Quasi le undici di sera. Ho camminato dopo cena per smaltire un po' di adrenalina, ma non basta: entro in doccia ma non apro l’acqua. Prima devo scaricare la tensione.
Punto le mani alla parete, spingo, faccio gonfiare i muscoli poi comincio a caricare lo sforzo: il respiro più profondo, le braccia si tendono, il collo si gonfia, aggrotto la fronte.
Sento le vene che cominciano a pulsare, accompagno la pressione col respiro e sento la rabbia che comincia a comandarmi!
Quando faccio così divento brutto, lo so ma per questo sono solo. Stringo i denti, ringhio, allargo le labbra e metto tutta la forza nell’azione, fino a tremare per lo sforzo.
I muscoli.
Ognuno ha tossine accumulate e cerco il dolore da spremere fouri spingo, spingo SPINGO!
Sembra un ballo grottesco e cattivo, tutto rinchiuso nella bolla in cui mi sono isolato: i pori si aprono e comincio a sudare, NON MOLLO e insisto, voglio sentire la rabbia che si sfoga, vorrei poter accartocciare le piastrelle con la forza delle dita: i tendini della mano sporgono e i polpastrelli non sentono il dolore, ANCORA!
Il ringhio diventa rumore, quasi un urlo nella catarsi che finalmente mi lascia uscire tutto quello che ho dentro come una pentola a pressione che sfiata vapore, altri pochi secondi e posso mollare.
Ho il fiatone, va tutto bene, deve fare questo effetto, anche se mi gira la testa e il mio sudore puzza di veleno secco. Apro l’acqua e ricomincio a respirare.
Il bagno schiuma non sarà il solito ma uno speciale, che mi regalarono con un balsamo.
Voglio lavar via tutta questa giornata di alti e bassi, sfregandomi di dosso lo sporco, la polvere, il sudore, la rabbia, la tristezza, la speranza delusa, tutto quanto.
Dopo il sapone un balsamo, zenzero e carbone, frizza e cauterizza le cicatrici che idealmente mi sento bruciare.
Fatto. La tensione mi abbandona, i muscoli cedono, la pressione scende.
Il tempo di asciugarmi e sarò a letto con un po’ di musica per coprire gli ultimi rumori della notte e potrò presto dormire. Non c'è nessuno ad abbracciarmi, a farmi sentire protetto, ne avrei bisogno ma mi sono imposto una regola ferrea: quando calo la maschera devo essere solo. Troppe volte ho fatto la sciocchezza di "essere me stesso" in pubblico, ricevendo in cambio biasimo, lunghe paternali, stigma sociale. Meglio che nessuno veda.
Va bene così: domani è un altro giorno, avrò la moto che mi aspetta in garage per essere finita e provata su strada, magari con qualche ultimo affinamento sarà pronta per viaggiare.

Tutti i racconti

4
8
28

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Riletto tutto senza soste, come già espresso in altri commenti il ritmo [...]

  • Rubrus: DM / LD: Coliandro era apprezzato anche dai poliziotti veri che si riconoscevano [...]

3
5
22

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Davvero bello. Mi sono divertito a leggerlo.Like a 1000...bro!

  • Dario Mazzolini: bello. molto bello. piaciute le descrizioni dei personaggi, mi sono anche divertito [...]

4
4
25

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

5
10
22

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

  • Lawrence Dryvalley: il finale, secondo me, è illusoriamente positivo. le premesse portano [...]

4
3
22

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
7
22

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
22

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
31

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
12
49

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

8
11
50

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

5
7
42

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

6
10
68

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su