Tutto cominciò per un malinteso perché Eva a dire la verità impazziva per gli ananas che però erano difficilissimi da sbucciare, soprattutto perché Adamo non aveva inventato il coltello, né alcun corpo tagliente o contundente che nel pacifico e vegetariano mondo detto Eden non avevano davvero ragion d'essere.

Mai quindi il padre di noi tutti avrebbe potuto idearli e forgiarli senza delittuosa o difensiva motivazione.

Cosa magnifica con qualche piccolo inconveniente, perché mandar giù l'ananas con tutta la buccia era impresa assai tosta.

Idem noci, cocco, mandorle ecc.

Per cui Eva, stufa di pere-susine-albicocche- cachi-mandarini-banane, un bel giorno decise di fare lo sproposito e s'attaccò alla vietata mela proprio per scatenare il padron di casa e provocare lo sfratto.

Detto fatto.

Catapultati nella valle di lacrime, le motivazioni per forgiare corpi contundenti e sempre più affilati furono talmente tante che Eva non ebbe mai più problemi con le cocce dure. Ne ebbe qualche altro con Caino che le scannò Abele, ma nella vita non si può avere tutto. Ultima cosa. Di tutto questo il povero Serpente non fu mai responsabile. Tutte calunnie.

Quel giorno se ne stava tranquillo per fatti suoi a cambiar pelle e Eva lo sapeva benissimo perché si era prenotata quella vecchia per una borsetta. Ma che senso avrebbe avuto una borsetta senza almeno una foglia di fico a cui abbinarla?

Nudi e senza vergogna mai e poi mai sarebbero un giorno arrivati ad Armani. Intollerabile più dell'ananas.

E' il caso di dire che con una fava, pardon, mela, la madre di noi tutti prese proprio due piccioni.

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