Pianalla era un paese come tanti. Lontano dai rumori perforanti delle città godeva di giornate di assoluto silenzio interrotte dal piagnucolio di qualche neonato, da qualche discussione casalinga o dal suono delle campane della chiesetta che scandivano ritmicamente la vita del paese. Le esistenze di tutti i paesani rispettavano quel ritmo, il ritmo delle campane della chiesa di Pianalla. Così, la signora in fondo al vicolo che ricamava nonostante la cataratta e i numerosi lutti familiari, aveva vissuto allo stesso ritmo della signora che vendeva i formaggi e aveva vissuto un amore regolare, e a quello del signore del bar vicino alla chiesa, che odiava la pioggia per via degli ombrelli che gli avrebbero insozzato il pavimento di fanghiglia. Tutti conoscevano il ritmo della vita a Pianalla. Nascere, crescere, riprodursi e morire. Queste le regole della vita nel paesello di Pianalla, seguire il ritmo e non andare mai fuori tempo.

Aurora nacque la notte del 22 ottobre rispettando il ritmo delle esistenze di due abitanti di Pianalla. Quella notte il cielo era aperto, nitido e illuminato dalla potenza della luna piena che si allontanava un po’ alla volta dalla finestra di casa Duos come a voler calare il sipario notturno su quella scena troppo intima da poter essere invasa dalla sua prepotenza splendente. I Duos erano orgogliosi di avere una bambina dai capelli color noce, gli occhi vispi e la pelle avorio, ma soprattutto erano felici fosse nata a tempo, senza nessuna irregolarità. Infatti, Aurora crebbe al ritmo del paesino di Pianalla trascorrendo le sue giornate tra la piazza e i tratti delle persone che incontrava ogni giorno allo stesso posto e le sembravano delle statuine del presepe che allestiva a Natale con i suoi genitori. Non vi era ombra di dubbio, erano come quei quadri che dipingeva Nestore nella sua bottega, solo che al posto delle montagne vi erano delle persone ferme nelle stesse pose, negli stessi gesti, negli stessi pensieri, negli stessi progetti. Possibile che la signora in fondo al vicolo si alzasse la mattina per ricamare e non si muovesse da quello sgabello appoggiato al muro e non avesse mai pensato di fare una passeggiata per Pianalla? Non aveva mai pensato di farlo? Il suo mondo era tenuto insieme da un ago e da un filo, non c’era nient’altro? Possibile? Aurora con la spontaneità, che possiede solo chi è capace di osservare, andò vicino alla signora in fondo al vicolo e le disse : “ Buongiorno, signora. E’ da un po’ che la guardo mentre cuce. Potrei chiederle come fa a non buttare via tutto e a camminare per il paese? Non dico che sia noioso cucire ma non crede che guardando solo ago e filo si possa finire col credere che la bellezza del mondo sia racchiusa lì dentro e ci si precluda la possibilità di vedere tante cose belle?”.

La vecchia in fondo al vicolo non alzò nemmeno lo sguardo per guardare la fonte di tutte quelle parole strambe e disse : “ Beata te, che sei giovane! Hai tutte queste idee strane! Beata te che non capisci ancora nulla della vita!”e sospirò non staccando mai gli occhi rovinati dal ricamo. Non riuscendo ad aggiungere nulla, Aurora si allontanò dalla vecchia in fondo al vicolo con uno sguardo impaurito e incredulo e con una rabbia che le infiammava le gote. Decise così di dirigersi fuori Pianalla per andare ad osservare il cielo. Aveva paura che la vita fosse solo ago e filo e gli occhi le si riempirono di lacrime; la vista le si appannò e faceva fatica a liberare gli occhi dalla pesantezza di quelle lacrime che straripavano come fiumi in piena dai suoi occhi e si riversavano sulle guance. Le scacciava via con un gesto tempestivo delle mani mentre correva veloce fuori da quell’opprimente quadro immutabile e si dirigeva verso la speranza di non crescere e non capire la vita. Il passo veloce, gli occhi pesanti e l’animo ferito le fecero una promessa che sigillò quella giornata di metà luglio con la complicità della solitudine e di un papavero che attirò subito la sua attenzione . – Io, Aurora ho deciso di non crescere più! Io, Aurora, mi ribellerò ad ago e filo e vedrò solo cose belle! Non diventerò come la vecchia in fondo al vicolo, no!- e rimase seduta a piangere fino al tramonto cullata dalla speranza di quella dolce promessa che fece a se stessa.

Tutti i racconti

2
5
16

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie a tutti dei commenti:) non ho capito il tuo Rubrus.

  • Rubrus: Il protagonista ha cura di lei perchè l'ha vista nascere e quindi [...]

2
4
17

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Bello, concreto e pervaso da quella buffa tristezza che, a volte, si insinua [...]

  • Smoki: Grazie a tutti! ✨

    Spiegazione non richiesta, ma:
    Il concept della [...]

3
6
22

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
32

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
54

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
30

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
2
30

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like .
    Quanti noi esistono?
    per meglio dire quante maschere diverse [...]

  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

2
6
27

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Pigrizia,il dolce far niente e,forse, la pace interiore sono tentatrici. like

  • FuoriFuoco: Concordo! 🙂

3
3
22

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
27

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
4
23

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
51

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su