Hospice di San Cesario: piano terra, stanza numero 5.


Una stanza confortevole circa 6x7, con bagno annesso e una grande porta finestra a due ante, protetta da tendine a soffietto.
Un possente letto ospedaliero di ultima generazione, con materasso ad acqua motorizzato, per attenuare le piaghe da decubito.

Un lettino per l'assistente, due poltroncine con i braccioli in legno chiaro, rivestite in similpelle di un bell'azzurro carico, una poltrona simile, ma con lo schienale più alto e, penso, reclinabile, un comodino per l'assistente, un mobiletto ospedaliero attrezzato a supporto del malato, un armadio a due ante nuovissimo con chiavi e con le ante di un azzurro deciso, ma un po' più chiaro delle poltroncine, un tavolino scrittoio, con le gambe tonde marroncine e il piano in tinta con la parete. 
Nella stanza solo quattro colori ben coordinati: soffitto bianco; pareti verdino carico, tendenti al celeste; arredamento e ampi fascioni dietro ai letti a protezione del muro, in un azzurro carico; pavimento con piastrelle 30x30 latte e caffè, ordite obliquamente.

Il bagno è ampio e con la vasca. Le piastrelle posate in verticale e non oblique, arrivano quasi al soffitto, con il pavimento coordinato. Sono di un rosa pallido con un fascione (una piastrella) giallo ocra molto deciso, a circa un metro d'altezza, che gira su tutte le pareti. 

In alto, alla fine delle piastrelle, una cornicetta in ceramica analoga, che le chiude. Il pavimento riporta gli stessi colori delle piastrelle, ma è fatto a scacchiera: una rosa e una gialla.
Un minuscolo mobiletto in plastica, con specchio e due sportellini, sopra il lavandino. Completano il tutto un finestrone verticale scuro e un pannello verticale in plastica di circa un metro e sessanta, tra il bidè e il wc, dove è inserito il maniglione con l'asciugamano; un interruttore per l'aeratore a tre velocità. Ovviamente tutto climatizzato centralmente, con termostati in ogni stanza.
Nella stanza, installato a parete, c'è anche un televisore da 17 pollici, che non abbiamo mai acceso. 

 

Io scrivo e la nonna continua a respirare come un orologio.
Immobile, con i tubicini dell'ossigeno nel naso, la bocca aperta, gli occhi chiusi, con il viso sempre più scavato, ma respira profondamente e regolarmente. È il ritmo del Pace Maker che, evidentemente, funziona egregiamente. 


Abbiamo deciso di seppellirla nella terra. Era un suo vecchio desiderio. Le faremo una bella aiola fiorita... non ne abbiamo ancora parlato e non sappiamo come sarà. Sono indeciso se mettere la foto dei suoi 90 anni o una foto più recente. 

 

Quando era ancora semicosciente, le ho portato il libro con le foto dell'Albania... ha sorriso... 
Ho sistemato il libro sul comodino, in modo che potesse vederlo e ogni tanto (5, 10 minuti) cambiavo le pagine: non smetteva di guardare in quella direzione, con le sue pupille gialle e velate, a volte aperte, a volte socchiuse. 
 

Adesso sono ormai tre giorni che ha gli occhi chiusi. Quando provi a bagnarle la bocca per rinfrescarla, la serra per qualche minuto, e respira col naso... poi la riapre e riprende il suo ritmo normale. Potesse controllare la sua volontà, avrebbe fatto di tutto per smettere di respirare.
Resiste imperterrita. Non mangia nulla da oltre una settimana e prima ancora, quando era a letto dalle suore, mangiava pochissimo grazie alla pazienza e all'insistenza di suor Carmela.
Una suora infermiera Vincenziana... una suora VERA (tutto in maiuscolo).
Instancabile e sempre disponibile.


La mamma non sapeva dire bugie e di fronte a domande imbarazzanti che le faceva la suora, del tipo 'a chi vuoi più bene?' faceva un ampio sorriso, storceva la bocca ed evitava di rispondere.

