Ci fu un tempo che gli uomini persero la loro LIBERTÀ perché accecati dal loro egoismo.  Ed essendo stati distratti da una corsa sempre più veloce verso il nulla, avevano dimenticato di essere fragili e mortali e diedero la possibilità a un virus regale, che portava mille corone, di attaccarli nei loro polmoni, proprio vicino al loro cuore.

A mano a mano che il virus falcidiava gli uomini, essi lottarono senza armi perché si erano dimenticati di costruirle. E si chiusero in casa per evitare che il contagio potesse diffondersi velocemente. Essi non avevano un vaccino, anche se avevano sempre creduto che la loro ricerca scientifica fosse all'avanguardia e che potesse trovare subito la soluzione.

Man mano che i giorni passavano e le persone fragili morivano o intasavano le rianimazioni, gli uomini parevano aver perso la SPERANZA. Alcuni si autoconfortavano cantando dai balconi "Noi ce la faremo" o "Abbracciamoci più forte" perché la vita sociale s'era annullata e non ci si poteva più abbracciare, baciare e uscire. Tutte le attività furono fermate e gli uomini finalmente si accorsero di quanto fossero fragili e come potessero essere colpiti da un momento all'altro.

Sembrava che l'economia e la politica avessero perso una guerra mai dichiarata e che lentamente sarebbero morte con tutti gli uomini. Ma la perseveranza a rispettare le regole, che un comitato scientifico costruiva e dettava, lavarsi le mani con l'amuchina e annullare ogni sorriso con la mascherina, fecero registrare dopo due mesi buoni risultati. La curva del contagio era scesa, le persone non si infettavano più, il virus sembrava aver perso la sua virulenza.

A poco a poco, rispettando le regole sociali del distanziamento e utilizzando maschere e prodotti disinfettanti si poté di nuovo uscire. C'era bisogno di una RINASCITA. Fu così che l'uomo scoprì la solidarietà, gli affetti, l'amicizia, la professionalità, l'altruismo attraverso i quali si risentirono vivi valori che avevano dimenticato, presi com'erano nel passato dall'arrivismo e dal proprio egoismo.
E ritornarono a vivere, comprendendo che la nuova normalità consisteva non in chi fosse arrivato prima chissà dove o chi sarebbe riuscito a superare gli altri in chissà cosa, ma nella fraterna unione umana  e nella consapevolezza a rispettare le regole di igiene e di pulizia, condizioni per non soccombere a virus più potenti e modificati, che la loro negligenza avrebbero potuto in futuro rigenerare.

Tutti i racconti

1
1
10

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
11

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
22

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
23

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
30

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
32

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
42

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
11
55

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
7
38

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
31

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
8
65

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
9
58

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

Torna su