Dedicato agli Investigautori 😉❤️

 

Il 1 Febbraio arriva una lettera a casa di ogni singolo investigautore, su tutte le lettere è scritta la stessa identica frase: Ti aspetto il giorno 3 Febbraio alle ore 16:00 al castello di Sammezzano di Reggello in provincia di Firenze. Ho bisogno di te e di tutti i tuoi amici. Ti darò lì tutte le indicazioni necessarie. Buon viaggio! In ogni busta un biglietto del treno per Firenze.

 

Dopo una videochiamata collettiva, gli amici decidono di partire incuriositi dalla strana esperienza che li aspetta.

Due giorni dopo, alle ore 14:00, si ritrovano alla stazione Santa Maria Novella di Firenze.

 

“Scusate ragazzi, ma ho dovuto portare con me la piccola Sara perché non sapevo a chi lasciarla”. Roberta è da poco diventata mamma e, a sorpresa, si presenta davanti a noi con un batuffolino vestito di rosa rannicchiato sul suo petto. Tutti insieme ci catapultiamo sulla bimba, che ovviamente facciamo piangere e le sue urla fanno girare un omino piccolo, magro e calvo che regge un cartello più grande e più peso di lui con su scritto: INVESTIGAUTORI

Appena fuori dalla stazione, il piccolo uomo ci invita a salire su di un pulmino Volkswagen rosa di quelli degli anni ’70 e, senza proferire parola, mette in moto e parte.

“Autista!! ‘Ndo’ stamo a anna’? E chi te manna??”, urla Walter dal fondo del pulmino.

“Nun sacciu nnenti iu!”, risponde l’autista.

“Compà, iu  sugnu to’ paesano. Nun fari l’indiano”, gli dice gentilmente Giuseppe.

“Nun sacciu nnenti iu!”, replica l’autista.

“Li mortacci tua!”, grida Dario.

Dopo circa 1 ora e mezza di viaggio il pulmino si ferma davanti ad un cancello. Scendiamo; l’autista ci fa strada, apre il cancello, attraversiamo un parco incolto con erba alta, rovi ed erbacce ovunque fino ad arrivare davanti a un castello in stile moresco visibilmente abbandonato a se stesso. Restiamo comunque senza fiato dalla straordinaria bellezza del grandioso edificio.

“Amuninni!”, ci scuote l’autista.

Entriamo e ad aspettarci c’è un distinto signore che ci viene incontro felice del nostro arrivo.

“Buonasera a tutti carissimi! Avete fatto buon viaggio? Vi chiederete perché vi ho fatto venire fino a qui. Seguitemi e ascoltatemi attentamente, perchè per prima cosa dovete essere al corrente della storia del castello.

Il geniale marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes, tra il 1853 e il 1889, progettò e fece realizzare questa straordinaria opera, omaggiando l’Oriente da lui tanto amato. Purtroppo, poco dopo la fine dei lavori, il marchese si ammalò di una misteriosa malattia e morì. Le sue spoglie vennero custodite nel castello e due leoni di pietra ne facevano la guardia. Diversi anni dopo fu rubato uno dei due leoni e i ladri morirono della stessa misteriosa malattia del marchese, come pure un mercante d’arte e una ricca signora lombarda che furono per un po’ proprietari del leone rubato. Una leggenda narra di una maledizione da parte di una fattucchiera fatta sui leoni, affinché nessuno potesse disturbare il sonno eterno del marchese e nessun’altro potesse più abitare nel castello oltre al suo fantasma! Il leone non è mai più stato ritrovato e nel 2016 è sparito anche il secondo. Nessuno è riuscito a scoprire chi e come lo abbia rubato. Come responsabile del comitato volontari che ancora tiene in vita il castello in attesa che venga venduto all’asta, vi chiedo di trovare quei leoni perché continuino a vegliare le spoglie del povero marchese. Ma soprattutto vi chiedo di farlo perché, fino a che non si romperà la maledizione (che avverrà dopo 125 anni dalla morte del povero marchese ed esattamente il 18 ottobre 2022) nessuno vorrà comprare il castello che andrà così perduto per sempre. E viene narrato che la maledizione si interromperà solo in presenza dei due leoni che avranno vegliato sul defunto. C’è una grossa ricompensa per chi li ritroverà.

So che oltre a scrittori siete amanti dell’arte in generale, quindi mi inginocchio a voi e vi chiedo di fare tutto il possibile per non perdere per sempre uno dei più importanti tesori architettonici d’Europa che, come potete vedere da voi, è in uno stato di sostanziale decadimento. Queste sono le chiavi e sulla targhetta c’è il mio numero di telefono. Buon lavoro!”

Ed esce dal castello lasciandoci sbalorditi e disorientati.

