“Venite tutti, che strana meraviglia il mare ci portò...”

Angelo Branduardi, Gulliver.

 

Questa è la storia. Qualcuno lo sentì pronunciare queste parole a mezza bocca poco prima di andarsene. Di lui sì è sempre saputo poco, il suo silenzio lo ha spesso preceduto. Un tipo strano, uno di quelli montati male, storto come un tronco d’ulivo, la pelle consumata dal sole e dal sale. Nel mare dell’incertezza naviga da sempre a vista chiedendo conforto ai suoi occhi chiari e alle mani che hanno maneggiato più spine che rose. Poco pesce nella rete e una voce che gli dice di spingersi più a sud dove se all’improvviso ti volti non vedi più il posto da dove sei partito. Terra dove si sente estraneo mentre lì, un puntino in mezzo al niente, accarezza un’idea effimera di libertà.

Un paio di volte ha incrociato dei barconi pieni zeppi di persone ma ha proseguito dritto senza fermarsi. Non è vigliaccheria la sua. Sono storie che ha sentito, quelle di scafisti senza scrupoli che spingono in acqua persone abitate dal terrore che non sanno galleggiare. Ma lui è da solo e mischiarsi a quell’orrore non è conveniente. Ogni volta che torna sulla terra si fa il segno della croce, se nella rete c’è più pesce del solito dice anche un’Ave Maria ma inciampa nelle parole e conclude con un Amen libera tutti. È il pensiero che conta, l’intenzione, si fa coraggio così. E poi parlare non gli viene bene, ha studiato per la firma e per leggere i nomi delle squadre sulla schedina del Totocalcio. Quando il suo sguardo incrocia quello di un altro si produce in un saluto smozzicato, a volte nemmeno quello e muove la testa come a voler dire ciao nel linguaggio dei derelitti, parola che gli ricorda tanto il mestiere.

Da solitario a uomo solo il passo è decisamente breve, nessuno che lo aspetta, nessuno che gli chiede come stai. Molti lo scansano da quando ha deciso di cambiare nome alla barca, la legge non scritta dei marinai lo ha condannato senza appello. Nessuna scritta a inneggiare questo o quel Santo ma un nome strano di donna dal colorito diverso dal suo. Fu lui a raccogliere quel corpo gonfio che galleggiava come una zattera posticcia. In una bustina di cellophane un documento d’identità mezzo consumato dalla salsedine e alcuni foglietti con su appuntati degli indirizzi in Germania. Shahida, si chiamava così, è diventata una scritta bianca sulla fiancata e a chi gli chiede spiegazioni risponde che è giusto così. Ieri il mare ha fatto la voce grossa, a volte succede, diventa intrattabile e non ci puoi ragionare. Un barcone si è spezzato a un centinaio di metri dalla riva. Il buio, voci che si fanno sempre più flebili, corpi come vuoti a perdere e poi scarpe, vestiti colorati, bambole di pezza, bottiglie mezze vuote, foto sbiadite. La vita che affonda in un gorgo d’indifferenza.

Hanno chiamato lui, qualcuno si è ricordato della sua abilità nel pescare cadaveri. Li ha tirati su uno ad uno e ad ognuno ha dato un nome inventato. Se fosse stato in acqua con loro ne avrebbe forse salvato qualcuno o magari sarebbe annegato anche lui. Li ha portati sulla spiaggia, messi in fila come girasoli e poi se ne è andato a testa bassa. È tornato due giorni dopo a raccattare quello che il mare aveva nel frattempo restituito, un inventario di speranze disilluse. Lo ha fatto per non morirne lui stesso anche se in fondo morire non lo spaventa perché nell’abisso della sua coscienza sa di aver fatto pace con la nera signora. Non c’è giorno in cui non pensa alla morte e la immagina come una festa di paese dove metti il vestito buono e saluti la gente con un’espressione diversa, pacificata.

È un tramonto da incorniciare quello che si lascia alle spalle. Quei corpi sembrano dormire, gli occhi chiusi sulla notte. Per alcuni era la prima volta su una barca, non avevano mai visto tutta quella distesa d’acqua dove lo sguardo si perde insieme al sogno di una vita diversa, nè migliore o peggiore, semplicemente diversa, con un finale da scrivere. Morire in fondo non è il peggiore dei mali, ci si fa l’abitudine, quello che è davvero insopportabile è il non essere riusciti a riunire tutta quella minutaglia d’affetti sparsi come cenere in luoghi così lontani, dove il sole nemmeno brucia più. Pregare non serve e poi quale Dio? Non saprebbe nemmeno disegnarlo mentre guarda lassù e vede solo nuvole e gabbiani con il vento che muove le cose e le sposta più in là. Non prega quei morti per non offendere nessuno, preferisce urlare con il poco fiato che gli rimane, al largo, quando nessuno lo vede, urla e piange di rabbia per quella che ai suoi occhi appare un’enorme ingiustizia. Lacrime che si asciugano al sole, fiere, come di chi ha percorso ogni centimetro di vita arrivando stanco ma sereno all’appuntamento dove qualcuno finalmente lo chiama per nome sorridendo. Un luogo che immagina confortevole, se ci fosse il mare sarebbe bellissimo.

g.

