giorni alla settimana. Nei periodi più intensi passava in ufficio anche il week-end ma non le costava sacrificio, per lei era una soddisfazione. Aveva studiato con impegno per ottenere una preparazione eccellente e da qualche anno aveva aperto il suo studio, la professione legale era ciò che la faceva sentire viva e utile alla società. Era molto stimata nel suo ambiente e di frequente era invitata a tenere corsi ai laureandi. Quasi tutti i suoi colleghi uomini ammiravano la sua dedizione al lavoro, mentre le donne la guardavo impietosite, credendo che, per avere una carriera come la sua, avesse dovuto scegliere tra famiglia e lavoro. In realtà non era così, non aveva mai fatto nessuna scelta, lei semplicemente non voleva una famiglia.

Era una delle poche, rare donne che non aveva mai sentito il desiderio di maternità. Aveva amici sposati e i loro figli le piacevano, ad ogni ricorrenza si presentava con borse di regali per ognuno e si comportava con loro in modo abbastanza materno, però non aveva mai sentito il desiderio di averne di propri. Il suo orologio biologico andava alla grande senza quel ticchettio che aveva scandito gli anni di tutte le donne che conosceva. Forse era per quello che ogni sua relazione sentimentale prima o poi era naufragata. Amava gli uomini ed era molto facile che loro s’innamorassero di lei, bellezza ed intelligenza non le mancavano di certo, nessuno però era riuscito a cambiare quella sua natura che aveva sempre vissuto come un bisogno legittimo.

Quasi quindici anni prima era arrivata molto vicina alle nozze, poi però si era resa conto che lui pretendeva troppi sacrifici. Lei era all’inizio della sua carriera e lavorava moltissimo, tutto quello che desiderava era farsi le ossa nella giurisprudenza e poter gettare basi solide per il suo futuro professionale. Lui, invece, progettava di sposarsi e fare un paio di figli prima dei trentacinque anni, figli a cui avrebbe dovuto pensare lei lasciando il lavoro. Il problema, però, non era nel fatto che Paola non volesse lasciare il lavoro per badare ai figli, era proprio il fatto che non li voleva.

Da quella volta aveva avuto altre storie più o meno importanti, ma nessuna era riuscita mai a coinvolgerla perché, in modo puntuale e prevedibile, ogni uomo che aveva incontrato alla fine aveva preteso che lei stravolgesse se stessa.

Tutti i racconti

4
3
14

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ecate: .... come vorrei ancora credere a Babbo Natale, alle renne e alla slitta volante [...]

  • Dax: Bella....attendo. Like

3
5
46

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
26

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
34

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

5
6
24

Lisy

11 November 2025

“Ehi, artista.” La voce, profonda, dolce e a lui ben nota, arrivò alle sue spalle. Lionel si girò appena, attento a non cadere dallo scoglio sul quale era seduto. Lì, in piedi dietro di lui, c'era la figura alta e fascinosa di una donna che pareva una vampira con tanto di collana con simbolo celtico [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L. Carver: Se leggerete ancora di lei? Chissà, è un personaggio che vorrei [...]

  • Dax: Bel pezzo....Torneranno? Like

5
9
34

Il divano che non c'è

Esercizio di scrittura creativa - I 7 peccati capitali - L'accidia

11 November 2025

"Con la tivù accesa e le chiappe sprofondate tra i cuscini era una libidine stappare una birretta, affondare i polpastrelli per ravanare in un sacchetto di patatine e godersi un film appena scaricato." Sandra corrugò la fronte e interruppe il monologo di Adelina orfana di un divano appena portato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Teo Bo: Ciao Prof. Purtroppo mi sono perso quel film capolavoro che abbiamo però [...]

  • Rubrus: Anche mettere i gettoni può essere faticoso...

1
3
18

Il Principe di Sansevero (2/2): Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza seconda parte.

Funzione delle meravigliose macchine anatomiche

10 November 2025

Il Marchese Raimondo di Sangro, una figura eclettica dell’Illuminismo napoletano, è noto non solo per la sua nobiltà e le sue attività politiche, ma soprattutto, per le sue straordinarie invenzioni nel campo della anatomia e dell’ingegneria. Le macchine anatomiche da lui create, esposte nella Cappella [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    bravo e grazie Gennarino.
    Mi complimento con Rubrus...
    La [...]

  • Teo Bo: Come turista ho ammirato il Cristo velato e le macchine anatomiche. Mi ha fatto [...]

9
8
69

Blues

10 November 2025

Ho fatto uscire tutti dalla sala di registrazione. Nessuno sa di questa trentesima traccia, la mia canzone migliore e non sarà incisa. Solo Zimmerman l'ascolterà, apparirà a momenti. Fa parte del patto siglato quella notte al crocevia. «Eccomi Robert, suona per me». *** NdA: l'io narrante è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Sì, mi è piaciuto ma rispondo ora perchè nel frattempo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Dax!
    Grazie Rubrus! Beh, il merito maggiore è dello sconosciuto [...]

4
4
23

Vi racconto in breve la storia del Principe di Sansevero (1/2)

Il Principe di Sansevero: Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza

09 November 2025

Nel cuore della mia amata di Napoli, la città più affascinante e misteriosa del mondo, in piazza San Domenico Maggiore, si erge un palazzo che, più di ogni altro, racchiude i segreti e le meraviglie di un'epoca: il Palazzo di Sansevero. Qui visse Raimondo di Sangro, il principe di Sansevero, un [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
6
25

Quando Splinder chiuse...

Cronache dal paradiso dei CMS vintage, con glitter e malinconia

Miu
09 November 2025

Quando annunciarono che Splinder sarebbe morto il 31 gennaio 2012, la blogosfera reagì come una zia davanti alla chiusura del suo parrucchiere di fiducia: “Ma no dai, sarà una pausa estiva.” “Impossibile,” dicevano i superstiti del blogroll, mentre aggiornavano il contatore visite che segnava 12, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Miu: Grazie a tutti per aver letto e commentato questo racconto!
    Mi ha fatto [...]

  • Dax: È sempre un piacere leggere e leggerti...e imparare qualcosa.

4
4
26

Il dono della vita

08 November 2025

I Non penna o man convien per farne canto, ché basta il vol di rondinella lieve, che in marzo reca un segno dolce e santo. Tra gronde e tetti fa sua stanza breve, cercando nido in ferro e pietra dura, e al cor rivela un lume che solieve. Così la vita, dono che ci assicura, pur ne’ dolor si mostra [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Bernardo Panzeca: Grazie di cuore ❤ a tutti quanti

  • Ondine: Cerchiamo sempre la nostra anima poetica; triste o gaudente realistica o onirica, [...]

4
13
31

L'Altro 2/2

08 November 2025

La natura è la mia stessa carne, il mio sogno e la mia realtà. Le colline sono i fianchi di una dea, i venti il respiro caldo che scuote i pensieri. Le donne che ho conosciuto non erano diverse dai fiori dei campi: quasi sfrontate nella loro bellezza, offerte al sole come pesche mature, sature [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Mi sono spiegato male: che uno dei due fosse Guy era chiaro, Flaubert un po' [...]

  • Andrea Monaci: si Rubrus diciamo che in un uomo del tutto panico come Guy vi è il lato [...]

Torna su