Dal giorno della falsa notizia sulla morte della Poesia, presi ad essere un assiduo frequentatore del Buenos Aires Café.

Una di queste sere, mentre io e Don Eduardo stavamo sorseggiando un buon bicchiere di Pisco, mi chiese di raccontargli quando venni baciato dalla Poesia. Per tutta la durata del racconto, Don Eduardo rimase in silenzio guardandomi negli occhi e di tanto in tanto abbozzava un sorriso. Così tra un sorso e l'altro gli narrai come tutto accadde...

 

Era il 12 luglio 1996. Le vacanze stavano per finire, ancora una settimana e poi si sarebbe ritornati alla vita cittadina, e poi la scuola. Una vera palla per un quindicenne.

In quei giorni conobbi una ragazza, ma la mia timidezza non mi permise di rivolgerle la parola, anche perché i miei amici le giravano attorno come degli avvoltoi. Qualche sguardo, qualche sorriso, poche parole biascicate e pure male, e poi quel buco allo stomaco ogni volta che i suoi occhi incontravano i miei. Me ne innamorai subito, ma nonostante tutto non riuscivo ancora a dichiaralo apertamente. Ai miei amici non dissi niente e meglio così, ci mancava solo che mi sfottessero e per di più, magari davanti a lei. No, grazie!

Una sera ci incontrammo con gli altri e andammo in spiaggia. Cercavo il momento giusto per starle vicino. Poi, al calar del sole, mentre i miei amici erano andati a giocare con altri amici, chi a pallavolo, chi a calcio, fortunatamente un po' distanti da dove ci trovavamo noi... accadde.

Appena se ne furono andati, mi chiese se volevo fare una passeggiata sul bagnasciuga. Ci fermammo, delle persone stavano per andar via. Restammo in quel punto, per goderci il tramonto.

Le onde mi accarezzavano i piedi, scostai una ciocca di capelli che le copriva gli occhi, il volto illuminato dalla luce del tramonto.

C'erano tante cose che avrei voluto dirle in quel momento, ma non riuscivo a parlare. Dovevo aprire la bocca, dirle qualcosa, volevo essere sicuro che potesse comprendere quello che provavo per lei, i miei sentimenti. Cercavo in me il coraggio per confidare apertamente, senza indugi.

E intanto, il mare sciabordava sui nostri piedi nel bagnasciuga, un gabbiano che mi spronava a prendere il volo sul pelo dell'acqua, il vento, con la sua dolce brezza marina mi sussurrava parole che non riuscivo a dire. Sembrava che cielo, terra, aria e mare e tutto l'universo fosse con me. Potevo sentirlo.

Alla fine mi decisi. L'abbracciai stretta a me, i suoi occhi sempre fissi sui miei, un lieve sorriso; non me ne resi conto, ma probabilmente tremavo come una foglia.

Dal mio stomaco risalirono le parole incerte, tremanti, un attimo di esitazione, un rallentamento vicino al cuore che cominciò a battere più forte, quasi a elaborare in tutta fretta le parole, cercando di liberarle da quell'incertezza assassina.

Proprio nel cuore, dove nascono le cose segrete, le mie parole si fecero più decise e aprii le labbra per dirle tutto quello che provavo, ero pronto ad urlarlo e poco importa se le persone vicine o i miei amici mi avessero sentito. Ero innamorato e volevo farlo sapere a tutti, di loro non mi curavo, mi bastava che fosse lei a sentirle.

Presi il respiro per dire: - Io...

Il suo indice si posò sulle mie labbra, infinito amore nei suoi occhi...

- Shhhh...

Morbide labbra m'impressero il sapore del mare e quando le sue labbra si staccarono dalle mie, la vidi fare un sorriso pieno e felice.

Alla fine mi mise le braccia attorno al collo, io le cinsi i fianchi...

Allorecchio mi giunsero le sue parole: Ce ne hai messo di tempo!

 

Gli occhi luminosi di Don Eduardo mi guardavano, mi sorrise poi tirò giù l'ultimo sorso di Pisco e così feci anche io.

Prese la bottiglia del distillato di vino e riempì nuovamente i nostri bicchieri:

- Le donne, amico mio. Le meraviglie del creato, cosa saremmo senza di loro? Mi è piaciuto il tuo racconto, dovresti scriverlo...

- Tu non mi credi, vero?

- Al contrario, ti credo eccome... Come si chiamava, la donna?

- Carmen.

- Lo vedi, lo dice anche il nome, tu sei stato baciato dalla Poesia in persona, lo vedi!?

- Ora mi prendi in giro?

- No, mio buon amico. Rifletti, come si dice in latino Poesia?

- Poesis, credo, non lo ricordo più...

- Tu sei un poeta e i poeti cantano, quindi Carmen: canto, melodia, canzone...

- Non ci avevo mai pensato!?

- Hai delle poesie con te?

- No, mi spiace, oggi non ho niente, in genere le porto sempre con me.

- Non fa niente, me le porterai la prossima volta.

 

Bevemmo un'altro bicchiere di Pisco e ridemmo ancora molto. Lasciai il Buenos Aires Café che era l'una del mattino, salutai Don Eduardo promettendogli di portare anche il taccuino con le poesie.

 

Santiago Montrés

Tutti i racconti

0
0
1

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
2

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
7
37

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
20

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
31

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
25

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
135

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
35

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
72

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

Torna su