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“Nel mio tempo dissolto ho disteso binari d'esistenza come ferrovie remote, a percorrere vie tortuose di un cuore acciaccato. Putrelle sferraglianti giunte nei pressi di anonime stazioni affollate; spesso chiassose, armeggiate dai rumori incomprensibili di vite altrui. Altre invece, sfiorando la polvere di luoghi rimasti tuttora incerti, abbandonati dai frutti odorosi della vita affermante. Tratte di linfa perduta, accantonate, escluse dalle risa scomposte dei viaggi accecanti con i tremori della gioia tra le braccia. Qualche antico intralcio chiuso in piccole valigie con grandi lucchetti, spaiate e dai colori accesi, perché nessuno possa immaginare ciò che dentro vi è stato riposto, quasi fatalmente smarrito dentro giorni contrari, giocati con il dolore tra i denti a masticare assurde scommesse saldate agli inganni.
Pur se consapevole di quella parte di colpa passata in me, sento privata la meraviglia d'appartenere, anche soltanto per un po', a una tratta calma, infilata in qualche consuetudine accettata e condivisa. Vorrei nuovi strumenti per comprendere l'esistenza precaria nel breve sostare dentro incontri di passaggio, nutrendo l’essenza più svincolata di questa mia complessa materia umana, senza pretese né mire distanti. Ripartire, poi, verso altri luoghi da intendere, ma tutto ciò è algoritmo che l'anima mia non sa accogliere banalmente, né ancora decifrare. Stentano a trattenere l'inutile vezzo del singolo far di conto i miei sentimenti. Consuetudine accertata intimamente dalle improvvise valanghe mute del cuore, battere di ritmo affrancato da ogni alleanza consapevole.
Pensavo che un altro lungo anno trascorso mi portasse qualche piccola certezza da poter leccare come un cremino. Invece, tra qualche settimana il Natale rapirà le menti, ruberà i pochi pensieri rimasti, mostrando luminarie e brevi felicità a compenso. Gli ultimi tributi da azzerare prima di svoltare, ancora una volta, il caos terminale di un angolo pirotecnico.”
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
Patapump, 11 April 2024
Fa freddo qui
Tempo di lettura: 1 minuto
Fa freddo qui Fa freddo tra le stelle Non so nemmeno come abbia fatto ad arrivarci Che ci faccio qui Vedo la Terra Davvero imponente Ma ho freddo Devo essere partito di corsa Non ho neanche una [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
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Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]
Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]
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Walter Fest:Messaggio per tutti coloro che entreranno nei commenti....oltre Piccola Stella [...]
Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]
Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
stapelia:Grazie Zio Rubone! Inutile dire che il testo, a me. arriva, Ci ho trovato altro [...]
Patapump:piaciuto Ezio molto toccante il finale del voler proteggere 💯
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
La spettatrice:Grazie a tutti. È vero che ognuno percepisce secondo il suo sentire, [...]
Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Gennarino:Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.
L’esilioDiRumba:Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]
La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]
Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
Patapump:hai dato molte possibilità e riflessioni opto nel cercare di non [...]
stapelia:Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]