 

Quando stava in casa con le badanti, invitava tutti a fare una preghiera al Signore, per farla morire.
“A che servo ormai, sono molto stanca... fatemi morire!”
Poi aggiungeva che non era possibile, perché era sana come un pesce e non aveva mai avuto alcuna malattia.


La stessa cosa l'ha detta a un volontario del 118, che probabilmente l'ha fatta parlare, quando è arrivata in ospedale e sicuramente la stessa cosa avrà detto alle dottoresse, che l'hanno visitata in ospedale. 

 

Ho deciso di scrivere per ricordare. A volte i ricordi evaporano piano piano e si perdono come tante goccioline nell'aria e rimane solo una nebbia indistinta e lontana.
Quand'è così e vuoi ritornare dov'eri tanto tempo fa, ti basta rileggere quello che hai scritto in quel momento. 

 

Ho continuato per tutto il tempo, senza fare altro e avrei continuato all'infinito, se la nonna non avesse deciso di non respirare più... 

Casa, Hospice, Brindisi, Hospice, Casa, Hospice, Brindisi, Hospice, Casa... Una cadenza incessante e regolare come il respiro della nonna... sembrava attaccata a un cuore artificiale e invece era il suo cuore, che continuava a funzionare sotto l'impulso del Pace Maker. 

 

La sera all'Hospice attendevo sino alle 21 l'arrivo di un'assistente per la notte, che andava via alle 7.30, quando ritornavo per portare mia sorella. Due ragazze eccezionale, studentesse di Infermieristica, consigliateci dall'Hospice: Chiara e Michela... due angeli custodi gentili e preparati, che si sono affezionati molto alla nonnina. 

 

Avrei continuato all'infinito... ho scritto... ma la nonna mi ha sentito ed ha voluto andarsene in punta di piedi proprio questo venerdì sera alle 21 e 45. 

Quando sono arrivato verso le 18.30 respirava male; di tanto in tanto chiudeva la bocca e cercava di deglutire, ripetendo il tentativo per due, tre volte. Dopo qualche minuto, riapriva la bocca e ricominciava a respirare, ma con fatica. 

Non si sentiva più la locomotiva dei giorni precedenti. Il suo respiro è finito così, con un po' di fatica. 

 

Ho pianto? No, ancora no.
Piangerò? Non lo so... probabilmente primo o poi piangerò.

 

Un accenno c'è stato quando, qualche giorno fa, mi ha telefonato Francesco piangendo... “Smettila! Finisce che fai piangere anche me!” gli ho sussurrato. 

Un altro accenno c'è stato stasera, quando ho visto piangere mia figlia. “Eravamo ormai preparati da 10 giorni” le ho detto “Non la posso vedere così la mia nonnina” mi ha risposto.
Ecco... adesso mi metto a piangere anch'io! 

 

SMETTO!!! 

 

Una preghiera per la mia mamma, che non è più su questa terra... 

21/07/2017 - San Cesario di Lecce

Tutti i racconti

4
3
14

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ecate: .... come vorrei ancora credere a Babbo Natale, alle renne e alla slitta volante [...]

  • Dax: Bella....attendo. Like

3
5
44

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
25

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
33

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

5
6
23

Lisy

11 November 2025

“Ehi, artista.” La voce, profonda, dolce e a lui ben nota, arrivò alle sue spalle. Lionel si girò appena, attento a non cadere dallo scoglio sul quale era seduto. Lì, in piedi dietro di lui, c'era la figura alta e fascinosa di una donna che pareva una vampira con tanto di collana con simbolo celtico [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L. Carver: Se leggerete ancora di lei? Chissà, è un personaggio che vorrei [...]

