Non posso ricordare quale fu il primo paio che indossai.
Come prima reminiscenza ho un paio di sandaletti blu con la fibbia, con le due aperture laterali per far traspirare i piedini.
E i calzini bianchi di cotone.
Alla tedesca.
O meglio, alla fanciullesca.
E i passi incerti di un bambino che imparava a camminare.

Scarpe.
Quante ne avrò consumate?
E quanto potrebbero raccontare, loro, di me?
Quanto avranno sofferto tutt'intorno ai miei piedi di adolescente quando con lo stesso paio, sempre quello, andavo a scuola, a messa, a giocare a pallone, in montagna, nelle pozzanghere, nel fango e in qualsiasi altro ameno luogo...
Quanto ne sanno di me e dei discorsi che faccio a me e a me stesso nelle lunghe corse solitarie, nelle mie interminabili escursioni, nelle mie mattinate alla guida.
Parole al vento, parole a modo mio.

Sono le mie compagne di viaggio ideali.
Inseparabili amiche.
È ovvio, come in ogni relazione che si rispetti ci sono dei momenti di crisi, in cui le maledico e le insulto, e lo stesso fanno loro con me, però ci sono anche tanti momenti in cui capisco che senza di loro sarei perduto.
Le devo ringraziare per tutte le volte che a un bivio mi indicano la strada da seguire.
Alla fine scopro che mi suggeriscono sempre la più tortuosa, la più lunga, la più ripida e la più pericolosa.
Ma io ne sono felice, ché senza un po' di adrenalina e fatica che vita sarebbe?
Molte volte mi portano in posti in cui lo sguardo può spaziare a 360 gradi e lo fanno per farmi fare pace, una volta tanto, con il  mio mondo e con quello degli uomini.
In tante altre occasioni mi accompagnano su sentieri amici, dove il loro unico scopo è quello di proteggermi e di ascoltare il mio fiato spezzato dalla fatica.
E io ascolto il loro incessante calpestìo.
Sulle foglie, sull'erba, sulle pietre, sulla neve, sull'asfalto.
Qualche volta mi parlano, mi raccontano storie, mi prendono anche in giro, mi fanno scherzi.
E quando arriva il momento dell'addio: ci guardiamo, le ringrazio e le chiudo nella loro scatola, consapevole della loro gratitudine e a mia volta grato per ciò che mi hanno permesso di condividere.

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Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

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Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

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CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

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  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

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Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

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Carta straccia

14 December 2025

Guidavo quella Cadillac diroccata, che sbuffava fumo grigio. Avevo lasciato Billy, mi inquietava parecchio. Stava al quindicesimo piano con il suo strano gatto siamese, quello con una splendida eterocromia iridea. Aveva cambiato la serratura di casa almeno tre volte, ma qualcuno era riuscito a [...]

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Pensieri sulle persone

Intrusione nella mia testa in un venerdì sera

14 December 2025

Da piccola m'immaginavo come la protagonista di un film, nel quale tutto e tutti mi ruotavano intorno. Fantasticavo nel vederli seduti al cinema che guardavano la mia vita di tutti i giorni sul grande schermo, ridendo e commentando ciò che dicevo e facevo. Poi, crescendo, l'ego si ridimensiona [...]

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La creatura 1/2

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«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

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La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

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