Terminata la vestizione, Mark andò a recuperare il baule che era nella cabina del prete, svuotò il suo interno all’esterno del treno, poi lo portò nel bagno e al suo interno pose il corpo privo di sensi del povero padre Joseph seminudo e imbavagliato.

Padre Mark e il suo baule ritornarono nella cabina e lì attesero l’arrivo alla Central Station di New York.

Poteva tirare un respiro di sollievo per un po’. Il viaggio non era ancora concluso, c’erano i poliziotti sul treno che lo stavano cercando e infatti poco dopo passarono due poliziotti e un controllore, lui proseguì nella finta lettura di un breviario. Il controllore entrò in cabina, gli chiese il biglietto e lui senza battere ciglio glielo consegnò. I poliziotti lo interrogarono chiedendogli se avesse visto qualcosa di strano o di sospetto in giro per il treno, lo informarono che erano alla ricerca di un ladro che aveva rapinato una banca, che poteva essere armato e di conseguenza potenzialmente pericoloso. Si informarono su di lui, chi era e che cosa stava andando a fare a New York. Rispose a tutte le domande restando calmo, imbastì il suo racconto di minuziosi particolari, cosa che lo rese credibile oltre ogni misura. Si infilò le mani in tasca e ci ritrovò delle immaginette di santi, ne diede un paio ai poliziotti e al controllore aggiungendo che avrebbe pregato per loro affinché riuscissero ad acciuffare quel manigoldo.

L’ispezione poteva ritenersi conclusa mentre l’ultimo poliziotto stava per varcare la soglia del corridoio per andare via, quando ci fu un rumore sordo; la guardia si voltò di scatto e guardò il prete che in quell’istante si mise a tossire, poi si scusò dicendo di aver accidentalmente ingoiato la caramella che aveva in bocca, ma che ora stava meglio. Vedendo il simpatico sorriso dell’uomo, la guardia non ci fece caso più di tanto, lo salutò e chiuse la porta raggiungendo il suo collega nel corridoio del vagone.

Mark si avvicinò alla porta della cabina, la chiuse in modo tale da non essere più disturbato e per essere sicuro di non esser visto tirò anche le tende. Si diresse verso il baule, gli diede un calcio e poi lo aprì.

«Allora, la vuoi finire! Per poco non mi beccavano», disse Padre Mark a denti stretti verso la creatura nascosta nel baule.

«Mmmm... mmm... mmm...», la povera bestia mugolava con l’occhio gonfio.

«Che c’è, dimmi! Parla!», disse il nuovo prete.

«Mmmm... mmm... mmm...», continuava l’altro.

«Che dici non ti capisco. Ah! Si giusto, hai la bocca chiusa dal nastro adesivo, scusa», si scusò il sant’uomo.

«Ah... quando... mi... liberi?», chiese Joseph affaticato nel respiro.

«Presto. Appena arriviamo alla stazione, figliolo...», lo rassicurò Padre Mark con voce benevole.

«Io... devo compiere la mia missione. Mi porterai in chiesa?», volle sapere l’uomo con voce affannata.

«Non ti preoccupare, svolgerai la tua missione di apostolato», promise il prete-bandito dall’alto della sua posizione.

«Non... mi ucciderai, vero? Non abuserai di me, vero!?», chiese il disgraziato riprendendo a tremare.

«Ancora con questa storia dell’abuso? E che diamine ma è proprio una fissazione la tua! Dimmi un po’: ti brucia forse il culo?»

«No, perché?»

«Ecco, allora non ti ho stuprato. Sono un criminale ma non faccio quelle cose lì! Per chi mi hai preso?»

«Ma tu mi hai picchiato!»

«Ma tu non volevi stare zitto! Ora fa da bravo e torna a fare la nanna, possibilmente in silenzio», concluse Mark rimettendo il bavaglio in bocca al vero prete e chiudendo il baule, ma quello da dentro riprese a muoversi e a fare baccano.

«E no! Non ci siamo... ti ho detto... di stare... Zitto!», il Padre benevolo fu costretto a mettere al riposo il suo compagno di viaggio con una scarica ben assestata di pugni. Poté finalmente chiudere il baule.

 

Arrivato alla Central Station prese il baule e, con l’aiuto dei poliziotti ligi al dovere, posizionò il baule su un carrello. Salutò affabilmente e si diresse verso un ufficio postale all’interno della stazione.

