Le chiavi le aveva buttate in tasca. Nella fretta non sapeva se aveva chiuso con due mandate, con una o semplicemente non aveva chiuso, e continuava a chiederselo lungo il tragitto che sembrava un’accozzaglia disarmonica di passi, marciapiede e umidità estiva. Aveva il respiro pesante, le gambe pesanti, il cuore levitato e gli occhi annebbiati; nella testa volavano mille pensieri e l’unica immagine che proiettava davanti a sé non era un’immagine ma una fusione di luci fioche che stanche cedevano il passo alla prepotenza elettrica dei lampioni, disseminati su tutto il marciapiede. – Non è possibile che il tempo sia volato così in fretta!- continuava a ripetersi mentre una fitta alla tibia lo costringeva ad assumere un passo incerto, dolorante e incostante. Sperava fosse ancora lì ad aspettarlo. Anche questa notte. Aveva preso questa piacevole e spensierata abitudine che gli concedeva un attimo di respiro vivo, di tregua. Tregua dalla vita prestabilita, dalla vita programmata, dal giorno che si imponeva per ore ed ore e lasciava un piccolo spazio anche alla notte che si occupava di consolare, di lenire, di cullare, di ricordare.

Era arrivato alla conclusione che la vita poteva essere una delusione di aspettative; ma perché nessuno parlava di quello non programmato e non aspettato? Aveva vissuto un po’ di anni pensando solo al non accaduto, ma che fine avevano fatto quei momenti inaspettati che gli avevano regalato attimi di sorpresa, fiducia, adrenalina? Non era vita anche quella, forse? Forse era quella, invece. Non aveva intenzione di dimenticarsene e per questo aveva fissato il suo notturno appuntamento con carta, penna, ricordi e notte.

- E’ la gentilezza della notte che culla i ricordi e li alleggerisce, li rende piacevoli. La notte è comprensiva e solidale - pensava e si ripeteva, come se volesse cullarsi in quella dolcezza riscoperta che gli faceva da paziente compagna nei suoi viaggi notturni fatti di ombre, sguardi sfocati, parole reinterpretate, colori confusi che prendevano vita grazie a lui. – E’ tutta una questione di memoria e ricordi - pensava. Li aveva trasformati in inchiostro e fogli di carta.

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La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

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24 April 2024

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haiku

24 April 2024

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

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Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

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Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

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Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

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morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

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21 April 2024

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Seguito della mia precedente poesia “La farfalla e l’elefante”

21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

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Sedoka - 3

21 April 2024

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Altrove

21 April 2024

Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]

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