Eppure  lo aveva amato intensamente. Ele lo aveva allontanato dalla sua vita. Era riuscita a farlo davvero? Se lo chiedeva spesso. Rodolfo era stato il centro del suo universo solo fino a qualche anno prima. Ora si sentiva come svuotata, sfinita. Non ne poteva più della sua ossessione, del suo essere sempre il primo della classe. Si, perché Rodolfo era stato sempre un passo avanti agli altri, la sua, doveva essere sempre l'ultima parola, lui, migliore degli altri. Eleonora lo aveva capito finalmente, forse tardi, troppo tardi. La sua vita ridotta a brandelli di esistenza. Pian piano ne era uscita.
Si erano conosciuti ai tempi dell'università, durante il corso di specializzazione. Eleonora al primo anno, tirocinante, lui all'ultimo anno.
Una storia nata in un periodo in cui Rodolfo lavorava da qualche anno a contratto part-time in una struttura sanitaria privata ed Eleonora lavorava come volontaria in un centro per anziani. Entrambi giovani, entrambi pieni di speranze, ambizioni e attese per il futuro. 
In una pallida mattinata di fine agosto Eleonora, attendeva sotto la pensilina il tram per recarsi alla struttura. Quel giorno il ventotto tardava più del solito. Rodolfo era in ferie e in compagnia di fido, il suo giovane labrador, si aggirava nel parco adiacente quando, chissà come, fu catturato da Eleonora che impaziente e nervosa, guardava l'orologio mentre alla collega al telefono spiegava - Luisa, sono alla fermata, arrivo un po' più tardi oggi - D'improvviso, notando lo sguardo insistente di Rodolfo, fece qualche passo avanti. Lui le si avvicinò e con fare deciso - "Signorina, mi scusi, le posso dire una cosa? - Mi dica - gli rispose un po' secca Ele -  - Ha degli occhi stupendi! - Si affrettò lui - Ele, sulle prime infastidita, scoppiò in una risata fragorosa. Le sembrava di assistere alla scena di un film d'altri tempi. - Grazie, ma non le sembra di essere un po' retrò? -  - Sono di fretta, devo andare a lavoro - Gli rispose lapidaria. - È la verità!  - rimarcò lui temerario e deciso. Da lì seguirono altri incontri alla fermata in attesa dell'ormai noto ventotto. La loro fermata. La fermata da cui parti la loro storia.
Una storia passionale, intensa.  Una storia dove il 'protagonista' era Rodolfo con la sua arte seduttiva, interessato molto alla conquista, all'affermazione delle sue capacità amatoriali. Si, perché nel momento in cui la sua preda cominciò a capitolare,  il suo atteggiamento di amante attento, premuroso, cambiò. In un attimo le certezze cominciarono a diventare dubbi, gli incontri si trasformarono in una sorta di controllo. Attenzione ed invasione nel mondo della compagna in una maniera, inizialmente, morbida, subdola e poi successivamente, invadente. Ele all'inizio si sentiva coinvolta, piena di gioia di vivere, di entusiasmo, di carica. Quando Rodolfo cominciò a sfoderare le sue manie di controllo, ad essere presente in maniera anomala nelle sue giornate, Ele ritornò lucida  svegliandosi dal sonno profondo in cui era sprofondata.  Aveva la sensazione di soffocare per  la presenza ossessiva di quell'uomo nella sua vita. Qualcosa, qualcuno che cominciava a toglierle il respiro. Le telefonate di controllo, i pedinamenti, gli appostamenti sotto casa. Rodolfo vedeva fantasmi ovunque. Aveva costantemente il sospetto di essere tradito. Ele, semplicemente voleva continuare a fare la sua vita, preferendo le amiche a lui, almeno una volta a settimana, di avere dei suoi spazi insieme al lavoro e ai suoi interessi. Quelli di sempre, il cinema e la danza. Spesso durante i suoi  allenamenti, Rodolfo si aggirava nei pressi del centro di danza. All'uscita Eleonora era spesso, tremendamente a disagio. Rodolfo, lamentando mancanza di attenzioni da parte sua, la richiamava insultandola e apostrofandola con aggettivi pesanti. Scenate disgustose di gelosia alle quali lei decise, finalmente, di porre fine. Non le fu facile tentare di allontanare quell'incubo dalla sua vita. Le costò tanto. Quell'uomo interessante dagli occhi azzurri e i capelli biondi, di cui si era innamorata perdutamente, si era rivelato un pericolo per lei. Il distacco non fu facile. Rodolfo  cominciò anche a screditare la sua immagine come donna e come professionista.  Eleonora era amata e stimata da tutti. Non era per nulla facile scalfire, la sua buona reputazione, le due doti, la sua dolcezza, la sua bellezza interiore. Un incontro sbagliato che segnò la sua vita lasciandole delle ferite profonde. 
Rodolfo, la sua problematica, il suo dramma, il suo essere oltre i confini di una realtà costruita, la sua sofferenza, la sua vera identità. Una personalità narcisista e la sua incapacità di amare. 

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L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

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Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

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L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

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Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

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In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

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16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

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La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

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15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

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L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

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Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

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L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

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CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

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