Un cielo grigio ad incorniciare quella giornata; mano nella mano con lui e il marciapiedi, che fissavamo. innocui. Non sapevo che pensare, continuavo ad ostentare quel sorriso falso e pieno di preoccupazione e dolore e nella testa il pensiero che da li a poco avrei dovuto lasciare la mano di quell'estraneo, che ormai amavo da diverso tempo, nelle mani di qualcun altro. Un dolore silenzioso, nascosto a me e scoperto per caso, mi ha costretto ad odiarlo, mentre aspettavo di avere sue notizie fuori da un pronto soccorso, che ogni giorno aimè, vede passeggiare di fronte le sue porte scorrevoli migliaia di persone. Io, quel giorno, ero solo un numero in più, tra i tanti. Una sigaretta, un'altra e il tempo è fermo. “Come possono essere passati solo 10 minuti, adesso provo ad entrare e chiedo” . Questo il pensiero che mi facevo tra una sigaretta, una camminata, un caffè e il telefono, che squillava di continuo con la scritta “mamma” sul display. Ore passate così; poi, vedi uscire un infermiere, scandisce il mio nome a voce alta, tutti si girano verso di me ed io, getto a terra l'ennesima sigaretta e corro verso di lui, sperando di poter tornare a casa tranquilla. Mi guarda, mi parla, mi osserva e io muta, come un pesce in un acquario, incapace di emettere un sibilo dopo aver sentito quelle parole. Lo ringrazio per quella sentenza e me ne vado verso la mia auto, parcheggiata alla bene e meglio tra le tante in un pronto soccorso. Avevo saputo, ed ora ero li, seduta, le mani appoggiate al volante, il telefono che squilla in sottofondo, i clacson di auto in lontananza. In un attimo non ero più io, mi sarei dovuta trasformare, rimodellare a quel dolore che mi aveva trafitto sentendo quelle parole uscire dalla bocca di un estraneo. Tutto era cambiato, svanito; progetti, desideri, parole, tutto. L'avrei rivisto giorni dopo, attaccato a una macchina a me estranea, con quel mezzo sorriso sulla faccia e sarei rimasta li, finché me le avessero permesso, finché, non avessi rivisto quella luce che anni prima mi aveva fatto innamorare di quegli occhi. 

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COABITAZIONE - 2/2

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20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

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COABITAZIONE - 1/2

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19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

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IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

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Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

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Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

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Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

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Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

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HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

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15 December 2025

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  • Rubrus: Come dicevo, rieccomi. Devo dire che per un habituè del genere avevo [...]

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