Quanto è bello uscire con gli amici. Il sabato pomeriggio, tornare a casa solo per mangiare e appoggiare la cartella, poi via e non si torna fino a cena. Quanto è bello poi prendere l'autobus del ritorno col sorriso sulle labbra e la testa finalmente libera dai pensieri della scuola. Già, quanto sarebbe bello, vero? 

È ciò che pensa quella ragazza, seduta sul suo letto, cellulare alla mano. È ciò che pensa mentre invia quell'innocente richiesta, ancora armata di un sorriso e una speranza. È ciò che pensa quando i primi “no” iniziano ad arrivare, seguiti dai “mi dispiace” e dai “forse”. 

La mano le trema, la schiena si incurva. Gli occhi scorrono quei messaggi che infondo sono tutti uguali, ma lei li senti tutti quanti rimbombare nel silenzio della stanza. 

No, voglio stare a casa oggi. No, devo già uscire con un mio amico. Mi dispiace ma ho scuola, devo studiare scienze, devo aiutare mia mamma, sai, le ho promesso che facevamo i muffin insieme. 

Un sospiro, uno solo. Non è esattamente tristezza, infondo se lo aspettava. Però sarebbe stato così bello poter per una volta riempire il silenzio di quella stanza, così pesante, ingombrante. Sospira di nuovo, mentre sta già pensando dentro a quale libro rifugiarsi questa volta, quando la suoneria fa un ultimo squillo. 

“Hey, io forse posso venire, chiedo e te lo dico ok?” 

Ed è come se una scossa la scuotesse dalla testa ai piedi. La ragazza salta su, il sorriso al suo posto, afferra le cuffiette e l'aspirapolvere perché se c'è una cosa che sua madre le ha insegnato è che gli ospiti devono trovare la casa pulita. Allora lei passa il pavimento canticchiando, mentre già immagina quanto si divertirà insieme a quell'unico amico che le ha detto di sì, ma quando arriva al salotto sente ancora l'infausta suoneria.

Quel messaggio che prima le aveva dato tante speranze ora va ad unirsi al coro di tutti gli altri. 

Eppure la ragazza non si ferma. Alza il volume e se prima canticchiava appena, ora quasi grida mentre pulisce il corridoio e poi la camera e il bagno. Non si ferma quando le mani iniziano a tremare. Quando le prime lacrime le rigano le guance, lei canta ancora più forte, alza ancora di più il volume e inizia a ballare scompostamente, braccia e gambe che non sanno dove andare e nel dubbio la fanno girare in un'eterna piroetta mentre la vista si offusca sempre di più e… cade. 

Con lei, cade anche quella maschera di finta forza. Le lacrime scendono indisturbate ora, portandosi dietro residui di quel trucco che ormai non serve più. Una voce le ripete che non è colpa loro, può capitare, se nessuno vuole stare con te devi proprio essere un fallimento, non è vero?

Fuori, il tempo sembra provare simpatia per lei e decide di rispecchiare il suo umore. È quel primo tuono che frena le lacrime silenziose. 

La ragazza si alza. Osserva l'aspirapolvere abbandonato lì a fianco e decide che ci penserà dopo. Non legge nemmeno il titolo di quel volume verde che afferra come un naufrago stringe un salvagente, lo apre subito, ancora prima di arrivare al letto e nel momento in cui i suoi occhi si posano sulle parole d'inchiostro lei, finalmente, svanisce.

Tutti i racconti

3
4
23

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

4
6
26

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Ecco. Ora mi tocca coscrivere gli amici per giocare ad Arkham Horror o alle [...]

  • AliDiNotte: Grazie a tutti per i commenti. Smoki è proprio l'effetto che voglio [...]

3
4
32

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

  • Dax: bello, triste.Like

11
17
67

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
13
34

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A scanso di eqiuvoci: in questo testo, la IA non ci ha messo becco.

  • Aaron: Molto interessante Rubrus... Che ne dici di ricavarne un articolo per il nostro [...]

5
9
31

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Veramente uno dei lavori più benfatti che ho letto qui su LDM per i [...]

  • Smoki: AMO. TUTTO. SMODATAMENTE.
    Amo le storie di nonni e nipoti.
    Amo la differenza [...]

4
4
27

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

5
10
26

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

  • Lawrence Dryvalley: il finale, secondo me, è illusoriamente positivo. le premesse portano [...]

4
3
23

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
7
23

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
23

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
32

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su