“…perché devi capire che la morte fa parte della vita. Quella, la gente, nasce, vive, muore. E’ così, dispiace, perché è umano dispiacersi, ma bisogna andare avanti, che ci vuoi fare? Tu la volevi bene alla maestra, è vero? Mi ascolti?”

 

Don Gaetano parlava con il rosario in mano e quello manco lo stava a sentire. Aveva lo sguardo perso nel vuoto. Come se poi ci volesse la palla di vetro per capire che Orazio alla Signorina Carmela Vassallo, maestra elementare in pensione, ci voleva veramente un bene dell’anima. E quella di punto in bianco muore. Una morte improvvisa che uno si chiede “ma è possibile?” E ti viene difficile capire, accettare. Figuriamoci per uno come Orazio che teneva per quella donna come Fausto Coppi sbavava per la sua bicicletta. E poi gli aveva insegnato a leggere e scrivere. Scrivere mo’….la firma la faceva con dignità e buona calligrafia e per le schedine in fondo bastava un puntino. E poi non stiamo lì a girarci intorno, uno nella vita a qualcuno si deve pure affezionare, fosse pure un cane bastardo con la coda mozza, o un aucelluzzo o un porco pulito. Lui si era scelto quella donna minuta. L’unica che lo difendeva quando gli altri bambini lo prendevano in giro per quella zoppia che non gli permetteva di correre dietro un pallone. E così Orazio trascinava la gamba sinistra e la sua vita allo stesso modo, bestemmiando e maledicendo il mondo intero, e non si capacitava perché proprio a lui, che aveva fatto di male in fondo? Con una madre che puzzava di vino a peste e un padre che vai a capire chi è.

Che film la sua vita, di quelli che non si capisce un cazzo di niente, e gli veniva difficile ricordarsi dei momenti felici, delle cose ridicole. E ci provava a riavvolgere la sua vita come la cassetta pirata del Festivalbar, ma proprio non gli riusciva. Brevi flashback di quella donna che gli ricordava che lui aveva un nome storico, Orazio, e da lì la guerra tra gli Orazi e i Curiazi. Per lui la storia finiva lì. E poi le capitali che ripeteva a cantilena. Quella era la geografia, un mondo da scoprire. E gli venne in mente il mare, di una volta che la maestra portò in classe una conchiglia di quelle lucide, tropicali, che ci potevi sentire le onde dentro. Quella scena se la ricordava bene ed era una bella cosa a pensarci. Non certo il suo lavoro! Ma uno che deve fare? Ciondolare a vita nella piazzetta del paese a rigirarsi i pollici? E allora anche un lavoro alle pompe funebri poteva andar bene. A lui, in verità, andò bene da subito, appena capì che è dei vivi che bisogna aver paura e non dei morti. Quelli se ne stanno lì, ti ascoltano in silenzio e tu ci puoi parlare (lui lo faceva sempre quando li vestiva). Non alla maestra, però, disse subito alla Ditta che lui non se la sentiva di vestirla magari portarla sì, con la Mercedes nera che Orazio lucidava con cura quasi come passare la spugna sulla schiena di una bella fanciulla dalla pelle color latte.

“il mare…” – pensava - …quella donna veniva dal mare, quando ne parlava le si illuminavano gli occhi e forse, chissà, avrebbe desiderato ben altro che morire in un paesino dell’entroterra Avellinese. A pensarci ci vorrà più o meno un’ora. E poi perché quel lento caracollare verso il camposanto con le solite bizzoche in processione? Troppe volte aveva vissuto la stessa scena. Ora basta!

Quelle, le idee, poche per la verità, se ne stanno nascoste con cura e quando meno te lo aspetti ti si manifestano con tutta la loro effervescenza.

E fu così che Orazio lasciò il segno della gomma sull’asfalto e il mesto corteo alle sue spalle e più di uno si chiese se quel povero sciancato era uscito pazzo o che cosa. Niente e nessuno gli fece cambiare idea, al mare l’avrebbe portata. Per l’ultima volta. La sua era una guida sicura, accarezzava i tornanti della Costiera Amalfitana con eleganza e si incazzava quando qualcuno, nel vedere quel carro funebre, si grattava a mo’ di scongiuro. “A’ sorata!!” – questo gli veniva da dire e poi piangeva. Il viso rigato da lacrime vere mentre ad alta voce, singhiozzando, ripeteva a memoria le capitali del mondo, una per una, in rigoroso ordine alfabetico.

Ed eccolo il mare. Che poi nel mare d’inverno ci sono mille colori e tutta la malinconia del mondo. E così spense il motore e parcheggiò, in un posto dove d’estate ci sono ombrelloni e grida di bambini e profumo di creme abbronzanti.

Si asciugò in fretta il viso con le maniche della camicia e tirò su col naso e dopo, soltanto dopo, chiese al vecchio gestore del chiosco un’orzata.

Stanco, ma felice, si appoggiò alla macchina che aveva sistemato in modo che la bara guardasse il mare e facendo un respiro profondo pensò esattamente questo: “ Certo, io al mare ce l’ho portata la Signora Vassallo e me la immagino pure contenta, ma la sua, a dirla tutta, sarebbe stato calare a mare la cassa e io sopra, a cavalcioni, remando deciso fino a sbarcare a Positano!”

Qualche attimo dopo accennò un sorriso, rimise in moto l’auto e andò via.

Da lontano il vecchio gestore del bar fece cenno di sì con la testa, non si capì a cosa, e riabbassò lo sguardo su una vecchia settimana enigmistica ingiallita dal tempo.

Tutti i racconti

2
2
11

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I like.
    Ìn un cuore tradito il disincanto ci induce a non credere [...]

  • Virginia Lupo: molto triste questa poesia.
    bella ma triste.
    Mi permetta di esserle [...]

4
7
13

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Mi hanno proposto una maschera coreana in profumeria. Non vedo
    l'ora [...]

  • Teo Bo: Beh...Ora dovrai cambiare la foto del profilo. Attendo curioso di vedere il [...]

7
8
39

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • PRFF: I lke.
    Intrigante, scorrevole,asciutto,ritmato con bravura:
    Ci saranno [...]

  • Ecate: .... non mi stupisce che Juana vi sia piaciuta ;-)

4
3
20

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
32

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
26

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
41

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
135

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
35

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
73

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

Torna su