LA DAMA BIANCA

 

 

Erano tornati da una gita dove avevano visitato un castello nei pressi di un paese vicino. La dimora di un principe che nei secoli aveva cambiato molti proprietari, ed oggi era meta di visite guidate per le scolaresche e per i turisti di passaggio. La professoressa si era prodigata nello spiegare la vita che si conduceva in quelle dimore signorili. All’apparenza tutto sembrava uno scenario da favole, ma come in tutte le cose c’erano anche i lati negativi. Ora erano in classe e l’insegnante stava raccogliendo i pareri dei ragazzi, per avere le loro impressioni e le eventuali considerazioni. Il programma prevedeva di assegnare un tema, ma le sembrava troppo scontato, un metodo che era in vigore da sempre, lei preferiva l’impatto immediato, sapere cosa ne pensavano a caldo, per evitare che magari sapendo di dover fare un tema si documentassero per conto proprio.

- Allora ragazzi, vi è piaciuta la visita al castello, ritengo che sia stata molto interessante per capire il mondo di una volta, grandi palazzi, dimore signorili, castelli, tutto bello, ma se ci pensate molto scomodi per abitarci.

- Con tutte quelle stanze, prof, c’era bisogno di molte cameriere

- Certamente, Valeria, le famiglie nobili avevano bisogno di molta servitù, più erano importanti più servi avevano, servitù che, però non è che venisse pagata molto, avevano vitto e alloggio gratis e poco più. Il problema principale di questi castelli era nel sito dove erano costruiti, di solito in posti impossibili, lontano da tutto, senza luce, solo candelabri con candele, immaginate il puzzo e la quantità enorme di candele da consumare, senza riscaldamento e avete visto le pareti, erano di semplice pietra, doveva fare un freddo micidiale la dentro.

- Ha ragione professoressa, le principesse hanno il loro fascino nelle storie delle favole, però, la vita nei castelli, non era proprio da invidiare. Io, non potrei mai essere una principessa, sono troppo freddolosa.

L’intera classe si mise a ridere. Si divertivano, mentre l’ilarità scatenata dalla battuta della ragazza dilagava per la classe, Claudia, una che stava nei primi banchi si alzò per chiedere qualcosa alla professoressa.

 

- Mi scusi prof., però, durante la visita non ci ha detto nulla sul fantasma che abita ancora in quelle stanza vuote. Mio nonno mi ha detto che c’è una leggenda che riguarda quella casa, perché non ci racconta qualcosa, la prego! Lei conosce, immagino, la storia della dama bianca.

- Si, è un’antica leggenda, credo però, che non sia proprio adatta a voi, siete ancora troppo giovani per questo tipo di storie.

- Prof, cosa dice! sappiamo tutto sui fantasmi, sono solo fantasie niente di reale, ma sono storie belle da conoscere, ci dica, non si faccia pregare,

 

 

- Va bene, come volete. In tutti i castelli, c’è sempre qualche leggenda legata alla dimora stessa o a qualche persona che ci ha abitato. In questo caso, si parla della futura sposa del principe che fece costruire la casa, il suo nome era Eleonora, una ragazza bellissima erede di una nobile famiglia. Era vero amore, si amavano tantissimo, dovevano sposarsi e lui aveva fatto costruire, su uno sperone di roccia, il castello che era anche una fortezza inespugnabile. Il principe, come spesso accadeva, aveva un fratello minore, si chiamava Oreste ed era follemente innamorato della cognata Eleonora, inoltre nutriva un odio profondo verso il fratello perché stava per sposare la donna che lui amava.

- La solita storia, eh prof. la felicità da sempre fastidio a chi non la conosce.

- Proprio così, Anna, ma andiamo avanti, il giorno delle nozze, Oreste, organizzò un agguato fuori dal castello e uccise la sposa sulla carrozza che la stava portando in chiesa, pugnalandola ripetute volte, agiva in preda alla gelosia e gridava, “ non puoi essere mia, a non sarai di nessuno”

- Che fetente!