Parlò con l’impiegato di turno e contrattò sul prezzo per una spedizione postale. L’idea di Mark era quella di spedire il vero prete il più lontano possibile da lui e siccome, in più riprese, gli aveva detto che doveva compiere la sua missione di apostolato, decise di accontentarlo e lo inviò in una missione in Brasile. Poi, chiese informazioni su come raggiungere la chiesa di Saint Patrick. Ottenute le indicazioni lasciò il baule alle amorevoli cure del servizio postale americano. L’impiegato appose sul lato destro della cassa da viaggio un adesivo.

DESTINAZIONE: Cuiabà, Altipiano del Mato Grosso, Brasile.

 

“Hai visto prete, ti sto mandando in un posto dove potrai fare davvero il missionario e giocare a fare l’apostolo, non certo qui, tra queste anime perse, a quelle ci penso io...”, pensò tra se Padre Joseph Clark, neo parroco di Saint Patrick, Little Italy, New York.

Fuori dalla stazione chiamò un taxi con fischio, si sedette di fianco al conducente che gli chiese con uno slang afro-americano: «Dove la porto padre?»

«Chiesa di Saint Patrick, Little Italy».

 

Santiago Montrés

Tutti i racconti

7
6
32

Gino vs. l’Intelligenza Artificiale

La guerra lampo che durò 6 ore 53 minuti

Miu
25 November 2025

Oggi in TV hanno mostrato l’AI che parla. Interagisce, comunica, respira quasi. Il conduttore sorrideva come chi ha appena adottato un cucciolo robot. – È come avere un amico sempre presente. Per dimostrarlo, collegamento in diretta con un essere umano. Purtroppo l’essere umano era il signor Gino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Teo Bo: Ho molto apprezzato l'ironia e la leggerezza del racconto scritto con un [...]

  • Smoki: Adoro i racconti con "i vecchi". Amo tutto, dal ritmo incalzante [...]

2
2
16

La vita di Daniel

25 November 2025

La vita di Daniel. È così che fa. La mattina presto, esce dalla tenda e va in centro. Lì, trova un uomo che potrebbe comprargli del cibo. È educato, dice il suo nome, lo saluta con il saluto del post-covid e gli chiede con un sorriso, se possa comprargli del cibo nella mensa lì vicino. Dice, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Testimonianza di dolore.
    Così definirei il tuo non scorrevole racconto.
    Apprezzo [...]

  • Dax: Commosso....l'uomo è cattivo di bade, ma a volte è peggio [...]

2
3
16

CENTRALE PARANOICA 8

ANNIE HORROR

24 November 2025

NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Prosegue la carrellata di picchiatelli al Transcend Village, state aspettando le scene di sesso? Arrivano arrivano… Hi, qui è la centrale paranoica. Il Transcend Village è davvero un manicomio… eh beh, se non sei un picchiatello non finisci qui, ma anche la gestione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
6
21

Racconto in breve il popolo napoletano

Un inno all'amore e alla tradizione

24 November 2025

Napoli, città che non è solo una semplice meta turistica, ma un autentico museo a cielo aperto, è il palcoscenico di una cultura vibrante e di un popolo singolare. Qui, tra i vicoli stretti e le piazze vivaci, si dispiega l'essenza del popolo napoletano, un'anima che pulsa con generosità, tradizione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bello. like

  • Smoki:
    La prima volta che sono stata a Napoli, sono rimasta frastornata [...]

5
6
36

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ornella: Mi ha ricordato il bel film di Luc Besson con Scarlett Johansson Lucy. Ancora [...]

  • Rubrus: Anche me ha ricordato un po' Matrix, ma il papà di tutti i racconti [...]

6
6
24

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Gennarino: Complimenti. Scitto molto bene. Un racconto che fa sognare ed entusiasma. Bravo!

  • Rubrus: Qualche tempo fa avevo chiesto quando avresti riportato la nuova avventura [...]

0
4
23

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Simpatico e scoppiettante, artista nell'anima.

  • Walter Fest: Buongiorno a tutti, buon fine settimana, buona lettura da parte mia e da parte [...]

0
10
21

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
8
23

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: E adesso... qualcosa di completamente diverso: se non altro perchè è [...]

  • Rubrus: ps: va da sè che le parti in cui dice che va bene non sono interessanti [...]

1
2
15

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
1
20

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
15

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

Torna su