  • Dax: Bel pezzo....Torneranno? Like

5
9
33

Il divano che non c'è

Esercizio di scrittura creativa - I 7 peccati capitali - L'accidia

11 November 2025

"Con la tivù accesa e le chiappe sprofondate tra i cuscini era una libidine stappare una birretta, affondare i polpastrelli per ravanare in un sacchetto di patatine e godersi un film appena scaricato." Sandra corrugò la fronte e interruppe il monologo di Adelina orfana di un divano appena portato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Teo Bo: Ciao Prof. Purtroppo mi sono perso quel film capolavoro che abbiamo però [...]

  • Rubrus: Anche mettere i gettoni può essere faticoso...

1
3
18

Il Principe di Sansevero (2/2): Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza seconda parte.

Funzione delle meravigliose macchine anatomiche

10 November 2025

Il Marchese Raimondo di Sangro, una figura eclettica dell’Illuminismo napoletano, è noto non solo per la sua nobiltà e le sue attività politiche, ma soprattutto, per le sue straordinarie invenzioni nel campo della anatomia e dell’ingegneria. Le macchine anatomiche da lui create, esposte nella Cappella [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    bravo e grazie Gennarino.
    Mi complimento con Rubrus...
    La [...]

  • Teo Bo: Come turista ho ammirato il Cristo velato e le macchine anatomiche. Mi ha fatto [...]

9
8
69

Blues

10 November 2025

Ho fatto uscire tutti dalla sala di registrazione. Nessuno sa di questa trentesima traccia, la mia canzone migliore e non sarà incisa. Solo Zimmerman l'ascolterà, apparirà a momenti. Fa parte del patto siglato quella notte al crocevia. «Eccomi Robert, suona per me». *** NdA: l'io narrante è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Sì, mi è piaciuto ma rispondo ora perchè nel frattempo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Dax!
    Grazie Rubrus! Beh, il merito maggiore è dello sconosciuto [...]

4
4
22

Vi racconto in breve la storia del Principe di Sansevero (1/2)

Il Principe di Sansevero: Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza

09 November 2025

Nel cuore della mia amata di Napoli, la città più affascinante e misteriosa del mondo, in piazza San Domenico Maggiore, si erge un palazzo che, più di ogni altro, racchiude i segreti e le meraviglie di un'epoca: il Palazzo di Sansevero. Qui visse Raimondo di Sangro, il principe di Sansevero, un [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
6
25

Quando Splinder chiuse...

Cronache dal paradiso dei CMS vintage, con glitter e malinconia

Miu
09 November 2025

Quando annunciarono che Splinder sarebbe morto il 31 gennaio 2012, la blogosfera reagì come una zia davanti alla chiusura del suo parrucchiere di fiducia: “Ma no dai, sarà una pausa estiva.” “Impossibile,” dicevano i superstiti del blogroll, mentre aggiornavano il contatore visite che segnava 12, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Miu: Grazie a tutti per aver letto e commentato questo racconto!
    Mi ha fatto [...]

  • Dax: È sempre un piacere leggere e leggerti...e imparare qualcosa.

4
4
26

Il dono della vita

08 November 2025

I Non penna o man convien per farne canto, ché basta il vol di rondinella lieve, che in marzo reca un segno dolce e santo. Tra gronde e tetti fa sua stanza breve, cercando nido in ferro e pietra dura, e al cor rivela un lume che solieve. Così la vita, dono che ci assicura, pur ne’ dolor si mostra [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Bernardo Panzeca: Grazie di cuore ❤ a tutti quanti

  • Ondine: Cerchiamo sempre la nostra anima poetica; triste o gaudente realistica o onirica, [...]

4
13
31

L'Altro 2/2

08 November 2025

La natura è la mia stessa carne, il mio sogno e la mia realtà. Le colline sono i fianchi di una dea, i venti il respiro caldo che scuote i pensieri. Le donne che ho conosciuto non erano diverse dai fiori dei campi: quasi sfrontate nella loro bellezza, offerte al sole come pesche mature, sature [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Mi sono spiegato male: che uno dei due fosse Guy era chiaro, Flaubert un po' [...]

  • Andrea Monaci: si Rubrus diciamo che in un uomo del tutto panico come Guy vi è il lato [...]

Torna su