Questa città si potrebbe paragonare a ciò che era l’Olimpo per l’antica Grecia. Infatti tutte le altre città dipendono da essa e dai suoi abitanti. In quanto popolata solo da dei.

Quando si parla degli dei le persone comuni si immaginano chissà quali poteri sorprendenti ed estremo sfarzo. Invece, credete a me, da un occhio esterno sembrerebbe identica a una qualsiasi città popolata dagli esseri umani. Anzi, addirittura più monotona. L’unica differenza è che i suoi abitanti portano il pesante fardello di sapere come tutto ciò che fanno nella vita quotidiana, si ripercuota in tutte le altre città popolate da umani, animali e piante.

Invece di raccontarvi come è fatta questa città, che potrebbe risultare sorprendentemente noioso, preferisco rendervi partecipi di un preciso avvenimento successo tempo fa.

Quando i suoi abitanti si imbatterono in un evento misterioso anche per degli dei.

Capitarono così tanti diluvi da sommergere tutto come nelle peggiori alluvioni e subito dopo un periodo estremamente lungo di siccità.

A nulla servirono gli sforzi e il valore dei suoi abitanti.

Che essendo degli dei, nessun uomo poteva superare o eguagliare come caratteristiche. Ma le cui capacità, quella volta, non furono sufficienti.

Un giorno un giovane dio, durante il loro solito momento di aggregazione e consultazione, disse - Se si continua a ragionare su come rimediare ai disastri naturali sia una questione solo della nostra città non si riuscirà mai a venirne fuori. Dobbiamo smetterla una volta per tutte ad esagerare in umiltà e prendere un minimo di coscienza di ciò che siamo. Ovvero degli dei. Diamoci un taglio con questa usanza di non parlarne ad alta voce nemmeno tra noi e prendiamo coscienza della nostra importanza. Perché è quello che ci sta chiedendo tutto ciò che ci circonda. Questa volta eccedere con l’umiltà sarebbe un peccato di disinteresse per tutto il creato. Un peccato imperdonabile. Ma lo vogliamo capire che se cade questa città, poi le altre la seguiranno come tessere del domino e in modi peggiori della nostra. Perciò, ripeto, per prima cosa dovremmo smetterla di nascondere la nostra vera natura e tornare a ragionare come delle divinità quali siamo. Inoltre dovremmo servirci di quelle persone comuni che potrebbero servire a uscire da questa situazione. Gli individui utilizzati per questi scopi potrebbero essere attirati condividendo con essi parte della nostra divinità in cambio. -

Gli anziani saggi della città degli dei lo stettero a sentire e il suo discorso fu così convincente che alcuni di loro presero in considerazione la sua proposta.

Però credete a me, narratore di questa storia nonché uno tra gli anziani saggi della città degli dei, la parte più difficile doveva ancora essere risolta.

Come fare a premiare chi non è un dio con qualcosa di divino? Sarebbe come premiare, senza offesa, un animale ripagandolo in denaro.

Il fato volle che mentre gli altri misero in atto questo piano creato su due piedi mi ritrovai a tu per tu con il giovane oratore. Perciò gli porsi quella domanda. Lui mi rispose - Se quello che stiamo facendo è veramente per tutti, come stiamo portando noi questo fardello, mi aspetto che qualsiasi altro essere possa sopportarlo relativamente alle proprie possibilità. Senza ordinarglielo e nemmeno chiederglielo. Anche perché sarebbe impossibile spiegarlo a parole, tantomeno nel linguaggio umano. Basterebbe farglielo intuire. Io sono convinto di una cosa: tra gli esseri mortali, quelli che possono venire pagati condividendo con loro qualche cosa che non ripaghi la loro carne, ma la loro anima, saranno coloro che agiranno di spontanea volontà. Comprendendo o per lo meno intuendo la situazione che si sta passando. -

L’indomani cominciai ad arare il campo usando uno dei miei animali da traino come al solito. Conclusi anche in anticipo l’appezzamento di terra giornaliero. Così, per non rincasare prima, andai a riposare all’ombra.

Dopo pochi minuti vidi il toro sbuffare, muoversi in cerchio e cercare addirittura di fare dei piccoli salti.

Quando la cosa durò più di qualche minuto, mi ricordai le parole proferite da quel giovane il giorno precedente.

A quel punto, senza pensarci due volte montai nuovamente l’aratro al toro. Con esso arai un altro campo intero.

Finimmo per tempo, nonostante il campo aggiuntivo. Allora guardai il toro negli occhi, vidi che aveva lo stesso sguardo di sempre e non si agitava più. Il toro sembrava non accusare il grande sforzo che aveva fatto quel giorno. E, ovviamente, non era nemmeno conscio dei vantaggi che avrebbe portato all’intera comunità.

Mi misi ad accarezzare il suo pelo partendo dalla fronte proprio in mezzo agli occhi, dopodiché trattenni a stento le lacrime ed il suono del pianto. Avevamo la risposta sotto i nostri occhi e non l’abbiamo vista, per tutto questo tempo.

Tutti i racconti

1
0
5

Il gatto e il topo 1/2

29 December 2025

“Il mio desiderio più grande è vedere un topo che mangia vivo un gatto. Prima, però, dovrebbe anche giocarci abbastanza a lungo.” Da “Il gatto e il topo”, Elias Canetti, 1973 Non avrei mai immaginato che la mia vita potesse cambiare così in fretta. Fino a pochi mesi fa vivevo in un piccolo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
1
4

Manuale di Zoologia Urbana

Sopravvivere tra Broensis e Ironicus

Miu
29 December 2025

PROLOGO Prima di leggere questo estratto del mio Manuale di Zoologia Urbana serve una piccola prefazione. I nomi latineggianti non sono lì per darmi un tono, ma per catalogare due tipi umani molto reali che mi capita spesso di osservare. L’Homo Broensis, per esempio, è il giovane moderno che vive [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • La Gigia: Quanto mi garba il tuo modo di scrivere... Bravissima!

6
45
84

Il paese dei piccoli 2/2

28 December 2025

Il cambiamento avvenne in modo quasi impercettibile, come tutte le rivoluzioni profonde. Arrivò il compleanno di Orlan. Secondo la Legge della Statura, il giovane avrebbe dovuto iniziare a rimpicciolire a partire da quella data: un millimetro alla volta, quasi impercettibile, ma abbastanza per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
10
38

Nuovi Orizzonti - La consegna

Dax
28 December 2025

Max era affondato sulla poltroncina della cabina di pilotaggio, lo sguardo perso nel vuoto interstellare. La sigaretta elettronica sbuffava vapore viola che gli velava il volto. Doveva trovare un modo per salvare la creatura nella cassa… e sé stesso dalla Space Force. Non era affar suo, eppure [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo ai complimenti e ai fan di "nuovi Orizzonti"... We want [...]

  • Dax: @MarcoFanta.Grazie, errori di battitura sfuggiti. "trasalì" [...]

3
5
42

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una prima parte davvero accattivante. Brava.

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

3
2
134

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
33

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
33

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

6
5
37

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
11
185

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

  • Lawrence Dryvalley: Rinnovo like. Rileggendo il mio precedente commento, forse non sono stato molto [...]

8
6
44

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
185

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

Torna su