Tutti i racconti

0
0
2

Lui e Lei 2\2

03 November 2025

Passarono settimane, mesi, Lui cominciava a sentire la sua mancanza ed era dispiaciuto di non esserle stato accanto. Di tanto in tanto si sentivano su WA ma s’inviavano messaggi vuoti e sterili. Un giorno però Lei gli disse di essere incinta del nuovo compagno. Lui rimase attonito, non era trascorso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
3

La signora dei Topi 1/2

03 November 2025

Giovanna dormiva agitata, il viso imperlato di sudore e le coperte attorcigliate attorno alle gambe. La luce del mattino filtrava appena attraverso le tende, disegnando ombre leggere nella camera. Da fuori, si sentì una voce impaziente: “Giovanna! Sveglia, dai!” Era sua sorella, che bussava con [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
5
30

Una storia particolare (4/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

02 November 2025

Prima di partire chiesi ad Angelo di avviare le pratiche per poterci sposare. Dopo quasi un mese ci trovammo davanti al sindaco, mano nella mano, con il cuore pieno di emozione. Le nostre nozze furono semplici ma intense: uno sguardo, un “sì”, e la sensazione profonda di essere finalmente una famiglia. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: piaciuto con qualche riserva personale. Però brava davvero

  • Walter Fest: Mario er benzinaro mi ha pregato di darti un consiglio......togli quella foto [...]

2
3
23

Lui e Lei 1\2

02 November 2025

In un giorno come tanti, a una ragazza pugliese arrivò una richiesta di amicizia su Netlog da parte di un ragazzo di Roma. Sin dalle prime battute tra i due c’era del feeling, nonostante fossero lontani e avessero età diverse. A Lui, di Lei colpì la fotografia in cui sedeva su una vespa rosa. Anche [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dax: Attendiamo il seguito. like

  • Donatella: amore e sofferenza interessante aspetto secondo parte

4
4
29

Una storia particolare (3/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

01 November 2025

Quando il medico mi chiese, quasi per scherzo, «Ma quindi siamo in un caso di utero in affitto?», risposi con calma: «No, dottore. È solo un gesto d’amore, un dono che Marianna ha voluto farmi». «E il padre chi sarebbe?» domandò lui. «Lo chieda a lei», dissi sorridendo. Alle sei del mattino nacque [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: caspita... coinvolgente anche questa puntata. A domani

  • Miu: Mi ha colpita la delicatezza con cui porti avanti questa storia, che resta [...]

5
2
20

La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (2/2)

01 November 2025

Morgana mostra un pianeta tutto ricoperto d’acqua. MORGANA: Guarda il loro pianeta natale, quei banchi luminescenti in fondo all’oceano. C’è bellezza in questo spettacolo di luci. Sono solo cellule, batteri di appena dieci micron di diametro, connessioni sinaptiche, ridondanza… hanno cominciato [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la frase finale di Merlin..
    ottimismo della ragione oppure...
    onirica [...]

  • Dario Mazzolini: grazie per avermi fatto incuriosire su un genere che non ho mai preso in considerazione. [...]

4
4
39

Una storia particolare (2/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

31 October 2025

Dopo alcuni minuti di silenzio, presi la parola. «Marianna, in fondo tuo figlio non ha tutti i torti. Se te la senti, puoi portare avanti la gravidanza, e io ti sarò accanto in tutto e per tutto. Ma se preferisci interromperla, andremo insieme da un bravo ginecologo: potrai farlo in sicurezza e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Marisella: Grazie.
    Credo di essere riuscita a suscitare curiosità. A dopo

  • Dax: Un racconto delicato....particolare....Like

6
3
26

La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (1/2)

31 October 2025

Nel Giardino degli Universi, dove il tempo non ha dominio e lo spazio è solo un’eco, infinite bolle fluttuano, come semi trascinati dal vento. Ogni bolla custodisce un Universo, un insieme di valori per le costanti fisiche, e danza, con ritmo diverso. Tra queste geometrie sospese vegliano due entità: [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
23

A proposito di IA... Lei (Her, 2013)

Una riflessione sulle tematiche del film scritta dall’utente di LdM Oggetti Smarriti

31 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Oggetti Smarriti esamina come il film in oggetto faccia riflettere sul rapporto tra le persone e le IA evolute. Fantascienza o prossimo futuro? Invitiamo tutti alla lettura e, se vorrete, al commento nell'apposita [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Oggetti Smarriti: Vorrei ringraziare Lorenzo e tutta la redazione per aver pubblicato il mio [...]

  • Rubrus: Il film, ma non solo questo, parte dal presupposto che il computer "ci [...]

4
13
59

Una storia particolare (1/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

30 October 2025

Il 29 gennaio 1980, in una piovosa giornata d’inverno, venni al mondo. I miei genitori, già avanti con gli anni, avevano a lungo desiderato un figlio e finalmente il loro sogno si realizzò. Crescendo come figlio unico, ricevetti da loro tutte le attenzioni possibili: non mi fecero mai mancare nulla, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
8
21

Diario di un pazzo 2/2

30 October 2025

3 Il giorno dopo vado a comprare le trappole e le sistemo ai quattro angoli della casa. Un paio le metto all'interno del magazzino vicino alla casa. Sono trappole fatte apposta perché il topo mangi l’esca, ma muoia in un altro luogo e non dentro la trappola stessa. I giorni successivi non vedo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Piaciuto. Il tema dell'ossessione e della trasformazione di un amico (o [...]

  • BrunoTraven: grane Rubrus!!!! è un'idea da tenere in considerazione in una versione [...]

3
4
27

Diario di un pazzo 1/2

29 October 2025

Conoscevo due fratelli ai tempi delle medie. Da allora, quasi quarant’anni prima, non li avevo più visti. Un giorno entrai in un bar e ne incontrai uno. Lo salutai e gli chiesi come stesse suo fratello. «Ah, sta bene, ora, ma qualche tempo fa non si sarebbe potuto dire». «Che cosa gli era successo?» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su