- Un po’ come succede ancora oggi prof,!

- se l’uomo viene respinto, ecco che fanno i prepotenti su di noi, uccidono le donne per vigliaccheria e per quel misero orgoglio di maschio offeso.

- E' proprio così, ragazze, comunque il delitto fu subito scoperto e le guardie reali lo volevano arrestare, Oreste si rese latitante giusto in tempo. Il principe saputo della tragica fine della moglie, impazzì dal dolore e si gettò dalla torre del castello. Lo spirito della moglie, si narra che tornò nel castello aspettando il ritorno dell’assassino, se voleva rivendicare il trono, il truce era costretto a tornare a palazzo e lei rimaneva lì ad aspettarlo. Da allora vaga senza sosta nel castello, indossa ancora l’abito nuziale, perciò la chiamano la dama bianca. Nelle notti buie senza luna le grida di dolore e il suo pianto echeggiano nell’aria, mettendo i brividi addosso a chi li sente. Lo spirito del principe impazzito, gira a cavallo, nelle campagne intorno al castello cercando il suo amore perduto. Non riuscendo a trovare la strada giusta, è destinato a girare per l’eternità, se trovasse la via giusta, potrebbe trascorrere il resto dell’eternità in compagnia della moglie, ma allora ci sarebbe un lieto fine e la leggenda non sarebbe più la stessa.

- Mamma mia che storia, – fece una ragazza commossa, - per colpa del solito disgraziato, due persone felici hanno visto distrutta la propria vita. Di Oreste non si è saputo più nulla, la giustizia non lo ha raggiunto? Non ha pagato il suo delitto?

- Ragazze, non è il caso di appassionarsi troppo, è solo una leggenda e tale deve restare. Il bello di queste storie è che ognuno può interpretare il finale a modo suo. Una leggenda è il racconto di un fatto realmente accaduto, poi il popolo ci aggiunge fantasia e un alone di mistero.

- Credo che per oggi è tutto, possiamo chiudere e andare a casa, la lezione è finita.

 

Tutti i racconti

2
3
10

Aforisma

29 March 2024

Le lacrime sono come invernali pioggie che mondano le vie dell'anima, ma lasciano il cuore sommerso nello sconforto! Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
20

Il mistero del gemello scomparso

mistero mai svelato

29 March 2024

Il mistero del gemello scomparso Sono disperato, mi trovo in una situazione di estremo disagio e non so come uscirne. Ho perso di vista mio fratello gemello. Noi abbiamo una vita in comune da sempre. Non facciamo nulla da soli, sempre insieme in tutte le occasioni. Ora sono solo, lui dov’è! [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: piaciutissimo 👌
    se ti va, il lenzuolo, testo mio scritto anni fa
    da [...]

  • Walter Fest: Bravo Lorenzo! Dopo tutta la violenza e le brutte notizie che passano in tv [...]

1
6
16

Campi Sterili

29 March 2024

Attraversando campi elettrici Da campi bisenzio a campi salentina Unico ristoro: una turgida sveltina Proseguendo tra campi magnetici E psichiche interferenze Di ricordi falciatrici e illusioni meretrici Sui campi elisi approdato Come odisseo Pax-cificato et ri-concimato per elisa e per ogni santo! [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: Hugo, apprezzo lo swing, apprezzo l' originalita', in questi casi si [...]

  • Hugo Bandannas II: walter, pienamente d'accordo forse dopp il Kinotto Prize mi sono montato [...]

5
5
17

IN CUCINA

Una ghiottoneria

28 March 2024

Per cena ho impastato l'amore con burro uova e farina. Ho gettato la palla nel cielo, son scese le stelle a gustarla.

