Da adolescente mi chiedevo perplessa: “Ma cosa ci faccio io su questa terra? Perchè vivere?” Crescendo, in verità, non ci ho più pensato, ma il seme era stato gettato. Nel disordine misterioso e vivace di un terreno incolto, odore di terra, profumo di vento e lacrime di pioggia hanno nutrito, cullato, accarezzato questo seme perchè non avesse paura di crescere e farsi largo con i suoi primi timidi germogli. Pur inconsapevole di questo processo, un silenzio complice copriva con le sue ali l’aprirsi dei bocciuoli in fiori trasparenti di luce.  

Una prima risposta alla mia domanda si manifestò nell’età adulta in una forma e luogo inaspettati. Pensosa e immobile su una grossa roccia nella foresta di Fontainebleau vicino a Parigi dove sentieri di sabbia lasciata da un mare scomparso ricordano paesaggi lunari, mi sentii stranamente e insistentemente osservata. Mi voltai all’improvviso per scoprire dietro di me a debita distanza una figura immobile e senza volto completamente abbracciata da un mantello nero. Non ebbi il tempo di chiamare spaventata i miei compagni di gita: l’apparizione, che non aveva nulla di irreale o di minaccioso, aveva scelto un momento in cui fossi sola e mi parve semplicemente in un atteggiamento di paziente e rilassata attesa. 

La morte mi apparve da allora, più che uno spauracchio, come una figura amica e mi viene ancora a visitare ogni tanto quando meno me l’aspetto. L’avverto con la coda dell’occhio mentre scivola via leggera dalla mia ombra e faccio appena in tempo a salutarla con rispetto che già è scomparsa.
Con la morte ho un rapporto particolare: osservo il suo processo nelle piccole cose della vita come trasformazione di un ciclo che continua all’infinito. Nella preparazione del cibo per esempio: compro, preparo, cucino, mangio, digerisco ed elimino e via di seguito. O nelle amicizie:  qualcosa nasce, prende piede, si sviluppa, arriva al suo picco per poi spegnersi e via di seguito. Oppure con le persone care che se ne sono andate: i morti non mi danno mai tristezza, anzi li sento e ne parlo come se fossero vivi, come se fossero "diversamente" vicini. Vivi e morti abitiamo in uno stesso vissuto, nella stessa fetta di tempo, presenti nel grembo della memoria. 

Ma quell’apparizione fece soprattutto sorgere in me una domanda: “Come posso andarle incontro? Come posso imparare a morire?” Mi bastarono pochi soggiorni in una comune in India per rendermi conto che prima di imparare a morire avrei dovuto imparare a vivere, sì, ma in una visione del mondo diversa dalla mia e che avrebbe richiesto di rivedere tutto quello che mi sembrava vagamente di conoscere, incluso un fardello che  ingombrava inutilmente il cuore. 
Aiutata dall’esempio di un compagno, imparai a poco a poco ad osservare stupita alcuni di quei panni di me che mi erano diventati stretti: vecchi schemi di pensiero presi da altri, deformazioni professionali di segretaria perfetta, rimasugli di brava ragazza servizievole con schegge di ferite passate, raggiri di donna accomodante, per non citarne che alcuni.  
E non era questa una specie di morte volontaria? Non era questo il paradosso del vivere per imparare a morire e rinascere dalle proprie ceneri? Cosa voleva insegnarmi quell’apparizione se non indicarmi una strada per scoprire l’essere misterioso che veste il mio nome, che porta il mio volto e che è il “senza volto” dell’apparizione stessa? 

Per questo considero la morte una compagna fedele, anche se è da alcuni anni che non mi rende più visita... e se fosse perché ha capito che sono sulla buona strada? 

Tutti i racconti

0
1
8

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
1
7

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
8
19

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: E adesso... qualcosa di completamente diverso: se non altro perchè è [...]

  • Rubrus: ps: va da sè che le parti in cui dice che va bene non sono interessanti [...]

1
2
14

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
1
20

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
15

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
18

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
24

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
9
24

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: veramente ti sei commosso Dax? ... guarda che mi hai fatto il più grande [...]

  • Dax: @thecarnival Mi sono immaginato Lyra, wuesta creatura fragile e l'ho associata [...]

4
7
37

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

  • Dax: carino....like

4
6
24

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
45

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

Torna su