Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre.

Ho mollette sparse per casa e spesso anche attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi.

 Mi piacciono i vestiti ed adoro indossarli. Tant’è che nel mio immaginario mi figuro stirante, piegante e catalogante per colore e tipologia.

Nella realtà sono approssimativa e spiegazzata se non addirittura macchiata.

Ecco, proprio oggi, raccolgo le mollette di varia foggia e struttura in un cesto di plastica.

Questo mi rassicura mentre getto i panni sui fili.  Afferro quei miracoli di ingegneria colorata e blocco tessuti come se lo avessi scoperto questo pomeriggio che funziona così, ci sono molte mollette ancora che avanzano quando i panni bagnati sono terminati.

Prima della menopausa avrei dato fuoco a tutto, balcone incluso.

Ora sono felice.

Mistero ormonale.

Anche la mia presenza successiva a casa di questi due signori eleganti e caldi ha un motivo inconfessabile e incomprensibile fino a che usavo gli assorbenti.  

Nella Pasqua del Lockdown avevo ancora il ciclo.

Annaspavo di solitudine e avevo terminato la lista di persone con cui chiacchierare quando uno dei due mi chiamò. Parlammo talmente a lungo che dopo la fine delle restrizioni fui invitata da loro.

Eccoci qua, qualche Pasqua dopo, che ricevo lo stesso invito per il giorno dopo pasquetta.  Arrivo con aria quasi casuale e vengo presentata agli altri invitati come “Elisabetta la nostra amica lontana”.

Ho il dubbio che il pranzo debba ancora tenersi ma sono tanto disperata che cerco di passare inosservata. Tutti sono atletici e stirati. Il giardino di questa casa è verde, colorato, ordinato. Due gazebo ci ospitano e le sedie di metallo sono state ridipinte di bianco per noi. Provo a scambiare qualche parola ma non ci riesco anche se strappo qualche sorriso.

Così mi piazzo sulla sdraio con reggipiedi più favolosa che mi abbia mai sostenuta in questa vita e fingo di guardare un punto lontano nell’orizzonte. Il sole mi copre ed io socchiudo gli occhiucci e comincio le ninne.

Quando mi risveglio per fortuna sono ancora tutti lì. Sul tavolino metallico ridipinto anche lui da poco ma di rosso, vedo sei mignon che terminano non dopo che un acuto ed affilato coltello li abbia spaccati in due.

Io non muovo un muscolo.

Forse sono sollevati nel pensare che io sia morta nel sonno o forse hanno un master in “ignoramento di sconosciuta” ma decido comunque di comportarmi come mi trovassi in una sala d’attesa.

Ecco. Devono resistere fino ad un certo orario.

Da qui la conversazione che ascolto prende un senso comprensibile.

I due padroni di casa hanno due domestici che li accudiscono in tutto e per tutto. Lavano, stirano, stendono, cuciono, cucinano, lavano per terra, spolverano, curano il giardino e gettano la mondezza.

Sono gay? Mi chiedo senza proferire parola.

L’interessantissimo racconto prosegue. Insomma: da almeno quattro mesi non si trovano più le mollette.

Immagino la tragedia, i due tornando a casa disperati alla ricerca delle amate scomparse.

Ecco, si chiedono, perché spariscono?

Gli affamati scuotono la testa confusi mentre anche i due alberi del giardino, uno dei quali ora mi fa ombra, cominciano a perdere le foglie per protesta.

Da qui una ragazza bionda e molto bella, giovane, con un abito cucito a mano, le scarpe di un blu profondo come la sua voce, propone l’acquisto di una telecamera con cui riprendere il giardino per scoprire come i due diligenti stenditori di panni provvedano a questa incombenza.

Da qui parte del gruppetto obietta che queste benedette mollette possono essere disperse anche in casa.

Ecco che le telecamerine debbono essere messe ovunque: in cucina dove si trova la lavatrice ma anche in bagno dove è posizionata la cesta dei panni sporchi.

Sono le 15.45 quando un tizio alto e flessuoso arrotolando un foglietto di carta estromette ogni opinione contraria alle riprese e cerca sul cellulare il costo degli accrocchetti.

“La mia amica Cristina dice che costa una cinquantina di euro” dico.

Da questo momento in poi è tutta una caccia al tesoro per individuare il luogo dove montarle e soprattutto l’angolazione della ripresa.

Alle 17 ogni speranza di bevanda o cibo accessorio è svanita.  In compenso la casa dei miei ospiti è stata perquisita alla ricerca delle mollette e sei angoli sono stati individuati come luoghi perfetti per le telecamere.

Mi guardano con circospezione dato che non mi sono alzata dalla costosissima sdraio ma mi rispettano moltissimo da quando un signore con i baffi mi ha definito “sagace”.

Devo questo apprezzamento al commento relativo al tempo necessario a visionare il “girato” delle telecamere, che proponevo di dividere tra di noi per sollevare i padroni di casa.

Mi alzo pigramente con lo scomparire del sole. Alla fine il pomeriggio è passato ed io sono stata bene. Fantascientifico ma bene.

Uscendo saluto senza rammarico ed abbracciando il più alto dei due mi illumino di un’idea magica.

“Ma con i soldi delle telecamere, perché non comprare un’asciugatrice?”

Povere piccole amate mollette.