Tempo di lettura: 30 secondi

3
8
17

IL CIELO AL TRAMONTO

28 March 2024

Il CIELO AL TRAMONTO NARR 1: “Il pittore, il pittore è scomparso, non c’è più. Come faremo? Lui non c'è più e noi non sappiamo cosa fare. Il quadro s’ha da finire, è indispensabile! Doveva essere un masterpiece, il suo ultimo masterpiece. Ma lui se n’è andato, non so come, è scomparso, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
5
19

Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo II (finale)

Seguito di “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”

28 March 2024

Attenzione: In questo racconto contiene passi della Sacra Bibbia. Coloro che vogliano evitarli possono leggere qualche altro mio racconto invece di questo. Buona lettura. ————————————————————————————————— Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo II (finale) Selafiele [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
24

Autunno

27 March 2024

Autunno Verrà e porterà profumo di caldarroste di mosto che ribolle di funghi e mais da sfogliare e fagioli da mettere a seccare. Verranno le nebbie intrise degli umori della terra e alberi che lasceranno andare le foglie per il loro atteso, unico e solitario viaggio d’addio. Verrà il tempo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Antonellina: Bellissima poesia!
    Hai descritto la magia di una stagione che appartiene [...]

  • Patapump: bravo Lorenzo
    sai sempre descrivere in maniera egregia 🤗
    le immagini? [...]

5
6
21

Mai chiunque….

27 March 2024

Nella tua mente non portare chiunque. Rischierebbe di perdersi nei vicoli stretti dei tuoi dinieghi,scivolando nelle curve delle tue incomprensibili contraddizioni. Negli anfratti dei tuoi euforici eccessi. Dei tuoi snervanti silenzi. Lascia entrare solo chi ama passeggiare sotto i temporali. Sotto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
14

Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo I

Seguito di “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”

27 March 2024

Incipit: poco dopo la visita di Belzebù e Brace in Paradiso (vedi “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”- Capitolo III), tutto il Paradiso si indigna. Il motivo è che a parer loro ai giovani diavoli non viene data la possibilità di accedere a un’istruzione completa, come avviene [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Capitolo primo? I precedenti fanno parte di questo? Hai creato un mondo. Un [...]

  • L’esilioDiRumba: Certamente, mi fa piacere interessi.
    I due racconti sono correlati e sono [...]

3
11
34

Storia di una donna ossessionata dal suicidio di Luigi Tenco

Dopo aver ascoltato “Ciao amore, ciao”, scrive al marito: «Mi uccido, seppellitemi a Ricaldone». Lascia tre figli

26 March 2024

F.C. non aveva mai prestato attenzione alla musica leggera. Non sapeva chi fosse Luigi Tenco e non aveva nemmeno seguito il Festival di Sanremo, ma il suicidio del giovane cantautore l'aveva colpita profondamente. Ogni notte, F.C. lo sognava e raccontava al marito, un operaio che la sera rincasava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Carola scrivi sempre in modo egregio. Sei in grado di fornire le storie di [...]

  • L’esilioDiRumba: Per quello che vale, ho letto che per un suicidio di un giovane influencer [...]

4
9
32

Perle o biglie?

poesia

26 March 2024

PERLE O BIGLIE? Siamo perle Tutte raccolte insieme sullo stesso filo Una poi l’altra infilate dal destino La [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • An Old Luca: stapelia: molto gradita.
    Mi sono domandato anche io se perla o biglia. [...]

  • stapelia: An Old Luca. La frase che ripeto spesso è; "non facciamoci troppe [...]

2
15
29

Questione di testa

26 March 2024

Gino non poteva credere che stesse succedendo proprio a lui. «Sono stanca di uomini vuoti, G» gli aveva ripetuto più volte prima di chiedergli – chiedergli? Dio mio l'aveva quasi implorato – di salire e quel “G.” lo faceva impazzire, gli dava l'illusione di non essere “Gino” (che razza di nome, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Intendiamoci, trovo il racconto "carino", altrimenti non l'avrei [...]

  • L’esilioDiRumba: @Rubrus anche questa tua ultima battuta alla Leo Ortolani (per chi non lo conosccesse [...]

Torna su