Non sono mai completamente tranquilla. Sto in casa, controllo che tutto sia a posto, ed in generale mi pare non ci sia niente che appaia particolarmente in disordine. Eppure so che qualcosa mi sfugge, che la mia cameriera in questo stesso momento probabilmente è da qualche parte seduta a fumare, ad esempio, senza che io possa neppure dire niente a riguardo. Certe volte cerco di essere dura con lei, di farle provare le sue responsabilità verso di me e verso tutta la mia famiglia, ma già mentre le dico qualcosa, sento di esprimere dei giudizi fuori luogo, di pretendere da lei cose assurde, di criticarle comportamenti che in fondo, pensandoci con un maggiore distacco, forse in seguito troverei al contrario ben appropriati a questa situazione in cui siamo immersi. Lei comunque resta in silenzio ed ascolta i rimproveri senza mai ribattere niente. Il fatto è che non riesco a rivestire quel ruolo che mi sono ritrovata a dover interpretare, e poi mio marito quando rientra mi pone subito qualche domanda diretta, ed io sento che sta semplicemente mettendo alla prova le mie traballanti capacità. Persino i suoi affari di lavoro non riesco a comprendere. Questa continua precarietà data dalle azioni e dai titoli di borsa che scendono o salgono in poche ore, le faccende dei tanti appalti pubblici gestiti tramite dei piccoli o grandi favori, e poi regali, amicizie più o meno interessate, e i comportamenti sociali tra persone simili a lui che mi sembrano sempre un po’ al limite, mai con un’espressione chiara e alla luce diretta del sole, ma spesso piuttosto mescolati con altro, cose di cui non sono minimamente a conoscenza, e tutte queste per me appaiono solo delle maniere un po’ assurde di vivere, che non avrei mai scelto se non fossi capitata in una situazione già in essere, pur risultando comodissima, proprio un andamento da privilegiati. 

            Ancora oggi, dietro consiglio del medico, e già ad iniziare poco tempo dopo il mio matrimonio, una volta terminata la gravidanza ed avvenuto il parto di Franca, naturalmente sto assumendo dei tranquillanti per dormire la notte in un modo maggiormente profondo ed anche più riposante di quanto sarei normalmente capace, abbattendo in questa maniera quel carico d’ansia che caratterizza quasi tutti i miei giorni. Però non mi sento comunque a mio agio, non sto troppo bene, ed anche i tanti registri e gli elenchi che a tempo perso e senza impegno cerco di mettere in ordine, segnando là sopra i tanti proventi delle attività riconducibili ovviamente al funambolico mestiere di mio marito, si stanno rivelando sempre di più delle sciocchezze quasi del tutto prive di qualsiasi aderenza agli affari che vengono realmente portati avanti. Faccio finta di niente con lui, casomai cerco soltanto di avere delle notizie fresche e delle ulteriori informazioni su certe faccende, però ogni giorno di più mi rendo conto che il mio lavoro è oramai soltanto fine a se stesso, senza troppa importanza ai fini delle contabilità vere, che vengono tenute da uffici predisposti che non so neppure dove siano dislocati. Mio marito ovviamente ne è a conoscenza, so per certo che è perfettamente consapevole di tutto, perciò spesso mi sento niente più di un criceto che fa girare la ruota per rallegrare coloro che lo stanno guardando. Poi tento di trovare una situazione mentale più statica, tanto da non crucciarmi più del dovuto, e cerco di disinteressarmi il più possibile di quelli che sempre più spesso appaiono alla fine i fatti degli altri.

            Quando Franca suona il pianoforte posto nell’angolo di una parete nel nostro salone, mi sembra che niente di quanto mi possa lamentare abbia in quel preciso momento una vera importanza: il suo tocco sui tasti appare leggero, preciso, certe volte meraviglioso, anche se non oso mai dirlo a lei con voce alta, per non incoraggiare ulteriormente un’attività che le sta prendendo molto del suo tempo, e che a mio marito torna sempre leggermente indigesta. Da qualche tempo lei mi ha chiesto in regalo una tastiera elettronica molto evoluta, con i tasti pesati ed una risposta al tocco della mano esattamente pari ad un pianoforte tradizionale, capace però di non produrre alcun suono se non amplificato da un diffusore, e quindi nel suo caso ascoltabile solamente tramite una semplice cuffia da stereo, e quindi adattissima per le esercitazioni di cui necessita mia figlia. Potrebbe collocarla nella sua stanza, in un angolo poco vistoso, e in questo modo suonarla tutte le volte che vuole, senza alcun limite. Credo alla fine che le permetterò quasi senz’altro di acquistarla e di farsela consegnare con una pratica custodia, probabilmente dicendo la cosa a mio marito soltanto ad acquisto avvenuto, in modo da non permettergli di dirmi, come già immagino, che avrei fatto uno sbaglio, o che forse non gli sembrava fosse esattamente questo un regalo appropriato.

 

 

Bruno Magnolfi

Tutti i racconti

2
3
9

C'è?

22 September 2023

Varco la soglia fra me e quella che ogni giorno mi guarda dallo specchio e va in giro col mio nome la mia borsa i miei occhi i miei caffe chiama col mio cellulare scrive con le mie penne parla con la mia voce paga col mio orgoglio vende col mio schifo compra col mio bisogno. Varco la soglia fra [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dario De Santis: Ekkekkazz Lulù, famo a gara a chi è più pessimista, brava [...]

