“Se dovessero chiedermi ‘Perché ti manca ancora?’ io risponderei che la tua mancanza mi ha teletrasportata in un limbo maledetto, dove tutte le immagini dei ricordi e delle belle cose passano in continuazione: il tuo viso, i tuoi occhi e il tuo sorriso sono tratti indelebili che non riesco a cancellare. Ricordo questo periodo natalizio di qualche anno fa è stato quello più felice e vissuto, ci siamo trovati e ritrovati scoperti e amati, vissuti e poi gettati nella banalità assurda di questa fine ingiustificata. Mi sento come vittima di un’ingiustizia non capita, non sono stata assolta dal mio reato.
Mi sento oggi pessima ma allo stesso tempo guerriera della notte e delle parole cosi che dopo il tuo abbandono, ho utilizzato lo strumento della parola scritta come dolcificante per alleviare la mia sofferenza, si perché il tuo andare via mi ha spezzato il cuore in quattro parti. Mi manchi e non posso nasconderlo non riesco a nascondere niente di me, traspare ogni singola emozione. Sono quel tipo di persona che si fa ingannare dalla trasparenza, con me siete tutti in un porto sicuro perché la verità verrà sempre a galla, ti doveva bastare guardarmi negli occhi per capire cosa volevo o perché mi sentivo in un determinato modo: sono semplice, semplice è la mia arrabbiatura, il mio volerti e il mio non volerti….nessun punto fermo è stato fissato nella mia testa, non ho preso nessuna direzione. Sono in un limbo.
Sono semplice come il mare, sono semplice come la terra che calpesti, sono semplice come la musica e come l’odore che porto sulla pelle. Ma la semplicità da quello che ho potuto afferrare, forse è arte complessa e articolata.
Nella semplicità della notte e del giorno, il pensiero di averti perso per sempre mi annienta e mi manda all’inferno, mi sento delle mani che mi stringono il collo, e mi uccidono.
C’è una frase che ha fatto il giro nella mia testa in questi mesi: ‘L’amore è una cosa semplice’, io vedevo questo in noi, vedo te che apri la porta di casa, che stiri e fai il bucato ed io che non riesco ad infilare una busta nel cestino dell’immondizia, vedo noi in un Supermercato a Fare la Spesa e vedo quello che mi ero immaginata e creata nella testa: Sicurezza la coerenza di amarti in quel preciso momento, anche quando mi lasciavi da sola a casa e tornavi la sera tardi, tu sportivo e appassionato ed io che rivendicavo in alcuni momenti le tue attenzioni di una volta.
Quelle attenzioni del week end insieme da qualche parte, o gli abbracci improvvisi mentre lavo i piatti e i baci tuoi, la tua parolina mostriciattola, o la tua mano con le unghie mangiate calda che sfiora la mia e mi manda in estasi di tranquillità e di gioia, sono emozioni ed esperienze che non hanno prezzo e sono inimitabili, diffido dalle imitazioni, non ho vissuto incubi o bugie ma solo verità e mi è bastato guardarti per tre anni negli occhi per capire l’unicità dei tuoi sentimenti e la perdita tua di tranquillità. Mi manca il tuo respiro, la tua testa sul cuscino, la vita insieme a te…le avventure e quel bicchiere di vino bevuto insieme a tavola o a Castel Dell’Ovo…mi manca tutto.
Mi sento una ladra, una sporca mi sento che non vado avanti senza te….ho provato a cercarti negli occhi degli altri a colmare il mio vuoto di divertimento, alcool e rabbia ma non è servito a nulla, e allora mi sono affidata alla poesia, come mio solito, al melodramma come sempre. Ed è uscito fuori tutto questo, ma neanche questo alla fine ti è arrivato forse al cuore o forse si. Le mie parole ti hanno in parte ferito e anche le tue, si rompe qualcosa alla fine di tutto, ma rimangono quei silenzi e quelle immagini di noi, che eravamo perfetti insieme.
Quei litigi e quelle incomprensioni, quella rabbia che porto in corpo e che subentra ogni volta che vado in panico e ogni volta che mi sono spaventata in passato, per tutte le volte che ho dubitato di te, quelle incomprensioni non posso risolverle hanno fatto parte di me e fanno ancora parte di me come ieri anche oggi,
e sono uscite perché sentivo che c’era qualcosa sotto l’amore e l’immensa importanza che tu eri per me qualcosa di diverso, ed escono oggi quando quella sensazione che provavo e mi rendeva insicura...è uscita fuori rivelandosi la più vera di tutti….Che tu non ci sei più. Bam!
Schianto, distruzione….delusione…maliconia…rabbia…incoerenza emotiva…depressione….Riprovare non riprovare….sparire…silenziare…tutto e niente, un’onda che si schianta e varca le Grotte della mia anima, le lacera, le mangia….Brutta esperienza, cercare di rimettere in piedi una vita che pensavo fosse perfetta, ricostruire dalle macerie.....equilibrio lineare che si era spezzato! Bum! Non ero più niente, solo briciole di un pane tagliato male... e sabbia..sparsa... ero meno di niente. Sono ancora incredula
Non ho più parole sensate da offrirti se non queste del mio Monologo dell'abbandono ho perso il controllo e nella mia Guerra interiore Volevo solo che tu mi amassi di nuovo"
Esiste la Mancanza nel Monologo dell'Abbandono: "Tu mi manchi anche se mi hai distrutto il cuore e lo hai dato in pasto alle reti dei pescatori, mi manchi come se non ci Fosse un domani, Sei qui nel cuore e non riesco a Cacciarti Via" .
"Sono confusa e stanca e non faccio niente di concreto per averti di nuovo, faccio solo peggio….Sei un Fantasma delle mie giornate, mi tiene compagnia negli attimi più tristi.
Non credere più in niente, neanche più alle mie parole scritte…che sono e continuano ad essere incoerenti e Ferite, cosi come lo sono io …..
Mi sono persa nelle mie Ferite.....