Il vento soffiava sempre più forte, il bagnino arrivò ansimante e riuscì a chiudere il mio ombrellone un attimo prima che mi colpisse in pieno. Lo guardai, che bello che era, sorridente come il sole!

Mi spostai sulla battigia  lasciandomi baciare dalle onde  del mare sempre più impetuoso.

"E' ora di andare, Mimì" disse Leo col suo solito tono suadente.

Mi alzai, tornai verso la nostra postazione, riempii la borsa da mare e lentamente mi accinsi a spingere la sedia a rotelle di Leo, avviandomi verso l'auto posteggiata poco distante, un incidente, alcuni anni prima gli aveva paralizzato le gambe.

Avevo conosciuto Leo ad una mostra collettiva di pittura, io esponevo, lui era il critico. Bello, elegante, con un modo di parlare suadente aveva illustrato i dipinti che più lo avevano interessato e infine, come per magia, sentii nominare il mio nome. Sobbalzai, per un attimo non capii, la vista mi si appannò. 

"...notevoli davvero il tratto e l'espressività del Pierrot ritratto in questo dipinto dai toni forti".

 Mi sentivo felice, la mia passione per la pittura era finalmente stata notata, evviva!

Al rinfresco che seguì mi presentai al critico e parlammo di arte, ma i nostri sguardi erano già in sintonia.

Mi chiese il numero di cellulare e ci lasciammo con uno sguardo molto intenso.

Già dal giorno dopo cominciai ad aspettare, passarono però giorni, settimane, mesi.

Era la vigilia di Natale,  ero ancora sveglia, ma non per aspettare la mezzanotte. Così,  leggevo e scambiavo messaggi, fingendo che tutto fosse ok.

Arrivò un messaggio: "Buon Natale, Mimì". Non conoscevo il numero, il cuore cominciò a sussultare, subito dopo un altro messaggio "sono Leo, non ti ho dimenticata", mi sentii leggera, quasi volare, ricambiai gli auguri.

Ci vedemmo la vigilia di Capodanno, in tardo pomeriggio, non una parola, un lungo abbraccio nel quale mi abbandonai e che espresse il mio sentimento e anche il suo. 

"Ti ho pensata molto, Mimì, ti amo da morire" e nel mentre mi cinse le spalle con una delicatezza che mi venne un nodo in gola, dalla gioia!

"Ti racconterò pian piano" e così dicendo mi fece sedere in macchina, non saprei dire quale fosse il tipo ma non avevo dubbi, era una macchina di lusso.

"Non ti ho chiesto se hai impegni per la mezzanotte", "no" risposi d'istinto, mi guardò dolcemente e sorrise.

Fu un Capodanno meraviglioso, come un sogno, come se fossimo stati insieme da sempre.

La sua casa era raffinata e semplice, ingresso nel soggiorno e poi da un breve corridoio si accedeva alla cucina, alle due camere da letto, una delle quali singola, al bagno principale e ad un bel terrazzo panoramico che guardava verso le campagne intorno a Firenze.

Subito mi colpirono le foto di un bel ragazzo, in alcune c'era anche Leo.

"E' tuo figlio?" 

"Sì. Era!".

Mi sentii raggelare, i suoi occhi si erano rabbuiati.

"Vieni, raccontami" e mi sedetti in ascolto.

Mi si strinse il cuore, quante sofferenze!

Prima la moglie morta di parto e poi, a soli 12 anni, il suo Mattia aveva scoperto di avere la SLA.

Erano stati anni densi di dispiaceri e di amore intenso  tra padre e figlio, Leo aveva dato tutto se stesso, ma ciò non servì a rallentare la malattia. 

Già ai primi di novembre Mattia, che aveva da poco compiuto 18 anni, si era aggravato. Leo da alcuni mesi aveva abbandonato il suo lavoro di scrittore e di critico d'arte. 

"Fu il 15 che Mattia entrò in agonia, il 16 mattina spirò".

Così concluse il suo racconto Leo. 

Era sudato, teso, lo accarezzai sul  viso.

Già albeggiava, ancora da lontano si sentivano sparuti i botti e qualche gioco d'artificio, io e Leo ci abbracciammo.

 In breve mi trasferii  a casa di Leo, sembravo ringiovanita, sentivo i miei occhi che brillavano. La solitudine che mi aveva fatta sentire triste aveva dato i suoi frutti. Era sbocciata la Mimì che era sempre stata chiusa in me stessa.

Il matrimonio avvenne dopo poco, in occasione del carnevale, all'anno esatto in cui il dipinto di Pierrot ci aveva fatti incontrare.

 ...E ora, mentre spingevo la sedia a rotelle e guardavo i candidi capelli di Leo, ringraziai il Cielo per i 25 anni d'amore. 

Eravamo in vacanza, sì, in vacanza per le nostre Nozze d'Argento! 

Tutti i racconti

0
0
3

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
3

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
6
31

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Malinconico e ben scritto passaggio di testimone tra le generazioni. Piaciuto.

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

4
8
50

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • MichelaDS: "le rughette" <3 Ottimo anche questo racconto, Smoki, grazie! [...]

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

2
8
37

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
9
23

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una cosa del genere, sì. Ma chissà quante altre strade ci sono. [...]

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

4
6
36

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
6
22

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

6
9
38

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
30

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

8
8
31

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

10
26
38

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo agli estimatori del racconto e come te sono appassionato di crime [...]

  • Maria Merlo: Grazie, L.D. AVA è davvero forte. Strana coincidenza: io avevo chiamato [...]

Torna su