“E mo’che famo?”, Chiede Dario turbato.

“Dividiamoci e perlustriamo le stanze, non ci facciamo sfuggire nulla!”, ci ordina Puccia portando con sé Flavia.

Alida prende per mano Dario e comincia a girovagare per le stanze affascinata da tanta bellezza.

Walter e Bibbi mettono su una danza contro il malocchio per sdrammatizzare un po’ la tensione.

Lorena si mette le cuffie nelle orecchie e si spara i Nirvana a tutto volume sperando che gli diano la giusta carica per affrontare l’incarico.

Giuseppe ispeziona le stanze una ad una immaginando di girarci un film.

Surya dà un po’ di sollievo a Roberta e, prendendo in collo la bambina, la fa volteggiare imitando Walter e Bibbi nella loro danza.

Tutto a un tratto Dario e Alida avvertono un soffio di aria gelida, una sensazione tutt’altro che piacevole. Roberta e Surya hanno la sensazione di essere palpate ovunque… si guardano intorno ma non c’è nessuno. Anche Bibbi si sente tastare da due braccia che le spuntano da dietro e, senza pensarci due volte, ammolla uno schiaffo al povero Walter che rimane sbigottito dal gesto dell’amica.

“Ehi ragazza! Ehi, dico a te!”, Lorena si sente puntare alle spalle e si gira. “Cosa sono quegli strani strumenti che hai alle orecchie?”

Dietro a lei un distinto signore di corporatura robusta con lunghi baffi e una folta barba bianca stava armeggiando con le sue cuffie. Lorena lancia un urlo e fa un sobbalzo all’indietro. A quell’urlo in un attimo tutto il resto della ciurma è dietro Lorena.

Si trovano davanti una presenza strana: un signore sicuramente di altri tempi e soprattutto dai contorni non molto “definiti”.

“Pinsati puru viautri chiddi ca’ penzu jò?”, Sussurra Giuseppe agli amici.

Allora Flavia, la più coraggiosa, si fa avanti: “Chi sei tu? E che ci fai qui?”

“Cosa ci fate voi qui? Questa è casa mia! Sono il marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona! E comunque vi aspettavo…”

Tutti i racconti

3
1
19

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
2
16

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
20

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
7
25

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Riccardo: grazie infinite a tutti 🙏

  • BrunoTraven: Interessante racconto che ha il sapore del passato, del lavoro dei nostri nonni [...]

5
4
22

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
50

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
26

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
36

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

5
6
27

Lisy

11 November 2025

“Ehi, artista.” La voce, profonda, dolce e a lui ben nota, arrivò alle sue spalle. Lionel si girò appena, attento a non cadere dallo scoglio sul quale era seduto. Lì, in piedi dietro di lui, c'era la figura alta e fascinosa di una donna che pareva una vampira con tanto di collana con simbolo celtico [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L. Carver: Se leggerete ancora di lei? Chissà, è un personaggio che vorrei [...]

  • Dax: Bel pezzo....Torneranno? Like

6
11
39

Il divano che non c'è

Esercizio di scrittura creativa - I 7 peccati capitali - L'accidia

11 November 2025

"Con la tivù accesa e le chiappe sprofondate tra i cuscini era una libidine stappare una birretta, affondare i polpastrelli per ravanare in un sacchetto di patatine e godersi un film appena scaricato." Sandra corrugò la fronte e interruppe il monologo di Adelina orfana di un divano appena portato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
3
18

Il Principe di Sansevero (2/2): Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza seconda parte.

Funzione delle meravigliose macchine anatomiche

10 November 2025

Il Marchese Raimondo di Sangro, una figura eclettica dell’Illuminismo napoletano, è noto non solo per la sua nobiltà e le sue attività politiche, ma soprattutto, per le sue straordinarie invenzioni nel campo della anatomia e dell’ingegneria. Le macchine anatomiche da lui create, esposte nella Cappella [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    bravo e grazie Gennarino.
    Mi complimento con Rubrus...
    La [...]

  • Teo Bo: Come turista ho ammirato il Cristo velato e le macchine anatomiche. Mi ha fatto [...]

9
8
72

Blues

10 November 2025

Ho fatto uscire tutti dalla sala di registrazione. Nessuno sa di questa trentesima traccia, la mia canzone migliore e non sarà incisa. Solo Zimmerman l'ascolterà, apparirà a momenti. Fa parte del patto siglato quella notte al crocevia. «Eccomi Robert, suona per me». *** NdA: l'io narrante è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Sì, mi è piaciuto ma rispondo ora perchè nel frattempo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Dax!
    Grazie Rubrus! Beh, il merito maggiore è dello sconosciuto [...]

Torna su