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Una strada di campagna è sempre una scommessa. A maggior ragione quando comincia a diventare dissestata, l’asfalto viene sostituito dalle pietre scheggiate, aguzze e più continui a camminare più i pericoli diventano frequenti ed immediati come quello di ritrovarsi in un baratro o in una zona franosa. Ma a volte si prosegue con spirito esplorativo, sperando di trovare qualcosa che ti manca, di sentire una voce, di scoprire una nuova condizione. Sei Saulo sulla via di Damasco. Ma la strada di campagna, che poi cede a quella di montagna, è orientata verso una salita fisica che è faticosa, dove nessuno ti aiuta se non le tue stesse forze o la prudenza o la tua esperienza. E vivi un silenzio umano artificiale, immerso nelle voci del paesaggio. Cinguettii, boati, soffi, ululati … E’ qui, lungo il cammino che rifletti sulla tua vita. Rivedi i fotogrammi delle tue emozioni come quando avverrà nel momento del trapasso ad altra vita, un film a colori o in bianco e nero, che ti fanno sentire protagonista come mai lo sei stato o hai pensato di non esserlo stato. E tutte le tue frustrazioni, i tuoi pensieri bui, le tue fisime cadono e si rivelano catene inutili che hanno solo oppresso la tua gioia di vita. Il silenzio ha ora voce di tutte le cose perdute come il tempo inutile sprecato in illusioni. Cammini, sali, ti arrampichi e guardi ogni tanto l’orizzonte e l’altezza che hai raggiunto, altezza che non hai mai osato raggiungere per paura del giudizio degli altri, condizionato dalle malelingue di chi ti conosce. Basta poco a bruciare la propria vita se non hai la forza di rialzarti nelle cadute, di continuare a camminare anche se ti sei sbucciato i ginocchi. Bisogna stringere i denti e cominciare ad ascoltare quella voce della coscienza che ha sempre parlato ma che tu hai soffocato o non hai ascoltato, immerso nel mondo e nei suoi valori, a volte, contro natura. Dalla strada di campagna piena di silenzi e di ossigeno hai visto cambiare la tua vita in questo viaggio, che non pensavi mai di poter cominciare ma che ti sei trovato ad iniziare quasi per scommessa tra mille paure ed ansie. E tutto quello che nella vita metropolitana artificiale è velocità e consumazione immediata diventa riflessione, meditazione, mindfulness. Con questa forza, che a poco a poco hai ora assunto, puoi cominciare anche a scendere ad immetterti nella vita cittadina ma senza dimenticare che ogni evento, fatto o occasione è provocato dalle nostre decisioni e scelte. Ora scendi in città e chiama quella ragazza, che hai sempre desiderato conoscere ed invitala a bere un caffè sulla spiaggia di un mare desolato, sperando che anche lei possa ascoltare quel silenzio della strada di campagna, che è in ognuno di noi e che basta solo ascoltare con orecchie pure e genuine assieme alla vibrazione del cuore, che ti dice quanto amore tieni custodito dentro al tuo cuore. Assieme conterete le stelle ed anche tu potrai immaginare quel cielo come uno spartito celeste dove la musica del creato è colonna sonora della nostra comune emozione.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
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Utente Anonimo
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Attenzione: Questo racconto di tali mondi è fiabesco e i suoi personaggi antropomorfizzati. Nella fattispecie viene immaginato un mondo ultraterreno dove i suoi abitati possono procreare a prescindere dal proprio genere di appartenenza. Buona lettura. Incipit: C’è una coppia di diavolesse dell’inferno [...]
«Con queste fai prima» disse buttandomi le chiavi. «Ti ho visto» aggiunse a mo’ di spiegazione mentre le impugnavo. Non dubitai neppure per un secondo che dicesse la verità, poi aprii il cassetto. Gli occhiali a raggi X erano là dentro e non erano neppure identici a quelli che indossava. Si capiva [...]
Nell’antitesi dualistica di B. gioia e dolori, gli elementi dell’antitesi stessa, sono talmente equilibrati da costituire un'altra notevole caratteristica del suo genio. La grazia, la forza. Il sorriso; la danza; il pianto; non appaiono mai isolati, ma si richiamano a vicenda, si intrecciano e [...]
Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]
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An Old Luca:Rubrus hai ragone. Un cugino o l'amico di un amico...😁
Adribel:Aspetto la seconda parte ma mi viene un po' l'ansia a pensare che nei [...]
Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]
Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]
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Lo Scrittore:Rubrus = contento che sia stato motivo di dissertazione, come da una semplice [...]
Patapump:le aspettative erano davvero molte preso spunto da lettera ad un bambino, [...]
Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]
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stapelia:Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]
Patapump:a me piace l inserimento dei girasoli che conoscendo un po Scili ha voluto [...]
Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]
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Antonellina:Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]
stapelia:Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]
Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]
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stapelia:C'è una seconda parte? La aspetto, allora.
Patapump:può essere utile Gennarino che segni cosi parte 1di3 1di2 in [...]
“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]
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Adribel:Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]
stapelia:Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]
Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]
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NomadLantern:Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]
Rubrus:Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.