 

Tutti i racconti

2
4
15

Diario di un pazzo 1/2

29 October 2025

Conoscevo due fratelli ai tempi delle medie. Da allora, quasi quarant’anni prima, non li avevo più visti. Un giorno entrai in un bar e ne incontrai uno. Lo salutai e gli chiesi come stesse suo fratello. «Ah, sta bene, ora, ma qualche tempo fa non si sarebbe potuto dire». «Che cosa gli era successo?» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
3
16

Equinozio d'autunno 2/2

riti ancestrali

29 October 2025

Pochi minuti dopo apparve, nella sua veste bianca di vergine, la principessa. La sua carnagione era delicata come l’avorio. Lo sguardo che lei posava sul padre e sui sacerdoti era dolce, umido, sembrava non rendersi conto di cosa stava par affrontare: il coltello sacrificale del gran sacerdote [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dario Mazzolini: caro scrittore ho letto volentieri il tuo racconto anche per la mia passione [...]

  • Ondine: Illustrissimo scrittore :)) la seguiamo con grande piacere e curiosità. [...]

4
5
22

L'anniversario

28 October 2025

Quando la vide per la prima volta, ferma sul costone, il vento smise di soffiare. Una figura nera, esile, un brandello d’abito funebre impigliato a un albero secco. Gli dava le spalle. Una cuffia logora le copriva il capo. Le braccia, sottili e lunghissime, penzolavano come rami spezzati. Era [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
10
32

Un giro per il quartiere

Dax
28 October 2025

Ugo si alzò dal divano, spense la tv e infilò il cappotto marrone. Passò davanti allo specchio e si sistemò i capelli bianchi. Afferrò il guinzaglio dalla mensola in legno vicino alla porta e fischiò piano. — Andiamo, Mal. È l’ora del giro. Il bulldog francese sollevò la testa dal cuscino con l’aria [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: In effetti, avevo una mezza intenzione di chiederti di "Ascia Nera".

  • Dax: @Rubrus: Ok, potrei continuare con Ascia Nera😅

2
2
15

Equinozio d'autunno 1/2

antichi riti

28 October 2025

Era costume, nei popoli antichi, quando si venerava ancora l’antica religione e prima che si affermassero gli Dei dell’Olimpo, di festeggiare tutte le ricorrenze legate alla Madre Terra. I vari culti erano dedicati al Sole, la fonte di calore ed energia per far crescere i raccolti, per separare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
4
24

EULASYA LA RAGAZZA EXTRATERRESTRE 2/2

27 October 2025

«Quello davanti a te è Lurial», disse Eulasya, mentre la sua navetta si accingeva ad entrare nell'atmosfera del pianeta. La superficie sembrava veramente quella della luna, ma non c'erano crateri dovuti alla caduta di corpi celesti, forse per mancanza di una fascia di asteroidi come nel nostro [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Racconto molto carino. Mi è piaciuto il.detto" L'intelligenza [...]

  • Rubrus: Be', ecco un'interpretazione SF dei cerchi nel grano che, qualche anno [...]

2
6
25

A Roma in compagnia di Keith

Arte e musica all together now

27 October 2025

Amici lettori mi viene da piangere al pensiero che l'estate sia finita, la luce, il sole, il mare, un gelato, una bibita fresca, solo una tshirt e via, via le zanzare, no le zanzare non le vogliamo più e adesso l'autunno con i suoi colori caldi ci accarezzerà gli animi e il cuore, animo ragazzi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Ondine sei una bella persona, solare, espansiva, socievole e cordiale, riesci [...]

  • Ondine: Grazie Walter... che dire... non credevo di essere un'eroina. Un abbraccio. [...]

3
4
22

Una memorabile serata da Beppaccio

26 October 2025

Va detto che non era la prima volta che uscivano tutti assieme per andare a cena fuori. Tuttavia non si erano mai azzardati a recarsi in un ristorante stellato, o quantomeno in qualcosa che gli potesse assomigliare. Fu per questo che ripiegarono su un locale dal nome di grido, un qualcosa che andasse [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Racconti divertenti e mai banali. Bravo

  • L. Carver: Anche stavolta non ho dovuto sforzarmi troppo per trovare ispirazione. La vita [...]

1
1
20

EULASYA LA RAGAZZA EXTRATERRESTRE 1/2

26 October 2025

Era una tranquilla serata estiva, il cielo era trapuntato da milioni di stelle e un’incantevole luna gigante, alta verso ovest, gettava la sua pallida luce dorata sul campo di grano di mio padre, illuminando le spighe che emergevano dal buio sui loro steli ondulanti al vento. Ero nella mia stanza, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
0
12

La Letteratura Fantastica - Postfazione

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

25 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo quinto e ultimo capitolo leggeremo le conclusioni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
5
71

In via Teano

25 October 2025

In via Teano i nostri corpi nudi distesi su un materasso adagiato sul pavimento. Bagnati di luce soffusa. Nel monolocale soltanto i nostri sospiri. E tutto il resto fuori.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Viola5: “La puttana di Centocelle”, un testo dove l’autore che nella [...]

4
9
29

Ti dico ciao

25 October 2025

“La casa è vostra”. Quanto ho atteso questa frase in questi ultimi tre anni di frenetica ricerca e di sporadico sconforto! Finalmente la casa dei sogni è mia ma in questo periodo, fatto di sogni a occhi aperti, ho trascurato la vecchia casa di famiglia. Ho trascurato cosa avrei lasciato e mi sento [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Taty: Grazie Dario 😊

  • Teo Bo: Scritto con grande sensibilità e con un filo di nostalgia (quanto basta). [...]

Torna su