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Non posso ricordare quale fu il primo paio che indossai. Come prima reminiscenza ho un paio di sandaletti blu con la fibbia, con le due aperture laterali per far traspirare i piedini. E i calzini bianchi di cotone. Alla tedesca. O meglio, alla fanciullesca. E i passi incerti di un bambino che imparava a camminare.
Scarpe. Quante ne avrò consumate? E quanto potrebbero raccontare, loro, di me? Quanto avranno sofferto tutt'intorno ai miei piedi di adolescente quando con lo stesso paio, sempre quello, andavo a scuola, a messa, a giocare a pallone, in montagna, nelle pozzanghere, nel fango e in qualsiasi altro ameno luogo... Quanto ne sanno di me e dei discorsi che faccio a me e a me stesso nelle lunghe corse solitarie, nelle mie interminabili escursioni, nelle mie mattinate alla guida. Parole al vento, parole a modo mio.
Sono le mie compagne di viaggio ideali. Inseparabili amiche. È ovvio, come in ogni relazione che si rispetti ci sono dei momenti di crisi, in cui le maledico e le insulto, e lo stesso fanno loro con me, però ci sono anche tanti momenti in cui capisco che senza di loro sarei perduto. Le devo ringraziare per tutte le volte che a un bivio mi indicano la strada da seguire. Alla fine scopro che mi suggeriscono sempre la più tortuosa, la più lunga, la più ripida e la più pericolosa. Ma io ne sono felice, ché senza un po' di adrenalina e fatica che vita sarebbe? Molte volte mi portano in posti in cui lo sguardo può spaziare a 360 gradi e lo fanno per farmi fare pace, una volta tanto, con il mio mondo e con quello degli uomini. In tante altre occasioni mi accompagnano su sentieri amici, dove il loro unico scopo è quello di proteggermi e di ascoltare il mio fiato spezzato dalla fatica. E io ascolto il loro incessante calpestìo. Sulle foglie, sull'erba, sulle pietre, sulla neve, sull'asfalto. Qualche volta mi parlano, mi raccontano storie, mi prendono anche in giro, mi fanno scherzi. E quando arriva il momento dell'addio: ci guardiamo, le ringrazio e le chiudo nella loro scatola, consapevole della loro gratitudine e a mia volta grato per ciò che mi hanno permesso di condividere.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Patapump, 11 April 2024
Fa freddo qui
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Fa freddo qui Fa freddo tra le stelle Non so nemmeno come abbia fatto ad arrivarci Che ci faccio qui Vedo la Terra Davvero imponente Ma ho freddo Devo essere partito di corsa Non ho neanche una [...]
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Utente Anonimo
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Walter Fest:Lo ammetto di averti letto al volo, secondo me a fiuto questa modalità [...]
Walter Fest:Vale pure per te domani vieni a leggermi e segui le istruzioni..
Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]
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Zio Rubone:Grazie a Rubrus, Lawrence e Stapelia per la lettura e il commento. Grazie anche [...]
Adribel:Che bel finale, il figlio che protegge la mamma anziana. Lo confesso, Psyco [...]
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]
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La spettatrice:Grazie a tutti. È vero che ognuno percepisce secondo il suo sentire, [...]
Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]
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L’esilioDiRumba:Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]
La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]
Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]
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IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]
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Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]
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