  • Walter Fest: Beh! Si per buona parte pessimista ma poi con "per fortuna" nel finale [...]

1
2
9

Ombra (vers. monologo teatrale)

22 September 2023

Ombra Una mattina svanirono le mie certezze e caddi violentemente nel mondo degli invisibili, dove il tuo nome è solo una matricola. E il sole è sempre pallido, a righe. Dove non hai alberi intorno ma alti muri di cemento e chiome elettriche arrotolate tra di loro. Senza fiori o profumi ma solo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Tecnicamente e drammaticamente ineccepibile, Ricca' tu conosci la mia filosofia, [...]

  • Patapump: ciao Walter
    mia sorella fa teatro
    abbiamo adattato il tutto ad una [...]

1
1
12

Morto in Papa... 2^ parte

21 September 2023

D’altronde ero (e sono) senza dubbio un miglior partito rispetto a quel vecchio snob e spilorcio del cugino Pierfranco. Dalla mia ho un lavoro migliore, una casa in zona super residenziale, un’auto da sballo (oltre alla Smart) e risorse finanziarie assai più sostanziose. E in più, anche fisicamente, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Caro/a Purpleone, chi sa se il mio commento ti piacera' e utile sara'? [...]

2
7
14

Partigiano anche io

«Solo dopo la Liberazione seppi di aver contribuito alla lotta partigiana negli ultimi mesi del '44». Il racconto di mio padre

21 September 2023

«Avevo 11 anni e "Munsu Cesco", titolare di un laboratorio di falegnameria nella strada dove abitavo, mi chiese di portare un cassettone da un verniciatore di via Lagrange. Mi avrebbe dato la mancia. Dissi a mia madre che sarei andato all'oratorio "Michele Rua" - molto lontano da casa - per giustificare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

1
3
20

Luna piena

danza notturna

20 September 2023

Ancora con gli occhi rosso fuoco e le zampe insanguinate dell'ultima vittima, s’inoltrò nella foresta attratto da una musica che riempiva ogni angolo del bosco. Doveva esserci qualcosa di speciale in quella fitta vegetazione. Era il suo territorio di caccia e finora non aveva mai sentito dei suoni [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lo Scrittore: si trovava e ha fatto un po' di spese per la settimana😆😆😆😆😆

  • Lawrence Dryvalley: Bello! 🌕🏰🐺
    Le ultime righe mi hanno riportato alla mente l'immortale [...]

0
0
7

Morto un Papa... 1^parte

20 September 2023

E’ successo! Non pensavo potesse capitare anche a me, ma è successo: mi ha lasciato! “Poche storie e benvenuto nel Club”, dirà qualcuno di voi. E grazie tante, rispondo io. Ma non sono mai stato un fan del mal comune e quindi, scusate se mi rode! Non nego che c’erano state minacce qualche settimana [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

1
0
6

Mar Dell'Oblio

19 September 2023

Oh mio orizzonte d'oceano increspate e danzanti onde son le tue schiume sepolte nelle tue viscere. Sei scompigliato tappeto in andirivieni intessuto di seta dall'alchimia dei fugaci venti, e le tue mire si svelano meraviglie nell'incredibile tra la procella che scuote le vele innocenti con ira, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
4
14

Domenica al mare

19 September 2023

Lo avevo detto a quella squinternata della mia ragazza, “non farti impressionare dal primo sole di primavera, sembra caldo, ma è infido.” Lei pur di non ascoltare il mio consiglio e dimostrare che è libera di comportarsi come vuole, mi ha convinto, mio malgrado, ad accontentarla e siamo andati [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Lorenzo sai che c'e' secondo me? A te il corto ti penalizza, mi metto [...]

  • Walter Fest: per il resto tranquillo, che c'e' nelle mie corde? La scrittura che [...]

1
5
20

San Valentino

18 September 2023

San Valentino «Amore! Tu mi vuoi bene?» «Amore, mi senti! Dico a te, mi ascolti anima mia.» «Cosa c’è!» «dicevo, ma tu mi ami?» «Secondo te?» «Amò, così mi rispondi? Allora vuol dire che non mi vuoi bene.» «Ma quando mai, chi l’ha detto, era una risposta retorica» «Che fai adesso parli difficile, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
0
5

gocce

18 September 2023

gocce di pioggia lavano il grigio dal vetro.. come lacrime di gioia spazzano la tristezza dal viso che si apre il sorriso..

Tempo di lettura: 30 secondi

5
15
66

La Strada

17 September 2023

Non ricordo di preciso da quanto sto guidando su questa strada sperduta. Strano, non ricordo neppure di essermi mai fermato per un rifornimento. Il sole è sempre davanti a me, basso sull’orizzonte e rosso come il fuoco dell’inferno. Ricordo solo lo sparo. [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
3
9

Pensieri Erranti

17 September 2023

Vi è quel pelago di pensieri erranti tra i fili danzanti d'erba coi suoi petali svelleri, nel soffio del vento nel polline fecondo di lacrime di catarsi, e con essi si innalzano mute voci del mio io vagante politeista braccando congrue braccia, per raccontare sottovoce fiabe di realtà [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su